The Place: a cosa è ispirato il film di Paolo Genovese? Tutti gli elementi in comune con The Booth at the End
Uscito nelle sale nel novembre del 2017, The Place ha incassato nel nostro paese oltre 4 milioni di euro.
Fin dove saresti disposto a spingerti per ottenere quello che vuoi? Si potrebbe riassumere così la trama di The Place, film del 2017 diretto da Paolo Genovese interpretato da un cast corale che comprende Marco Giallini, Alessandro Borghi, Sabrina Ferilli, Giulia Lazzarini, Vinicio Marchioni, Valerio Mastandrea, Silvio Muccino, Silvia D’Amico, Rocco Papaleo, Vittoria Puccini ed Alba Rohrwacher. Il film ha come protagonista un misterioso uomo che siede sempre allo stesso tavolo di un ristorante, pronto a esaudire i desideri di otto persone. Questi, in cambio, devono svolgere un compito che implica una sola cosa: andare contro tutti i loro principi etici e morali.
A cosa è ispirato The Place?
The Place è ispirato alla serie televisiva The Booth at the End. Creata da Christopher Kubasik e con protagonista Xander Berkeley, la serie segue il destino di un gruppo di sconosciuti che fanno dei patti con un uomo senza nome, che sembra possedere il potere di far avverare un loro desiderio, in cambio di un compito da portare a termine che ogni volta assegna consultando la sua agenda. The Booth at the End è stata lodata dalla critica per un’ingegnosa messa in scena dove l’azione drammatica è interamente raccontata nelle conversazioni tra il misterioso uomo e i personaggi che prendono posto al tavolo in fondo alla tipica tavola calda, da cui il titolo, per fare patti con lui.
Sebbene la storia sia più o meno identica, tra il film di Paolo Genovese e la serie ci sono delle differenze. Se in The Booth at the End la narrazione avviene in un’anonima tavola calda e si concentra sull’agenda del misterioso uomo senza nome, la narrazione di The Place sembra dare molto più peso all’ambientazione, ovvero il classico locale alternative-chic ormai presente in qualsiasi città.