Chi è Timothée Chalamet? Film e curiosità sul protagonista di Chiamami col tuo nome
Non solo la recitazione, il promettente Timothée Chalamet, noto per il ruolo del protagonista in Chiamami col tuo nome, nasconde tante altre doti!
È il più giovane vincitore del Premio per il Miglior Attore del New York Film Critics Circle e il terzo più giovane candidato al Premio Oscar come Miglior Attore Protagonista dopo Jackie Cooper (candidata a 9 anni, nel 1930, per Skippy) e Mickey Rooney (a 19 nel 1939 per Babes in Arms). Acclamato dalla critica, che lo ha gratificato insieme al resto del cast tecnico e artistico con dieci minuti di applausi alla prima di Chiamami Col Tuo Nome al New York Film Festival, e con un lungo curriculum di tutto rispetto che spazia dal cinema alla televisione FINO al teatro, Timothèe Chalamet, classe 1995, fa parte dei brillanti giovani talenti che da qualche anno stanno emergendo a Hollywood portando finalmente un necessario rinnovamento tra le file degli artisti cinematografici, riuscendo a convincere la critica e a commuovere il pubblico, entrambi concordi a promuoverlo tra le migliori rivelazioni dell’anno grazie anche al ruolo di supporto in Lady Bird, anch’esso candidato alla statuetta di Miglior Film agli imminenti novantesimi Academy Awards.
Chi è Timothèe Chalamet? Tutto quello che dovete sapere sull’attore dai molteplici talenti
Ciuffi ribelli da artista maledetto, mento squadrato e carnagione esangue, Chalamet ha iniziato il suo percorso ben prima di iscriversi alla Fiorello H. LaGuardia High School of Music & Art and Performing Arts, dove ha studiato insieme al suo amico Ansel Elgort, con il quale ha partecipato agli ultimi Golden Globes, sebbene in categorie differenti. Figlio d’arte, Timothèe ha frequentato il mondo dello spettacolo fin dall’infanzia, partecipando a diversi spot prima di debuttare in cortometraggi e in piccoli ruoli di supporto in televisione, sufficienti a garantirgli il passaggio al grande schermo dove ha collezionato interpretazioni sempre più importanti fino al successo clamoroso di Chiamami Col Tuo Nome, l’ultimo film di Luca Guadagnino in cui veste i panni di Elio, un giovane che sta iniziando a scoprirsi e a scoprire il mondo intorno a lui in una torrida e sonnacchiosa estate italiana.
Chalamet condivide diverse caratteristiche con Elio, rendendo ancora più interessante la visione del film. Come il suo personaggio, infatti, anche Timothèe ha origini francesi, dal momento che il padre, Marc Chalamet, è nativo di Lille, nel nord del Paese, mentre la madre, Nicole Flender, è un’ex ballerina di Broadway. Grazie ai frequenti viaggi in Francia, che visitava ogni estate da bambino, Timothèe è inoltre perfettamente bilingue, parlando un francese fluente che lo ha molto facilitato nel momento in cui ha dovuto studiare la lingua italiana per il film di Guadagnino. Essere francese ha molto aiutato Chalamet nella formazione della sua personalità; come ha affermato in un’intervista, la Francia ha conferito:
un pizzico di ambiguità nel definire la sua identità, cosa che aiuta molto creativamente dal momento che non mi sento costretto da chi sono. Io quasi non so rispondere a quella domanda.
Sempre durante le estati in Francia, Timothèe aveva iniziato ad allenare una squadra di calcio infantile, così da realizzare il suo primo sogno d’infanzia: diventare calciatore. Questa effimera aspirazione, tuttavia, ha ceduto ben presto il posto alle luci della ribalta dopo aver sperimentato il teatro, che considera un’esperienza addirittura superiore al cinema. In un’intervista, Timothée ha dichiarato di considerarsi un “theatre guy”, dicendo che
un’esperienza cinematografica non è mai davvero paragonabile a un’esperienza teatrale per me.
Oltre all’ottima padronanza del francese, Timothèe ha dimostrato di possedere anche un innato talento musicale che ha espresso fin dai tempi della scuola grazie al rap. L’aneddoto racconta che Timothèe, chiamato a presentare un progetto per la lezione di statistica, invece di consegnare un elaborato scritto come i suoi compagni si esibì in una performance della sua ricerca a ritmo di rap; l’insegnante non gradì l’esibizione, e lo penalizzò con un pessimo voto. Oggi la sua passione musicale si manifesta suonando la chitarra e il pianoforte, strumento, quest’ultimo, che ha imparato a padroneggiare in seguito alle riprese di Chiamami Col Tuo Nome.
Timothèe Chalamet non ha mai finito gli studi pur essendosi iscritto all’Università dopo le riprese di Interstellar
Nonostante i molti talenti e la spiccata attitudine artistica, Timothèe non ha mai concluso gli studi, sebbene si fosse iscritto all’Università della Columbia una volta terminate le riprese di Interstellar. Per quanto sentisse di avere le qualità e la passione necessarie per eccellere anche nello studio, Timothèe ha dichiarato di non sentirsi nel posto giusto per lui, considerando troppo restrittiva la disciplina richiesta dall’ambiente universitario in confronto allo stimolante lavoro sul set cinematografico. Decise quindi di lasciare l’Università e buttarsi a capofitto nel lavoro, scelta di cui è estremamente soddisfatto oggi.
Al contrario della sua carriera lavorativa, Timothèe è estremamente più riservato quando si parla della sua vita sentimentale, della quale non ama parlare.
La sua fiamma più celebre è Lourdes Leon, figlia della regina della musica pop Madonna: i due si sono conosciuti frequentando la LaGuardia High School, e si sono frequentati per qualche tempo nel 2013. Oggi, Timothèe e Lourdes sono ancora buoni amici, e dimostrano di condividere un ottimo rapporto testimoniato dall’eccitazione della ragazza nell’assistere alla performance di Chalamet in Chiamami Col Tuo Nome.
Timothèe Chalamet: un’interpretazione disinvolta e passionale per il suo ruolo più complesso
Recitando in Chiamami Col Tuo Nome, Timothèe Chalamet dimostra di possedere una maturità espressiva e personale che va ben oltre la sua giovane età. Nei panni di Elio, l’attore si muove e si mostra con disinvoltura, affrontando anche le scene più difficili con un’invidiabile passione. Da solo all’interno dei grandiosi set o insieme alle star che lo affiancano, Timothèe dimostra una perfetta padronanza dei tempi recitativi e cinematografici, prendendosi il tempo necessario alla sua interpretazione per dare il meglio di sé: non c’è mai nulla di affrettato o trascurato, ogni movimento e parola palesa il lungo lavoro di preparazione e riflessione cui il giovane attore si è sottoposto durante la fase di produzione del film. Questa attenzione emerge soprattutto nel corso delle inquadrature più lunghe, in cui Timothèe può indulgere nella sua interpretazione per un tempo indefinito giocando con le attese, i gesti e le espressioni del volto.
Stupisce, vedendo il risultato, scoprire che Chiamami Col Tuo Nome sia stato girato quasi senza prove tra gli attori. Il regista, Luca Guadagnino, ha addirittura ritenuto superfluo nella fase preliminare far interagire i due attori protagonisti per testarne la compatibilità, certo della chimica che si sarebbe creata tra i due sul set; a dargli ragione, oggi, non è solo il risultato sullo schermo, ma anche la profonda amicizia nata tra Timothèe Chalamet e Armie Hammer.
Sempre riguardo alla preparazione per le riprese, Chalamet ha raccontato di una sola sessione di prove prima delle riprese, avvenuta sul prato della grande villa che serve da dimora a Elio e ai suoi genitori. Recitando scene scelte a caso dalla sceneggiatura, Timothèe e Armie trovarono un’indicazione che recitava solo “Elio e Oliver si rotolano sull’erba baciandosi”. Chalamet e Hammer iniziarono a provare la scena baciandosi appassionatamente, aspettando un segnale di “stop” che non arrivò mai: alzando lo sguardo, si accorsero che il regista se ne era andato lasciandoli soli sull’erba.
Da performer ormai esperto,Timothèe padroneggia il proprio volto e il proprio corpo alla perfezione, riuscendo a reggere sulle proprie esili spalle scene di grande impatto emotivo. Incarnando il sentimento, forse nemmeno troppo lontano dalla sua esperienza personale, di un giovane uomo alla scoperta dell’amore, Timothèe si divide tra un approccio grezzo e ruvido al suo ruolo, improntato all’incertezza e all’insicurezza, alternato a momenti di grande dolcezza e fragilità, in cui le difese che ha eretto cedono e i suoi sentimenti per Oliver finalmente emergono. Un’interpretazione che è molto più fisica che verbale, lasciando parlare il suo corpo e il suo volto più delle parole, che troppo spesso creano ambiguità piuttosto che certezze. Timothèe si mostra senza paura sullo schermo senza vestiti, in un atteggiamento sottilmente erotico che intende essere una provocazione e una dichiarazione allo stesso tempo, contrapponendo alla prestanza matura di Oliver il proprio aspetto ancora efebico, così simile all’ideale greco che il padre e l’amante apprezzano nelle loro sessioni di studio.
Considerato un grande, promettente talento da Matthew McConaughey, e paragonato a “un giovane Christian Bale mischiato a un giovane Daniel Day-Lewis con un pizzico di giovane Leonardo di Caprio” da Greta Gerwig, che lo ha diretto in Lady Bird, Timothèe Chalamet è sicuramente una delle stelle più promettenti di questa nuova era cinematografica, dal quale sembra lecito aspettarsi altre grandi prestazioni in futuro.