Stephen King: i 10 migliori adattamenti e… i 5 peggiori
Dopo molti anni e diversi tentativi, una versione cinematografica de La torre nera di Stephen King è finalmente in corso di produzione. Gli interpreti principali sono stati annunciati dallo scrittore stesso sul suo account Twitter e saranno Idris Elba nel ruolo del pistolero Roland Deschain e Matthew McConaughey che invece vestirà i panni del misterioso Uomo in nero. Nell’attesa di questo rilascio abbiamo deciso di guardare indietro e vedere i migliori (e peggiori) adattamenti televisivi e cinematografici delle opere di questo grande autore.
TRA I MIGLIORI TROVIAMO: Cujo (1983)
Dobbiamo sicuramente ringraziare King per aver reso il migliore amico dell’uomo in una bestia psicopatica, ringhiosa e distruttiva, ma dobbiamo anche ringraziare il regista Lewis Teague per averlo trasformato sul grande schermo in un animale in grado di spaventare qualsiasi bambino che avrebbe voluto un cane come animale domestico.
CUJO, Dee Wallace Stone, Danny Pintauro, 1983.
La metà oscura (1993)
George A. Romero ha portato in vita il lavoro di King in questo film. Il protagonista è interpretato da Timothy Hutton e racconta le storia di uno scrittore che si ritrova consumato dal suo alter-ego fittizio.
THE DARK HALF 1993 TIMOTHY HUTTON DRKH 021, Photo by: Everett Collection (58878)
Il miglio verde (1999)
Non possiamo di certo dimenticare che King ha scritto il romanzo che Frank Durabont ha trasformato in un film fortemente drammatico candidato all’Oscar. La storia si incentra su un uomo ingiustamente condannato alla pena morte con speciali poteri di guarigione. Indimenticabile e toccante l’interpretazione di Michael Clarke Duncan e strepitoso, come sempre, Tom Hanks.
THE GREEN MILE, Jeffrey DeMunn, Tom Hanks, Michael Clarke Duncan, 1999, (c) Warner Brothers/courtesy Everett Collection
La zona morta (1983)
Un film diretto da David Cronenberg con Christopher Walken che interpreta un uomo che rinviene dal suo coma per rendersi conto che ha una grande capacità psichica. Il film è divenuto poi negli anni successivi una serie TV dello stesso nome.
THE DEAD ZONE, Christopher Walken, 1983. ©Paramount Pictures/courtesy Everett Collection
L’ombra dello scorpione (1994)
L’acclamata miniserie televisiva della ABC vanta un grande cast con molti nomi importanti — Molly Ringwald, Gary Sinise e Rob Lowe per citarne alcuni — e ha spianato la strada per artisti del calibro di Under the Dome.
Carrie – Lo sguardo di Satana (1976)
Le prestazioni di Sissy Spacek nel ruolo di Carrie White e Piper Laurie nel ruolo di sua madre Margaret, telepatica e religiosa in modo fanatico hanno permesso al film di Brian De Palma di guadagnarsi due candidature agli Oscar. Il film è così potente che non poteva essere deturpato da un terribile sequel e un remake TV ancora più brutto.
CARRIE, Sissy Spacek, 1976
Stand by me – Ricordo di un’estate (1986)
La novella di King Il corpo (The Body) è servita da ispirazione per questo struggente racconto di formazione su un gruppo di ragazzi decisi a trovare il corpo di un ragazzo scomparso.
STAND BY ME, Wil Wheaton, River Phoenix, Jerry O”Connell, Corey Feldman, 1986. ©Columbia Pictures/Courtesy Everett Collection
Misery non deve morire (1990)
L’attrice Kathy Bates si è aggiudicata un Oscar proprio per il ruolo della psicopatica Annie Wilkes. Con questo personaggio e con questo film di Rob Reiner si è aggiunto un nuovo inedito significato alla fandom dei film sulle ossessioni — e, cosa non meno importante, ci fa pensare due volte se accettare o meno un aiuto da uno sconosciuto.
MISERY, Kathy Bates, 1990
Shining (1980)
Con la direzione magistrale di Stanley Kubrick forse la trasposizione non può essere divenuta una della preferite dell’autore, ma il film ancora terrorizza e delizia il pubblico decenni più tardi. (E ha persino ispirato il documentario Room 237, che ha esplorato le molte teorie di cospirazione circa il film).
SHINING, from left: Jack Nicholson, Joe Turkel, 1980. ©Warner Brothers/courtesy Everett Collection
Le ali della libertà (1994)
Un altro toccante racconto su di un uomo condannato ingiustamente. Questa storia è stata trasposta sul grande schermo con la regia di Frank Darabont e ha guadagnato sette nomination agli Oscar, tra cui una nomination nella categoria miglior film.
THE SHAWSHANK REDEMPTION, Morgan Freeman, 1994, (c) Columbia Pictures/courtesy Everett Collection
TRA I PEGGIORI TROVIAMO: L’occhio del male (1996)
La storia narra di un avvocato in sovrappeso che, dopo aver investito una donna con la sua auto e dopo essersi evitato dalla corte del tribunale- composta da amici- una condanna per omicidio colposo, viene colpito da una maledizione dal marito della zingara con una malattia che lo fa dimagrire in maniera veloce e preoccupante. L’unica cosa peggiore della trama è il trucco di Robert John Burke.
THINNER, Michael Constantine, Robert John Burke, 1996, (c)Paramount/courtesy Everett Collection
Cose preziose (1993)
Nel film il demoniaco protagonista gestisce un negozio di antiquariato che vanta la tagline ‘Acquista ora. Paga più tardi.’ Se questo non fa rabbrividire abbastanza, basta sedersi e godersi la noiosa recitazione e e la regia scarna e tentennante, per un risultato di certo non spaventoso, o addirittura horror, per tutti.
NEEDFUL THINGS, J.T. Walsh, 1993, © Columbia/courtesy Everett Collection
Brivido (1986)
Basato sul racconto ‘Camion’, l’autore stesso scrisse la sceneggiatura e ha diretto il film — era l’ultima volta per lui da registra.
MAXIMUM OVERDRIVE, 1986
Shining (1997)
Come risposta diretta al film di Kubrick, King ha giocato un ruolo importante nel portare questa miniserie sul piccolo schermo. Ma egli probabilmente dovrebbe aver lasciato perdere, rendendosi conto che — sicuramente per Stephen Weber non c’è partita contro Jack Nicholson.
The Mangler – La macchina infernale (1995)
Cosa può andare storto in un film dell’orrore con star del calibro di Robert Freddy Krueger Englund e Ted Buffalo Bill Levine? Molto, a quanto pare.
MANGLER, Vanessa Pike, Vera Blacker (being devoured), 1995. © New Line/courtesy Everett Collection