The Conjuring: Per Ordine del Diavolo – la storia vera di Arne Johnson, l’omicidio del “posseduto”
Quale storia si cela dietro a The Conjuring: Per Ordine del Diavolo? Scopriamo cosa accadde il 16 febbraio 1981 e le differenze col film, al cinema dal 2 giugno 2021 con Warner Bros.
The Conjuring: Per Ordine del Diavolo è in uscita nei cinema italiani il 2 giugno e, come gli altri due film della saga di The Conjuring, è ispirato ad un caso reale quanto drammatico a cui hanno “partecipato” i due demonologi Ed e Lorraine Warren. Questa volta non si tratta però dell’ennesima casa infestata da demoni inquieti. Il terzo film infatti prende spunto da un omicidio del 1981, anticipato già nel titolo della pellicola. Parliamo del processo di Arne Cheyenne Johnson, colloquialmente noto come il caso “The Devil Made Me Do It”.
Johnson ha infatti affermato, durante l’udienza, di essere stato posseduto da un demone e, quindi, non legalmente responsabile del crimine imputato. È una difesa che sembra troppo bizzarra per essere vera, eppure è accaduto davvero, un precedente unico nella storia giuridica degli Stati Uniti.
The Conjuring: Per Ordine del Diavolo è una storia vera?
Ma quale verità si cela dietro uno degli omicidi più misteriosi della storia? E, soprattutto, quanto c’è di vero nella storia raccontata in The Conjuring: Per Ordine del Diavolo? Nelle righe che seguono potremmo darvi qualche piccolo spoiler sul film, quindi se volete mantenere intatta la sorpresa sull’horror di Michael Chaves con Patrick Wilson e Vera Farmiga, vi consigliamo di evitare la lettura.
A prima vista il movente dell’omicidio sembra alquanto semplice e non lascia grandi dubbi. Dopo un alterco tra Arne Johnson e il suo padrone di casa Alan Bono, Johnson uccide Bono con 22 coltellate. Ma è il prima e il dopo del crimine stesso che potrebbe celare davvero qualcosa di soprannaturale.
Tuttavia è facile notare come ci siano pochi personaggi coinvolti in questa macabra vicenda, pochi sì, ma tutti straordinariamente intrecciati. Oltre ad Arne, c’è la fidanzata Debbie Glatzel, suo fratello minore David (che all’epoca aveva 11 anni) e la loro madre Judy Glatzel. Quest’ultima ha affermato ai microfoni della rivista People che ha visto in suo figlio “un uomo con grandi occhi neri, un viso magro con tratti animali e denti frastagliati, orecchie a punta, corna e zoccoli”.
Erano così spaventati che Judy e Debbie chiesero ad Arne di trasferirsi nella casa della famiglia Glatzel e, quando le visioni di David peggiorarono, i Glatzel chiamarono Ed e Lorraine Warren per eseguire un esorcismo sul ragazzo. I noti demonologi eseguirono una serie di esorcismi su di lui, durante uno dei quali Arne ha provocato il demone, chiedendogli di lasciare David e di prendere lui al suo posto. Secondo Lorraine, “David ha fatto numerosi riferimenti a omicidi e accoltellamenti. Eravamo seduti su una polveriera”.
Alla fine, non riuscendo più a gestire la situazione, Debbie e Arne se ne andarono. Debbie fu assunta da Alan Bono per lavorare come toelettatrice al Brookfield Pet Motel e lei e Arne affittarono l’appartamento adiacente; Bono divenne così il suo datore di lavoro e il loro padrone di casa.
Nel frattempo, ci fu un netto cambiamento in Arne. Secondo quanto dichiarato da Debbie a People: “Cheyenne era andato in trance. Ringhiava e diceva di aver visto la bestia. Più tardi non ne avrebbe avuto memoria. Era proprio come David”.
Cosa è avvenuto il 16 febbraio 1981, il giorno dell’omicidio?
Il giorno dell’omicidio stesso – il 16 febbraio 1981 – non è stato degno di nota, secondo Debbie. Bono ha portato Debbie, le sorelle di Arne (Wanda di 15 anni e Janice di 13 anni) e la cugina di 9 anni di Debbie, Mary, a pranzo, alzando notevolmente il gomito. Dopo un altro pomeriggio tranquillo, Debbie ha portato le ragazze a mangiare una pizza tornando però di corsa, vista la tensione crescente.
Si diceva che Bono fosse ubriaco e agitato e, prima che Debbie e Arne potessero fuggire di nuovo con le ragazze, afferrò la cugina più giovane e non la lasciò andare. Mentre Debbie cercava di strappargliela dalle mani, Arne tornò. “Non riesco a spiegarlo”, ha detto Wanda al Washington Post, “si è rotto qualcosa, tutto qui”. Nello stesso articolo si legge ciò che avvenne di seguito: “I bambini sono corsi verso la macchina. Debbie Glatzel era tra i due uomini. Wanda si teneva aggrappata a Cheyenne. ‘Era come una pietra’, dice. ‘Non potevo smuoverlo.’ Wanda Johnson ha sentito Cheyenne ringhiare come un animale. Ha visto qualcosa di luccicante lampeggiare nell’aria. E poi, dice: ‘Si è semplicemente fermato’. E quando finì, Cheyenne si incamminò nel bosco, guardando dritto davanti a sé, e Alan Bono rimase lì. Rimase lì, cioè per un lungo momento, prima di cadere a terra senza vita. Non lontano da lui c’era il coltello con la lama da cinque pollici che Johnson portava sempre con sé.”
Bono è morto a causa di “quattro o cinque ferite tremende delle 22 coltellate inferte” e Johnson è stato successivamente trovato e arrestato a due miglia dalla scena dell’omicidio. A giudizio del capo della polizia John Anderson non fu “un crimine insolito. Qualcuno si è arrabbiato e ne è scaturita una discussione che ha portato al tragico epilogo”.
Stando alla difesa basata sulla possessione demoniaca, è stata respinta dal giudice e la giuria non l’ha mai ascoltata. Johnson è stato condannato per omicidio colposo il 24 novembre 1981 e ha scontato cinque anni della pena da 10 a 20 anni.
The Conjuring: Per Ordine del Diavolo: la trama e le differenze rispetto alla storia vera
Quando si tratta degli eventi del cosiddetto caso “The Devil Made Me Do It”, il film è fedele a come è stato riportato dalle persone coinvolte, secondo appunto le testimonianze negli anni dei Warren, dello stesso Johnson e di Debbie Glatzel.
Il film si apre con l’esorcismo di David Glatzel, anche se altera in qualche modo la linea temporale in modo che l’esorcismo avvenga il 18 luglio 1981, ovvero mesi dopo che Johnson aveva ucciso Alan Bono nella vita reale. In ogni caso The Conjuring 3 mostra Johnson che invita il demone dentro di lui e lo strano comportamento che assume dopo l’esorcismo. Alan Bono è stato ribattezzato Bruno nel film, ma per il resto l’omicidio si svolge così come è stato riportato nei documenti ufficiali, mostrandoci Johnson che accoltella Bruno più volte. I Warren si offrono quindi di aiutare con la difesa di Johnson al processo, poiché erano coinvolti nell’esorcismo.
Tuttavia, è qui che The Conjuring: Per Ordine del Diavolo differisce notevolmente dagli eventi reali del caso, con un resoconto romanzato sui coniugi Warren che indagano sulla presunta possessione demoniaca di Johnson e David Glatzel in precedenza.
Finiscono dunque per coinvolgere un satanista noto solo come l’Occulto, che sta eseguendo una maledizione e preso di mira due ragazze di Danvers, nel Massachusetts. Durante l’atto finale, poi, Ed Warren viene addirittura soggiogato dalla strega, la quale vuole impedire a Lorraine di fermare la maledizione. Ma le azioni dell’Occulto si dilatano lungo tutto il minutaggio, andando a tormentare Johnson durante il periodo di prigionia, con Debbie e David che cercano di proteggerlo.
Come nei precedenti film della saga di The Conjuring, anche qui gli eventi sono trattati come fatti, quindi ha senso che il film si prenda delle licenze creative al fine di fornire una conclusione soddisfacente. Come ha detto il regista Michael Chaves, i Warren credevano che quello che era successo a Johnson fosse vero. “Penso che senza dubbio credessero che fosse posseduto. Hanno messo in gioco la loro carriera”, ha spiegato, dicendo altresì che “Queste storie riguardano sempre la fede e di solito l’aspettativa è la fede in Dio”, ma si tratta anche della fiducia che si ripone “nelle persone con cui condividiamo la nostra vita e che scegliamo di amare. Penso che sia la storia dei Warren ed è anche la storia di Arne e Debbie”.
The Conjuring 3: dov’è ora Arne Johnson?
Come accennato in precedenza (e nei titoli di chiusura del film), Johnson ha scontato cinque anni della pena prevista da 10 a 20 anni ed è stato rilasciato nel gennaio 1986 per buona condotta. Johnson ha sposato Debbie Glatzel mentre era in prigione nel gennaio 1984 e, stando sempre a quanto si legge alla fine del film, sono sposati ancora oggi. Tuttavia, Debbie è tristemente morta di cancro poco prima dell’uscita di The Conjuring: Per Ordine del Diavolo, come ha dichiarato lo stesso Chaves: “Questa è la storia di Arne e anche della sua ragazza che è diventata sua moglie, Debbie Glatzel. Era lì durante l’esorcismo, era presente all’omicidio e ha testimoniato per lui, credendogli, purtroppo è recentemente morta di cancro“.
Riguardo a Johnson, non si sa molto sulla sua vita dopo la scarcerazione e dopo il matrimonio, anche se Lorraine Warren dichiarò, nel 1986: “è pronto a lavorare per un paesaggista in città e sta tornando a casa per vivere in un’atmosfera familiare molto positiva”.
Ed Warren ha aggiunto: “La possessione non dura 24 ore al giorno. Arriva rapidamente e se ne va rapidamente. Arne capisce cosa gli è successo. Ora sa che se dovesse succedere di nuovo qualcosa saprebbe come scongiurarlo e non sarà così stupido da finire nuovamente nelle grinfie del demonio”.
Lo sviluppo più notevole nel caso dal rilascio di Johnson è avvenuto nel 2007, quando Carl, il figlio dei Glatzel, affermò che i Warren avevano inventato l’intera storia, usando la loro tragedia familiare per ottenere notorietà. Arne e Debbie hanno sostenuto la storia dei Warren e Debbie è stata anche coinvolta nella promozione del film, ricordando le sue traumatiche esperienze personali.
Vi chiederete certamente quale sia la vera versione dei fatti. Possiamo solo dire che è difficile avere un’opinione in merito a un caso così scabroso, ma va sottolineato che la fede è un atto incontrastabile e imprescindibile, non esiste oggettività nel Credo ma solo una visione puramente soggettiva degli eventi ai quali siamo sottoposti ogni giorno.
Non c’è dunque conclusione migliore se non quella racchiusa nelle parole di Ed Warren: “Formidabili sono le forze soprannaturali, queste forze sono eterne ed esistono ancora oggi. Questa storia è vera. Il diavolo esiste. Dio esiste. I nostri destini dipendono da quale Dio scegliamo di seguire”