The Suicide Squad vs Suicide Squad: 7 differenze tra il film di James Gunn e quello di David Ayer
Quali sono le differenze tra The Suicide Squad (2021) di James Gunn e Suicide Squad (2016) di David Ayer? I lungometraggi hanno parecchi punti divergenti che affrontiamo nel dettaglio.
The Suicide Squad è il lungometraggio del 2021 diretto e scritto da James Gunn (Guardiani della Galassia Vol. 3, Peacemaker), un progetto totalmente folle, anarchico e completamente diverso dal canone DC dello Snyderverse che, con qualche eccezione (Aquaman, Shazam), ha sempre proposto personaggi oscuri, tematiche dark e una serietà che spesso è stata la rovina della company. Nonostante la rottura degli schemi attuata dal film-maker sopracitato, ha incassato solo 168 milioni di dollari.
Detto questo il film, un po’ sequel, un po’ reboot del Suicide Squad (2016) originale diretto invece da David Ayer (Fast and Furious, End of Watch – Tolleranza zero), ha diverse differenze con la pellicola precedente, ben 7, che segnalano come i progetti abbiano intrapreso delle direzioni totalmente opposte sia a livello di contenuto che di forma. Tra figure differenti, uno studio dissimile delle caratterizzazioni dei personaggi, vecchi e nuovi volti, andiamo ora nel dettaglio.
1. I registi
Il primo punto di divergenza tra The Suicide Squad e Suicide Squad è ovviamente l’artista dietro la macchina da presa. Mentre il primo film, per quanto abbia incassato di più, ha visto lo stile di David Ayer essere criticato particolarmente dalla critica che ha attaccato aspramente l’opera, ecco che invece questo nuovo lungometraggio vede la figura di James Gunn come regista e sceneggiatore del progetto. Un cambio che, a quanto pare, non ha portato al successo sperato sul fronte economico, ma che invece ha raccolto soddisfazioni della critica che ha elogiato maggiormente la realizzazione.
2. The Suicide Squad non vede la presenza di Joker
Suicide Squad aveva introdotto, come antagonista del film, la presenza del Joker di Jared Leto, un personaggio che, come ricordato dallo stesso Ayer, è stato tagliato parecchio dal montaggio finale del lungometraggio. Una scelta che è stata deleteria per la caratterizzazione del Clown del Crimine che appare per così poco tempo da essere relegato alla stregua di un semplice cameo. Nel lungometraggio di Gunn, anche in seguito a quello che viene detto in Birds of Prey e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn, Joker non è presente e tale aspetto denota una maggiore coerenza di fondo.
3. La classificazione
The Suicide Squad, considerando il contenuto violento, sboccato, esplicitamente sessuale, ha una classificazione molto restrittiva, ovvero la R-rated che richiede che i minori di 17 anni siano accompagnati ad un adulto. Parlando di Suicide Squad del 2016, invece, la classificazione è stata decisamente molto più morbida con un leggerissimo PG-13, che rappresenta un divieto per i bambini sotto i 13 anni. Che dire? Tale divergenza segnala una profonda differenziazione sul piano contenutistico, tematico e stilistico che è piuttosto evidente e significativa.
4. The Suicide Squad presenta personaggi oscuri
Il recente film diretto da Gunn condivide con il predecessore alcuni personaggi, in particolar modo Harley Quinn (Margot Robbie), Amanda Waller (Viola Davis), Rick Flag (Joel Kinnaman) e Captain Boomerang (Jai Courtney). Per il resto, la pellicola introduce delle figure decisamente più al limite, più cupe e oscure come ad esempio Savant (Michael Rooker), Blackguard (Pete Davidson) e Weasel (interpretato con la motion capture dal fratello di James Gunn, Sean).
5. Bloodsport sostituisce Deadshot
Suicide Squad presenta tra i co-protagonisti l’affascinante e temerario Deadshot (che ha il volto di Will Smith), un personaggio molto importante ai fini della risoluzione della trama, che però non appare in quest’altro film. A sostituirlo, in qualche modo, c’è Bloodsport (che è interpretato da Idris Elba), un antieroe che ha un tratto in comune con Deadshot (combatte per salvare la figlia), ma che per il resto ha un arco narrativo totalmente differente.
6. La solidità della performance di Margot Robbie
Un elemento comune tra Suicide Squad e The Suicide Squad è la presenza di Margot Robbie (The Wolf of Wall Street, Barbie) nel ruolo di Harley Quinn, terapista di Joker, in seguito divenuta pazza dopo il contatto ravvicinato con il villain. Entrambi i film vedono una raffinata e intensa performance attoriale da parte della Robbie, anche nell’opera più recente il personaggio di Quinn ha una nuova evoluzione in quanto può poggiarsi su un taglio più violento, dissacrante ed estremo.
7. Morti significative
Sappiamo bene come James Gunn sia un autore molto legato ai suoi personaggi che gestisce sempre molto bene a livello di scrittura, regalando infiniti colpi di scena al pubblico. Ecco, proprio in The Suicide Squad, la filosofia dietro i vari antieroi è che opportuno non affezionarsi a nessuno di loro. Un indizio è dato dal fatto che il numero di personaggi è decisamente molto elevato e ciò, a livello scenico, dovrà pur significare qualcosa…
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