Tutti i film di Studio Ghibli da vedere su Netflix
Scopriamo meglio quali sono i film targati Studio Ghibli disponibili su Netflix.
Fondato nel 1985 da Hayao Miyazaki, Yasuyoshi Tokuma e Toshio Suzuki (anche su suggerimento di Isao Takahata, che non volle mai avere cariche dirigenziali), lo Studio Ghibli ha incantato l’intero Giappone, dilagando ben oltre i confini del Sol Levante grazie a opere immersive, in grado di scavare nella psiche umana e di rappresentare gioie e dolori della vita servendosi di un’animazione accurata e graficamente incantevole.
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Hayao Miyazaki, appassionato di aviazione, coniò il nome dello studio ispirandosi all’omonimo vento che soffia sui deserti del sud-est. Dopotutto l’arrivo dei primi lungometraggi (Laputa – Il castello nel cielo, Il mio vicino Totoro e Una tomba per le lucciole) rappresentò una ventata di innovazione per il mondo dell’animazione.
Il successo di queste opere non poteva non farle approdare anche sulla piattaforma streaming per eccellenza. Grazie a un accordo con la Wild Bunch International Netflix ha così reso disponibili da aprile 2020 per 21 capolavori targati Studio Ghibli. Ma di quali si tratta?
Studio Ghibli su Netflix: ecco quali sono i 21 film disponibili ora in streaming
Laputa – Il castello nel cielo
Laputa – Castello nel cielo: recensione del film di Hayao Miyazaki
Diretto e sceneggiato da Hayao Miyazaki, Laputa – Castello nel cielo fa riferimento all’immaginaria isola presente ne I viaggi di Gulliver di Jonathan Swift.
Prodotto tra il 1985 e il 1986, segnò il debutto dello Studio Ghibli smorzando i timori iniziali dello stesso Miyazaki grazie alla calorosa accoglienza del pubblico.
Premiato in Giappone come miglior film d’animazione del 1986, giunse in Italia in home video solo nel 2000 con Buena Vista, grazie all’accordo stipulato tra Disney e Tokuma Shoten. A partire dal 2005 la distribuzione delle opere di Studio Ghibli sia al cinema che in home video è stata affidata a Lucky Red.
La giovane Sheeta è tenuta prigioniera dal cinico colonnello Muska a bordo di un’aeronave diretta verso la fortezza Tedis. Durante il volo, in una notte rischiarata dalla luna, il veicolo viene attaccato da una banda di pirati guidata dall’intrepida Dola, che vuole impossessarsi del ciondolo che la ragazzina porta al collo. Questo oggetto ha infatti un valore inestimabile poiché permette di vincere la forza di gravità.
Il mio vicino Totoro
Il mio vicino Totoro: recensione del film diretto da Hayao Miyazaki
Diretto da Hayao Miyazaki nel 1988 e arrivato in Italia solo il 18 settembre del 2009, Il mio vicino Totoro è uno dei film animati più belli. Il suo successo, suggellato dall’Animage Anime Grand Prixnel 1988 e dal premio nella categoria miglior film al Mainichi Film Concours nel 1989, ha portato lo studio ad adottare il personaggio di Totoro per il logo dello Studio Ghibli.
Le sorelline Satsuki e Mei si trasferiscono insieme al padre in una nuova casa in campagna, in attesa che la madre venga dimessa dal vicino ospedale. Per le due bambine inizia un viaggio alla scoperta di un mondo sconosciuto, abitato da creature fantastiche: i nerini del buio, spiritelli della fuliggine che occupano le vecchie dimore abbandonate.
Hayao Miyazaki dal film al piatto: 5 ricette giapponesi da provare!
Kiki – Consegne a domicilio
Kiki – Consegne a domicilio: recensione del film di Hayao Miyazaki
Kiki – Consegne a domicilio, diretto da Hayao Miyazaki e distribuito nel 1989, segnò il primo vero successo dello Studio Ghibli, superando le precedenti produzioni anche al box office e arrivando a essere visto da circa 2,62 milioni di persone. Anche le vendite del merchandise usufruirono del grande successo di Kiki, il che comportò delle migliorie all’interno dello Studio, che finalmente riuscì a raddoppiare gli stipendi del personale e a fare contratti a tempo indeterminato.
Il film, tratto dall’omonimo romanzo di Eiko Kadono, è arrivato in Italia direttamente in DVD grazie a Buena Vista nel 2002, per poi essere distribuito nel 2013 da Lucky Red in formato DVD e Blu-Ray.
Una giovane strega in apprendistato sbarca il lunario consegnando pacchi a domicilio sulla sua scopa.
Pioggia di ricordi
Pioggia di Ricordi: recensione del film di Isao Takahata
Basato sul manga di Hotaru Okamoto e Yūko Tone e diretto da Isao Takahata, Pioggia di ricordi è uscito in Giappone nel 1991, mentre in Italia il film è stato presentato durante il Lucca Comics & Games e distribuito in DVD e Blu-Ray nel 2015 da Lucky Red.
Essendo un dramma realistico, incentrato su un’impiegata di trent’anni e basato sull’alternanza tra ricordi e realtà, rappresenta una tappa importante all’interno del mondo anime, che certo non era solito trattare tematiche di questo tipo.
Con Pioggia di ricordi Takahata mette sotto la lente d’ingrandimento i temi a lui cari, come l’importanza dei valori tradizionali, del lavoro agricolo e della vita in comunità, nonché il rispetto della natura, realizzando un film animato adatto soprattutto agli adulti, che nel 1991 fu campione d’incassi ai box office nipponici.
Nel 1982 Taeko, una donna di 27 anni, lavora come impiegata a Tokyo. Durante una vacanza torna in campagna, nella sue terre d’origine, a trovare dei parenti e ad aiutarli a raccogliere del cartamo. Durante il viaggio, inizia a pensare alla propria infanzia e viene sommersa dai ricordi fino a riscoprire se stessa.
Porco Rosso
Porco Rosso: recensione del film di Hayao Miyazaki
“Meglio porco che fascista” è una delle frasi più iconiche tratte dai capolavori dello Studio Ghibli e deriva proprio dal film uscito nel 1992, scritto e diretto da Hayao Miyazaki e liberamente ispirato al manga Hikōtei jidai, creato dallo stesso regista.
In Italia il film è uscito a ottobre 2010 in versione sottotitolata, curata da Gualtiero Cannarsi, presentato al Festival internazionale del film di Roma col titolo Il Maiale Rosso. Nel novembre dello stesso anno è arrivato nelle sale italiane e poi in DVD e Blu-Ray nel 2011 grazie a Lucky Red, che ha pensato bene di mantenere il titolo Porco Rosso.
Marco Pagot è un asso dell’aviazione militare italiana che, in seguito ad un misterioso incidente durante la Prima Guerra Mondiale, assume per magia l’aspetto di un maiale antropomorfo. Con il nome di battaglia di Porco Rosso, a bordo del suo idrovolante vermiglio, decide di ritirarsi dal campo di battaglia e di guadagnarsi da vivere facendo il cacciatore di taglie. Ma l’arrivo del pilota americano Curtis cambia i suoi piani.
Si sente il mare
Si sente il mare: recensione del film di Tomomi Mochizuki
Diretto da Tomomi Mochizuki e basato sull’omonimo romanzo di Saeko Himuro, è il primo anime dello Studio Ghibli non diretto dai due fondatori Miyazaki o Takahata ed è uscito in Italia in home video il 23 marzo 2016 con Lucky Red.
La storia si svolge a Kōchi, nell’isola di Shikoku, e riguarda le storie sentimentali intrecciate di tre giovani (due ragazzi e una ragazza) che danno vita ad una specie di triangolo di sentimenti, i due sono grandi amici e la ragazza si è appena trasferita da Tokyo. Questa ragazza inizialmente non viene apprezzata soprattutto dalle sue compagne di classe e non viene integrata tra loro, tuttavia dopo poco tempo e l’aiuto dei due ragazzi che provano qualcosa per lei le cose cambiano.
I racconti di Terramare
I racconti di Terramare: recensione del film di Gōro Miyazaki
Scritto e diretto dal figlio di Hayao Miyazaki, Gorō Miyazaki, che si è ispirato al manga scritto dal padre, Shuna no tabi, basandosi altresì sui primi quattro romanzi del Ciclo di Earthsea di Ursula K. Le Guin, I racconti di Terramare è uscito nelle sale giapponesi il 29 luglio del 2006 e in quelle italiane il 20 aprile 2007.
L’equilibrio del mondo sta cambiando da quando i draghi, che controllano il confine estremo di Terramare, si spingono minacciosamente fino alle terre abitate dagli esseri umani. Per Ged, un giovane mago, comincia così il lungo viaggio alla ricerca della misteriosa e terribile forza che sta minacciando il pianeta intero.
Nausicaä della valle del vento
Nausicaa della valle del vento: recensione
Diretto e co-scritto da Hayao Miyazaki, Nausicaä della valle del vento è basato sui primi sedici capitoli del suo manga omonimo. In realtà il film animato, che ottenne fin da subito gli elogi della critica, non fu prodotto dallo Studio Ghibli in quanto uscì nel 1984, quindi prima della sua fondazione.
Il film venne animato da Topcraft per Tokuma Shoten e Hakuhodo e fu distribuito dalla Toei Company. Tuttavia negli USA fu inserito nella serie di DVD e Blu-Ray Studio Ghibli Collection. In Italia è uscito prima in TV nel 1987 su Rai 1 e poi, solo nel 2015, al al cinema e in home video con Lucky Red.
Sono passati mille anni dai sette giorni del fuoco, una spaventosa guerra termonucleare che ha annientato la civiltà umana e buona parte dell’ecosistema terrestre originale. Il Mare della Rovina si è espanso drammaticamente, occupando i regni degli uomini e invadendo la Terra con i suoi insetti giganti e le sue spore velenose. I pochi esseri umani superstiti vivono in due grandi regni, Tolmechia e Pejite.
La principessa Mononoke
La principessa Mononoke: recensione del film
Ashitaka, un giovane guerriero della dinastia Emishi, è costretto a uccidere un cinghiale selvatico posseduto da una divinità malvagia. Ferito al braccio dall’animale, il giovane colpito da una maledizione mortale, deve lasciare il suo villaggio. Durante il suo viaggio si imbatte nella giovane San, una ragazza selvatica allevata dai lupi e soprannominata Principessa Mononoke.
I miei vicini Yamada
I miei vicini Yamada: recensione del film di Isao Takahata
Esteticamente differente rispetto agli altri film dello Studio Ghibli, I miei vicini Yamada del 1999 è basato sul manga yonkoma Nono-chan di Hisaichi Ishii ed è diretto da Isao Takahata. In Italia è stato distribuito direttamente in home video nel 2016 da Lucky Red.
Gli Yamada sono una tipica famiglia di ceto medio che risiede nella metropoli giapponese di Tokyo. La loro vita quotidiana è contraddistinta da un susseguirsi di emozioni diverse, dalla gioia alla disperazione, passando per piccoli litigi e problemi complicati.
La città incantata
La città Incantata: recensione
Chihiro è una bambina di dieci anni molto capricciosa e viziata e quando i suoi genitori le dicono che devono trasferirsi, ovviamente reagisce in modo irritante, arrabbiandosi. Durante il viaggio per raggiungere la nuova casa, i tre si fermano in una città fantasma governata da una strega malvagia con al suo seguito antiche divinità e creature magiche.
Arrietty – Il mondo segreto sotto il pavimento
Arrietty – Il mondo segreto sotto il pavimento: recensione del film
Sceneggiato da Hayao Miyazaki, è stato presentato per la prima volta nel 2010 al Tokyo International Forum Hall e nello stesso anno in occasione della Festa del Cinema di Roma, per poi essere distribuito al cinema da Lucky Red nel 2011.
La famiglia Prendimprestito è composta di minuscoli personaggi intenti ad utilizzare gli oggetti appartenenti ad esseri umani nonché a creare una dimora sotto il pavimento di case altrui. Un giorno la piccola Arrietty viene scoperta da Sho, un giovane ragazzo di quattordici anni, e fra i due incomincia un tenero e compassionevole rapporto di amicizia.
La Storia della Principessa Splendente
La storia della principessa splendente: analisi e significato del film
Isao Takahata torna alla regia dopo quattordici anni per raccontare, attraverso le splendide immagini che solo lo Studio Ghibli sa regalare, una storia basata sull’antico racconto popolare giapponese Taketori monogatari.
Uscito in Giappone nel 2013, il film è stato presentato in anteprima mondiale a Cannes nel 2014 e in Italia durante il Lucca Comics & Games 2014, per poi raggiungere le sale cinematografiche con Lucky Red a novembre 2014.
Un giorno di Primavera, Okina, un anziano tagliatore di bambù, trova nel germoglio di una pianta una creatura luminosa che ha le sembianze di una principessa. Portata a casa dal giardiniere, questa si trasforma in una neonata, che viene adottata immediatamente. La piccola cresce molto in fretta, mentre l’uomo trova costantemente nello stesso campo alcune pepite d’oro e vestiti.
La ricompensa del gatto
Haru è una ragazzina che frequenta le superiori e un giorno per strada salva un gatto che sta per essere investito da un camion. L’animale si rivela essere non un comune randagio, bensì un principe chiamato Lune. Quando il padre, ossia il guardiano del regno dei felini, mostra la propria gratitudine alla giovane, questa incomincia a mostrare alcune caratteristiche fisiche molto particolari.
Il castello errante di Howl
Il castello errante di Howl: recensione
Presentato in concorso alla 61ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia – dove si è fregiato del Premio Osella per il migliore contributo tecnico, mentre a Miyazaki è andato il Leone d’Oro alla carriera – il film è basato sul romanzo di Diana Wynne Jones del 1986, per la regia di Hayao Miyazaki.
Prodotto nel 2004, è uscito in Italia nel settembre del 2005, dove è stato molto apprezzato sia dal pubblico che dalla critica, facendo ottenere diverse candidature al suo regista. Di certo la più prestigiosa resta quella agli Oscar come miglior film d’animazione.
Sophie è una semplice ragazza di diciotto anni che gestisce il negozio di cappelli del defunto padre. Durante una delle sue rare uscite in città, viene importunata da due gendarmi presenti a causa della guerra, ma è prontamente salvata dal bellissimo mago Howl, il quale prova subito simpatia per lei.
Scritto e diretto da Hayao Miyazaki, che si è basato sul racconto Iya Iya En della giapponese Rieko Nakagawa, il film è stato presentato alla 65ª Mostra del cinema di Venezia, uscendo in sala nel 2009.
La pesciolina Ponyo viene raccolta dall’oceano e curata da un bambino. Costretta a tornare in mare, Ponyo si trasforma in bambina per ricongiungersi all’amico.
Si alza il vento
Jiro sogna di volare e progettare aeroplani ispirandosi al famoso maestro italiano Gianni Caproni. Miope fin dalla giovane età e pertanto impossibilitato a diventare pilota, nel 1927 entra a lavorare in una delle principali società giapponesi di ingegneria aeronautica dove ha l’opportunità di mostrare a tutti il proprio talento incredibile.
Quando c’era Marnie
Quando c’era Marnie: recensione
L’idea di farne un lungometraggio animato fu suggerita al regista dal produttore Toshio Suzuki. Nonostante un suo primo rifiuto, determinato dalla difficoltà di adattare il libro ai meccanismi dell’animazione, Yonebayashi alla fine ebbe un’illuminazione e realizzò il film, uscito in Italia con Lucky Red ad agosto del 2015. Quando c’era Marnie, candidato agli Oscar 2016 come miglior film d’animazione, è stato l’ultimo film a essere prodotto dallo Studio Ghibli prima della chiusura temporanea della studio, causato dagli scarsi incassi de La storia della principessa splendente e dal ritiro di Hayao Miyazaki.
Anna è una ragazza di dodici anni che soffre di asma. Il suo problema però è psicologico: non riesce ad accettare se stessa e ha un difficile rapporto pieno di incomprensioni con Yoriko, la madre adottiva. Quest’ultima, per cercare di migliorare il suo stato di salute, manda la giovane in vacanza da alcuni parenti in campagna. Nonostante la loro calorosa accoglienza, la fanciulla non riesce a integrarsi.
Pom Poko
Pom Poko: recensione del film d’animazione di Isao Takahata
Prodotto nel 1994, è uscito in Italia in versione home video nel 2011 grazie a Lucky Red, con il doppiaggio curato da Gualtiero Cannarsi.
Apprezzato per la rappresentazione del folklore e della cultura giapponese in esso presente, ha incassato 2,63 miliardi di yen al box office nipponico.
Il Giappone è in piena ricrescita economica: le aree residenziali sono in continua costruzione ed i quartieri si allargano a dismisura. A causa della grande urbanizzazione, i poveri taniki, dei piccoli cani procioni, trovano il proprio territorio devastato. Diventando sempre più difficile trovare cibo e rifugio, questi animali devono usare le loro abilità magiche per cercare di salvare il proprio ambiente naturale e lottare contro l’avidità dell’uomo.
La collina dei papaveri
La collina dei papaveri: recensione
Uscito in Italia nel 2012 con Lucky Red, il film segna la seconda regia di Gorō Miyazaki ed è l’adattamento cinematografico dell’omonimo manga del 1980.
Presentato fuori concorso in anteprima al Festival Internazionale del Film di Roma del 2011 e poi al Future Film Festival di Bologna nel 2012, il film è arricchito dalla colonna sonora di Satoshi Takebe, che aveva già collaborato col regista in occasione de I racconti di Terramare.
Costretta a crescere senza il padre e con una madre sempre assente, Umi si destreggia abilmente tra lo studio e l’attività lavorativa della famiglia. La protesta contro l’abbattimento di un dormitorio scolastico collega la vita della giovane quella del compagno Shun, ma ben presto i due amici scoprono di essere legati da un remoto segreto.
I sospiri del mio cuore
Diretto da Yoshifumi Kondō e scritto da Hayao Miyazaki nel 1995, il film animato si ispira al manga Sussurri del cuore di Aoi Hiiragi e vanta all’interno della soundtrack la canzone di John Denver Take Me Home, Country Roads, ricantata però in giapponese e con alcune differenze nel testo rispetto all’originale.
In Italia è uscito nel 2011 grazie a Lucky Red, che ha presentato la pellicola al Lucca Comics and Games.
Durante le vacanze estive Shizuku, una studentessa delle medie appassionata di romanzi, si reca spesso in biblioteca per prendere in prestito numerosi volumi. Un giorno, si accorge che nella lista del giorno stranamente ricorre sempre un cognome prima del suo: Amasawa, ed incomincia quindi a fantasticare su chi sia questo ragazzo che sembra avere i suoi stessi gusti letterari.