Suicide Squad: i 5 momenti più shockanti e brutali del film DC
A pochi giorni dall’uscita del film evento dell’anno, Suicide Squad, abbiamo pensato di deliziarvi con le 5 scene più shockanti e brutali del live-action targato Warner Bros./DC. È scontato che seguiranno degli spoiler!
Suicide Squad, dal momento che è stato vietato ai minori di 13 anni, presenta numerose scene che vi faranno drizzare i capelli. Ma, d’altra parte, cosa ci saremmo potuti aspettare da una team di supercriminali? Jared Leto stesso (l’interprete del nuovo Joker), per l’appunto, voleva un film completamente vietato ai minori che potesse seguire la follia omicida dei villains per eccellenza e che potesse così tenersi fedele ai fumetti. Concludendo, l’attesissimo film sarà quindi il risultato della libertà creativa non censurata di mostrare il macabro, senza però esagerazioni.
David Ayer in persona ha definito Suicide Squad un Anarchic Punk Rock Art Movie
Il macabro dietro a Deadshot
Deadshot è forse il cattivo più “normale” di Suicide Squad, giacché all’apparenza sembra solamente un semplice padre che stravede per i figli, non certamente un killer psicopatico! Ma è quando lo si scruta a fondo che si notano particolari agghiaccianti. Un esempio? Quando Incantatrice mostra ai membri della Squadra i loro desideri più profondi. Tutti hanno sogni sereni: Harley ed El Diablo desiderano la loro famiglia riunita e Flagg vorrebbe essere con June. Tranne Deadshot: lui desidera nient’altro che uccidere Batman.
Il martirio di Seal
Il sacrificio di El Diablo è un atto eroico, decantanto con musica altrettanto vivace. Ma la scena prevede anche la morte di Seal, un ex Navy che ha lavorato al fianco della Squadra e che muore come martire ignoto allo sguardo dei più, senza essersi fatto strada né aver fatto carriera tra i super-cattivi.
Il passato di El Diablo
Il flashback che fa rivivere l’atroce passato di El Diablo aiuta a rendere ancora di più il personaggio un pazzo psicopatico, rendendo in stato di shock persino gli altri super-cattivi, che non riescono a credere che sia stato capace di appiccare un incendio e causare la morte dei figli e della moglie.
Da dottoressa a supercriminale
Prima di diventare la Harley Quinn che tutti conosciamo, la dottoressa Harleen Quinzel era una psicologa del manicomio di Gotham City. Allora era stata presa da una banda di pazienti fuggiti e poi brutalmente torturata dal Joker. Il rapporto con quest’ultimo si sarebbe poi mostrato nella sua interezza, mostrando particolari agghiaccianti che potrebbero spiegare il perché Suicide Squad sia vietato ai minori di 13 anni.
L’ambiguità di Amanda
In un film anti-morale che elogia i villains, persino i presunti buoni sono cattivi. Ne è l’esempio lampante Amanda Waller, la funzionaria spietata che ha ucciso quattro dei suoi dipendenti per aver semplicemente fatto vedere il proprio grado di paga.
Insomma, rassegnatevi, in Suicide Squad sono cattivi, sono fatti così!
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