The Butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca: la storia vera di Eugene Allen

Cose c'è di reale nella pellicola con Forest Whitaker protagonista?

Ci sono dei film che parlano al ventre molle della società, che raccontano le piaghe della storia umana. Ci sono pagine che fanno ancora male e sono difficili da sopportare, quelle raccontate tra le righe di The Butler – Un maggiordomo alla Casa Biancafanno parte di questo gruppo. La pellicola, scritta e diretta da Lee Daniels, produttore di Empire e regista di Precious, pone al centro la vita di Cecil Gaines (Forest Whitaker), un afroamericano che ha lavorato come maggiordomo alla Casa Bianca dal 1957 al 1986, prestando servizio sotto sette presidenti (Dwight D. Eisenhower, John Fitzgerald Kennedy, Lyndon B. Johnson, Richard Nixon, Gerald Ford, Jimmy Carter e Ronald Reagan), fino ad arrivare ad assistere alla vittoria di Barack Obama. Dietro alla storia vera di Cecil che in realtà di si chiama Eugene ci sono il razzismo, i posti riservati ai neri, le violenze perpetrate su di essi, il Ku Klux Klan, le battaglie. per i diritti.

The Butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca: la storia vera di Eugene Allen The Butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca Cinematographe.it

The Butler è stato pensato partendo da A Butler Well Served by This Election, un articolo del Washington Post del 2008 che racconta la storia di Eugene Allen, che dagli anni Cinquanta al 1986 ha lavorato come maggiordomo alla Casa Bianca. Uno degli elementi fondamentali di questa storia è che Allen, morto nel 2010, è nero, ha assistito da piccolo all’assassinio di suo padre, manodopera nelle piantagioni, e poi ha lavorato alla Casa Bianca proprio negli anni in cui negli Stati Uniti molti cambiamenti stavano avvenendo riguardo a questo tema.

Alla Casa Bianca Gaines incrocia, assiste e vive alcuni dei più importanti momenti della storia statunitense, dalla morte di Kennedy che lo colpisce profondamente a quella di Martin Luther King, partecipa però, anche se non direttamente, ai primi atti rivoluzionari dei neri che non accettano più di essere trattati come esseri inferiori, grazie o a causa di suo figlio Louis – nella realtà lui e la moglie Helene Lee (nel film Gloria Gaines, interpretata da Oprah Winfrey) hanno un solo figlio, Charles che lavora per il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti. Negli anni Sessanta il primogenito Louis entra nelle Pantere Nere, un’organizzazione che lotta per i diritti civili; proprio intorno allo scontro tra due generazioni diverse, quella del padre e quella del figlio, ruota parte del film. Se Cecil è abituato a lavorare tra i bianchi ricchi, comportandosi come se non ci fosse, Louis pretende di essere pari agli altri: nel momento in cui Cecil e i suoi colleghi con volti immoti assurgono a simbolo del potere bianco e della accettazione di questa supremazia, il figlio assieme ai suoi compagni vengono presi a botte e poi portati in prigione a causa dell’ennesimo atto dimostrativo.

Mentre la furia e la guerra infiammano il mondo fuori, Cecil non è ancora pronto a tutto questo, il suo momento arriverà in seguito e continua a vivere secondo l’immobile invisibilità con cui si muove silenziosamente tra le pareti della Casa Bianca dove serve i suoi presidenti.

Chi è Eugene Allen, il maggiordomo interpretato da Forest Whitaker

The Butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca Cinematographe.it

La storia di Cecil prende ispirazione, come già detto, dalla vita di Allen. Il maggiordomo nasce in Virginia nel 1919, lavora come cameriere a Hot Springs, in Virginia, e in un country club di Washington, arriva alla Casa Bianca nel 1952 lavorando prima come pantry man e dopo qualche anno come butler. Conosce vari presidenti e molti personaggi influenti dell’America di quegli anni, addirittura Martin Luther King. Vola sull’Air Force One e va per alcuni giorni a Camp David – la residenza estiva dei presidenti degli Stati Uniti – con Jimmy Carter. Allen va in pensione nel 1986, evita interviste, libri, film e vive con la moglie che muore il 3 novembre 2008, senza poter vedere eletto il loro primo presidente, Obama. Allen viene invitato alla cerimonia di giuramento del Presidente e il 7 novembre esce l’articolo del Washington Post.

The Butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca: quando la storia personale si intreccia a quella americana

The Butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca Cinematographe.it

The Butler ripercorre le tappe della storia americana immergendosi tra le pieghe di una vicenda privata, mettendo sullo stesso piano passato e presente, padre e figlio. Il film di Daniels incrocia pubblico e privato, presentando ogni “capitolo” del film come punto di fuga per arrivare a raccontare la Storia, quella degli grandi eventi (il sit-in di Greensboro, i Freedom bus, l’attentato a Kennedy, la morte di Martin Luther King, la guerra in Vietnam) e quella personale, dei drammi più intimi del protagonista (la morte del padre in Georgia, il decesso del figlio minore in Vietnam, le detenzioni di Louis).

Chiaramente non tutto ciò che The Butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca mostra appartiene alla vicenda di Allen – l’infanzia, le storie sulla sua famiglia e il suo primo giorno di Baines alla Casa Bianca -, ma ci sono molti avvenimenti toccati a Cecil che sono accaduti anche a Allen (Jackie Kennedy diede ad Allen una delle cravatte del marito ucciso, il suo rapporto con Reagan è stato realmente importante, Allen e sua moglie hanno sostenuto Obama con forza e determinazione). Un film come questo è utile a raccontare a più persone possibili la crudeltà e la barbiere dell’aparthied ma anche la forza e l’ostinazione di chi ha lottato per i diritti civili.