Chi è Sveva Alviti? Biografia, carriera e vita privata della madrina di Venezia 81

Sveva Alviti è la protagonista di Dalida, diretto da Lisa Azuelos,

La Mostra del Cinema di Venezia 2024 è ufficialmente iniziata, e con essa è emersa la figura di Sveva Alviti, la madrina di questa edizione. Il 28 agosto scorso, Alviti ha guidato la serata di apertura dell’81ª Mostra del Cinema di Venezia, un riconoscimento significativo per un’attrice il cui percorso professionale e personale continua a suscitare interesse e ammirazione.

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Sveva Alviti: studi e primi passi nel campo della recitazione

Sveva Alviti nasce a Roma il 14 luglio 1984. Fin dalla giovane età, la sua vita è caratterizzata da una profonda passione per le arti. Inizia a praticare danza e tennis, ma ben presto si avvicina al mondo della moda. Durante gli anni del liceo, Sveva inizia a posare come fotomodella, un’attività che prosegue con impegno dopo il diploma. Nonostante avesse un futuro promettente come tennista, Alviti decide di dedicarsi completamente alla moda, trasferendosi a New York per sviluppare un business di moda vintage insieme alla sorella minore, Sara, che lavora come stylist.

Parallelamente al suo impegno nel campo della moda, Sveva studia recitazione. Le sue prime esperienze la portano a lavorare a Broadway e a fare alcune apparizioni sul grande schermo. Nel 2011, debutta al Festival di Venezia con il cortometraggio Alice, un primo passo significativo che preannuncia il suo futuro nella recitazione. Nel 2013, Alviti ottiene il suo primo ruolo di rilievo nel cinema italiano con la commedia Buongiorno papà, diretta da Edoardo Leo. Questo ruolo rappresenta un punto di svolta nella sua carriera, ma, nonostante il successo, l’attrice affronta una crisi personale che la tiene lontana dai set per un breve periodo. Tuttavia, nel 2016, riceve una proposta che cambierà radicalmente la sua carriera: un provino per interpretare la celebre cantante Dalida in un film biografico prodotto in Francia.

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Il successo del film Dalida da cui tutto ha avuto inizio

Il film Dalida, diretto da Lisa Azuelos, racconta la vita della leggendaria cantante francese, una figura iconica della musica europea, la cui carriera è stata segnata da successi clamorosi e tragedie personali. Il ruolo di Dalida è particolarmente impegnativo: l’artista, nata a Il Cairo e morta a soli 44 anni, ha vissuto una vita segnata da profondi momenti di crisi e dal dramma del suicidio del suo amante, Luigi Tenco, durante il Festival di Sanremo. Sveva Alviti supera la concorrenza di attrici di fama come Laetitia Casta e Penélope Cruz, conquistando il ruolo principale.

Il film, uscito in Francia nel gennaio 2017, ottiene un successo inaspettato, rimanendo per tre settimane al primo posto al box office. In Italia, viene trasmesso su Rai 1 poco dopo la sua uscita. La performance di Sveva Alviti è ampiamente lodata, tanto da valergli una candidatura come Miglior Attrice Emergente ai Premi César 2018. Questo ruolo segna l’inizio di una carriera che si arricchisce di produzioni sia italiane che internazionali. L’attrice si divide tra film d’azione come The Bouncer – L’infiltrato e commedie italiane.

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La relazione con Anthony Delon e progetti futuri di Sveva Alviti

Nel 2019, Sveva Alviti inizia una relazione con Anthony Delon, figlio dell’iconico attore Alain Delon. La relazione tra Alviti e Delon, nonostante la differenza di età e il background familiare di quest’ultimo, diventa molto pubblica e apprezzata. Tuttavia, dopo quattro anni di intensa relazione, la coppia si separa nel 2023. Nonostante la fine della relazione, l’attrice è rimasta in buoni rapporti con l’ex compagno.

Il 2024 è un anno particolarmente significativo per Sveva Alviti. Oltre ad essere la madrina della Mostra del Cinema di Venezia, l’attrice è in procinto di debuttare come regista con il film Meilleur espoir féminin, un’opera che si preannuncia come un dramma sociale volto a ispirare i giovani a credere in sé stessi. A conclusione dell’edizione veneziana, Sveva Alviti tornerà sul set per due nuovi progetti: Le chemine de retour, diretto dall’italiano Fabio Zito, e la produzione indipendente americana The Other Side of Fame.

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