The Batman, dall’addio di Ben Affleck al film con Robert Pattinson. Cosa è successo davvero?

Perché Ben Affleck ha abbandonato la regia di The Batman? Ecco le ragioni dell'attore e perché non lo vedremo più nel ruolo.

The Batman di Matt Reeves con Robert Pattinson protagonista è nei cinema italiani dal 3 marzo 2022, accolto con fervente passione dalla critica e subito premiato dal pubblico. Ma dietro al successo che l’ha reso il secondo miglior esordio post pandemico, si nasconde una storia produttiva travagliata.

Una lunga serie di sfortunati eventi ha visto l’ennesimo reboot del Crociato Incappucciato cambiare regista e interprete, oltre che affrontare numerosi stop dovuti alla pandemia da Sars-Cov2. Ricorderete di certo che prima del Patt-Man c’era il Batfleck, l’uomo pipistrello interpretato da Ben Affleck. Era lui il Batman ufficiale del DCEU, il DC Extended Universe che nei piani di Warner Bros. dovrebbe (avrebbe?) dovuto competere con l’universo narrativo della Marvel. Come in una storia a fumetti ambientata nei labirinti del multiverso, qualcosa non è andato per il verso giusto.
Oltre al ruolo di protagonista, Ben Affleck si era ritagliato quello di regista e sceneggiatore. Un progetto dunque in cui credeva profondamente, ma che non ha avuto il futuro sperato. C’era già persino una sceneggiatura. Ma allora cosa è successo al Batfleck e perché Robert Pattinson e Matt Reeves hanno potuto sostituirlo? Per dirla alla Christopher Nolan, solo il tempo potrà dirci se quello che abbiamo ottenuto è l’eroe che meritavamo o quello di cui avevamo bisogno.

Come nasce il Batfleck, dal meme al film maledettoBatman Ben Affleck first Look - Cinematographe.it

Partiamo dalla fine e riavvolgiamo. Anche se il protagonista di The Batman è Robert Pattinson, rivedremo ancora un’ultima volta il mascellone incappucciato di Ben Affleck. Il prossimo film del DCEU, a cui The Batman non partecipa in qualità di stand-alone ambientato in un mondo ignaro ed escluso dalle vicende della sgargiante Justice League, sarà Flash. Il film potrebbe rivelarsi un inaspettato successo, anche per l’avventura corale promessa dal trailer: come in Spider-Man No Way Home e l’imminente Doctor Strange nel multiverso della follia, anche qui si viaggerà nel multiverso, pronto a sfogliarsi al servizio di una narrazione che vedrà persino il ritorno del Batman interpretato da Michael Keaton. Dunque, anche Ben Affleck è chiamato a un’ultima concitata avventura, dopo la quale abbandonerà la batcaverna e tutti i suoi gadget. L’attore però si dice contento dell’interpretazione d’addio con la quale, sostiene, ha finalmente reso onore alla sua idea di uomo pipistrello.

Il Batman di Ben Affleck fu annunciato pochi mesi dopo l’uscita in sala del film fondatore del DCEU, Man of Steel. Con il Superman di Henry Cavill si apriva un nuovo capitolo per i personaggi della DC Comics, pronti anche a un reboot dell’uomo pipistrello. Il Batfleck non ebbe fortuna all’esordio sul web, dove fu deriso per una foto promozionale che ribattezzò il personaggio “Sad Batman”. La storia di Affleck nei panni dell’eroe si inaugurò dunque con un meme che non lasciava presagire nulla di buono.

Se a Superman fu dedicata un’origin story, Batman esordì in un film maggiormente corale: Batman V Superman: Dawn of Justice a cui seguì il team up della Justice League. È con quest’ultima apparizione che Ben Affleck inizia a dubitare del proprio futuro nel DCEU, giungendo infine alla decisione di abbandonare l’idea di uno stand-alone.

Perché Ben Affleck non sarà più BatmanBatman V Superman - Cinematographe.it

Dopo anni di confusioni, dovute a una pessima comunicazione dell’intero progetto DCEU, Ben Affleck ha iniziato a parlare chiaramente delle ragioni che l’hanno costretto ad abbandonare Batman. L’attore ha riferito dei crescenti problemi legati all’alcool, peggiorati proprio durante le riprese di Justice League.
Dall’abbandono di Zack Snyder alla regia, allontanatosi per elaborare il lutto della figlia, il film è divenuto un inferno: l’esperienza di regia di Joss Whedon, secondo molti una vera e propria storpiatura del progetto originale successivamente ripristinato dalla Snyder’s Cut, è raccontata dal cast con aspre denunce. Note sono le accuse di Ray Fisher al regista, ma anche Gal Gadot non ha tralasciato i dispregiativi.

Ben Affleck, dal canto suo, ha raccontato che i problemi con l’alcol sono iniziati durante le riprese del film, conducendolo a soffrire per il ruolo e a perdere lucidità riguardo i progetti futuri.

“Ho iniziato a bere troppo all’epoca della Justice League, ed è una cosa difficile da affrontare, affrontare e affrontare. Sono sobrio da un po’ ormai e mi sento davvero bene, sano come non mi sono mai sentito. E il processo di guarigione dall’alcolismo è stato davvero istruttivo”

The Batman: da Ben Affleck a Robert Pattinson

Justice League - Cinematograpghe.it

La scelta sarebbe stata dunque guidata dall’intenzione di rimettersi sulla giusta via e salvare così anche la propria carriera. L’attore ha infatti deciso di dedicarsi esclusivamente a progetti capaci di ricordargli la gioia di questo lavoro, senza per questo fargli perdere la passione con cui ha iniziato. Sull’abbandono di The Batman ha aggiunto:

“L’ho guardato e ho pensato: ‘Non sarò felice di farlo. La persona che lo fa dovrebbe amarlo’. Dovresti sempre volere queste cose, e probabilmente mi sarebbe piaciuto farlo a 32 anni o qualcosa del genere. Ma è stato il punto in cui ho iniziato a capire che non ne valeva la pena”

Il film che non vedremo mai (forse)

Deathstroke - Cinematographe.it

Il cambio di rotta in casa Warner Bros. non ha però riguardo esclusivamente regia e protagonista. Il The Batman arrivato in sala appartiene infatti a un progetto del tutto differente da quello pensato da Ben Affleck, che avrebbe invece portato il personaggio a proseguire gli eventi mostrati in Justice League.

Lo stand-alone aveva già un villain pronto ad agire ai danni dell’eroe di Gotham City. A introdurlo era stata la post credits della Justice League rimaneggiata da Zack Snyder, arrivata su HBO Max grazie a una sentita campagna social. Stiamo parlando del Deathstroke di Joe Manganiello, il quale avrebbe avuto il preciso compito di mandare in frantumi la vita di Bruce Wayne.
Joe Manganiello si è espresso a lungo per rivelare il film che ora appartiene ufficialmente alla lunga lista dei progetti hollywoodiani finiti in fondo ai cassetti dei produttori. Anche se qualcuno, nei meandri del web, ha già iniziato la campagna di salvataggio: sognare non costa niente e a volte porta a risultati insperati, Zack Snyder’s Justice League docet.

“Era una storia davvero oscura in cui Deathstroke era come uno squalo o un cattivo di un film dell’orrore che stava smantellando la vita di Bruce dall’interno verso l’esterno. Era una cosa sistematica: uccideva tutti quelli vicini a Bruce e distruggeva la sua vita per cercare di farlo soffrire perché sentiva che Bruce era responsabile di qualcosa che gli era successo”

Deathstroke avrebbe condotto un gioco al massacro ai danni di Bruce, identificato come il nemico da abbattere. Un film molto diverso dal The Batman di Robert Pattinson, intento invece a proteggere e al contempo castigare le mele marce di Gotham City dall’agire efferato dell’enigmista.

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