The Devil on Trial – Processo al diavolo: la storia vera dietro al documentario Netflix
I veri fatti di cronaca che hanno ispirato il documentario The Devil on Trial - Processo al diavolo, ora disponibile su Netflix.
Su Netflix è disponibile un nuovo documentario, rivolto ai fan dell’horror, The Devil on Trial – Processo al diavolo. Nell’opera viene fatta luce sul caso passato alla storia come “Devil Made Me Do It”, che vide per la prima volta usata la possessione demoniaca in difesa dell’imputato Arne Cheyenne Johnson.
La storia vera dietro al documentario The Devil on Trial – Processo al diavolo
All’epoca solo 19enne, il ragazzo uccise il suo padrone di casa, Alan Bono, attribuendo la responsabilità al demonio. Ma il giudice ritenne inammissibile le motivazioni e non ammise l’utilizzo di nessuna prova a riguardo durante il processo.
The Devil on Trial – Processo al diavolo di Chris Holt contiene materiale inedito, oltre a testimonianze di persone molto informate sui fatti, da Johnson ai cognati: David, Alan e Carl Glatzel. Al momento dell’assassinio, le sorelle di Johnson erano presenti sulla scena del crimine e affermarono alle Forze dell’Ordine di averlo visto accoltellare Bono. Eppure, Johnson si proclamò innocente. E il detective ebbe qualche titubanza, poiché pareva non ricordare nulla.
A un certo punto, però, ecco il colpo di scena: invece di continuare a negare tutto, Arne cambiò teoria, nel tentativo di strappare una pena meno severa. I membri della giuria gli credettero e venne condannato colpevole di omicidio colposo, per una detenzione compresa tra i 10 e i 20 anni.
Tuttavia, il principale protagonista di The Devil on Trail – Processo al diavolo è David Glatzel, fratello di Debbie, a quell’epoca fidanzata di Arne Johnson. Secondo la sua versione, nel 1980 fu vittima di possessione demoniaca. Aveva gli occhi come la pece ed era inquietante.
Per scacciare la presenza del maligno la chiesa organizzò una seduta di esorcismo, racconta The Devil on Trial – Processo al diavolo. Quando ciò, accadde Arne urlò alla presunta entità demoniaca di lasciar perdere il piccolo David, allora appena 11enne. Piuttosto lo avrebbe ospitato lui e in seguito alle sue parole sentì un’entità gelida pervaderlo. Cinque mesi più tardi tolse la vita a Bono. Ad avviso di buona parte della famiglia Glatzel i due fatti sono correlati. Ma Carl è di opinione opposta: è convinto che l’atto efferato sia dipeso dalle voci che circolavano circa la presunta tresca tra Debbie e Bono.
Successivamente al verdetto, Ed e Lorraine Warren, una coppia di investigatori del paranormale in precedenza interpellata dalla madre dei fratelli, Judy, assunse un autore, Gerald Brittle, affinché raccontasse la vicenda. In The Devil on Trail – Processo al diavolo, Carl asserisce che abbiano chiesto allo scrittore di ingigantire i fatti, affinché fossero i più spaventosi possibile. Dal libro The Devil in Connecticut, uscito nel 1983, attinsero gli sceneggiatori del film The Conjuring – Per ordine del diavolo, arrivato nel 2021. I Warren ricavarono 81 mila dollari, contro i 4.500 dei Glatzel, che dichiarano di essersi lasciati ingannare da false promesse di arricchirsi.
Arne Johnson sposò nel 1985 Debbie Glatzel, al quarto dei cinque anni di detenzione effettivamente scontati, venendo rilasciato in anticipo per buona condotta. La coppia rimase insieme fino alla morte di Debbie nel 1981. In seguito al decesso dei genitori, Carl trovò un biglietto scritto da sua madre dove sosteneva di aver somministrato delle medicine alla famiglia. Sebbene non ne faccia espresso riferimento nella lettera, crede abbia somministrato a lungo del Sominex, un potente sonnifero reo di provocare alla lunga sbalzi d’umore, aumenti di peso e allucinazioni.
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