Toy Story: tutti gli easter egg della saga Disney Pixar
Siete sicuri di sapere tutto sul mondo Toy Story? Vi mettiamo alla prova con una gallery dedicata agli easter egg dei primi tre capitoli.
Toy Story è una di quelle saghe cinematografiche che ha fatto sognare, ridere e commuovere intere generazioni. È anche un film d’animazione che ha segnato la storia del cinema perché il primo capitolo del 1995 fu il primo film sviluppato interamente in computer grafica. La grandezza di questo franchise d’animazione che dà anima a quelli che nella realtà sarebbero dei freddi pezzi di plastica è la capacità di raccontare storie collettive ed intergenerazionali che piacciono ai più piccoli, con le grandi avventure che vivono i protagonisti, e alla profondità psicologica dei personaggi con cui ci si immedesima nonostante siano giocattoli. Inoltre la maestria con cui la saga abita i generi cinematografici – ricordiamoci che il team Pixar Animation è formato da appassionati cinefili – e la semplicità con cui riesce a raccontare sentimenti universali, sono elementi che aggiungono magia, eleggendo il franchise a grande capolavoro audiovisivo.
Se siete fan di Toy Story saprete anche che tutti i 3 film della saga sono nascoste tantissime citazioni e rimandi, ovvero quelle famose uova di pasqua disseminate in giro che tanto entusiasmano e solleticano il pubblico più attento. Vi mettiamo alla prova con una gallery, vediamo se avete intercettato tutti gli easter egg della saga:
Toy Story – Il mondo dei giocattoli (1995): il prototipo di Lotso
In Toy Story del 1995, sulla scrivania di Andy, si scorge un orsacchiotto rosa. Si tratta di un prototipo del personaggio di Lotso, il perfido pelosone che profuma di fragola, che governa Sunnyside nel terzo capitolo di Toy Story – La grande fuga. Curiosità: Lotso compare anche in Up, precisamente quando la casa del protagonista Carl fluttua passando vicino alla finestra della stanza di una bimba che ha tra i suoi giochi un orsacchiotto rosa seduto accanto al letto che ha proprio le sembianze di Lotso.
Toy Story (1995): Luxo Ball e Buzz Lightyear
La Luxo ball, la palla gialla e blu con una stella rossa che si trova in camera di Andy e su cui Buzz Lightyear compie un gesto acrobatico, era già stata vista nel cortometraggio Luxo Jr. del 1986 ideato e diretto da John Lasseter. Si tratta della prima opera della Pixar Animation Studio da cui è stato preso il simbolo della lampada che rimbalza che vediamo all’inizio di tutti i film ideati dalla casa di produzione.
Toy Story (1995): l’omaggio ai cortometraggi Pixar
Nel primo capitolo di Toy Story ad un certo punto lo sceriffo Woody prende il microfono per organizzare i festeggiamenti per il compleanno di Andy. In quella scena alle spalle di Woody si vedono dei libri presenti sulla libreria della camera: molti sono intitolati come alcuni dei precedenti cortometraggi Pixar come Tin Toy, Knick Knack e Red’s Dream. Si noti che il tomo Tin Toy riporta anche il nome Lasseter, il cognome del regista di Toy Story del 1995.
Toy Story (1995) – Un pizzico di horror alla Shining
Il “cattivo” del capostipite Toy Story è Sid, un bambino violento che racchiude un oscuro senso di morte e angoscia, essendo lui un seviziatore di bambole e giocattoli. Sid infatti rapisce Buzz e Woody che si organizzano presto per fuggire dalla casa dei mostri di Sid. Quando Buzz e Woody tentano di fuggire attraversarono il corridoio della casa al piano di sopra e attraversarono un corridoio con moquette molto familiare: si tratta esattamente dello stesso disegno grafico visto nel cult horror Shining! Il tappeto nella casa di Sid è uguale a quello visto nell’Overlook Hotel, lo stesso tappeto in cui giocava sempre con i suoi giochi il piccolo psichico Danny Torrance. Per fortuna, Buzz e Woody sono fuggiti dalla casa dei mostri senza uccidersi a differenza del protagonista del cult di Kubrick.
Toy Story 2: Woody e Buzz alla riscossa e l’omaggio a Star Wars
L’incipit di Toy Story 2 – Woody e Buzz alla riscossa è un grande omaggio al cinema di genere fantascientifico e galattico in stile anni ’80. In particolare l’atterraggio di Buzz su un pianeta sconosciuto rende omaggio alla saga di Star Wars: in particolare con una soggettiva dello space ranger vediamo le due lune di Tatooine presenti nel primo episodio della trilogia originale di Guerre Stellari – Una nuova speranza del 1977. L’omaggio alla saga Star Wars continua poco dopo quando Zurg dice a Buzz “Io sono tuo padre”, vi ricorda qualcosa questa frase?
Toy Story 2: Woody e Buzz alla riscossa e il collegamento con Stanley Kubrick
Vi ricordate quando all’inizio del secondo capitolo di Toy Story Buzz Lightyear è in una missione intergalattica contro Zurg e salta su delle piattaforme sospese in aria? Di sicuro i cinefili più incalliti avranno riconosciuto le note della celebre musica del film Odissea nello spazio.
Toy Story 2 (1999) – L’omaggio a John Lasseter
Vi ricordate quando Woody scopre di essere stato in passato una vera e propria star nel mondo dei giocattoli degli anni ’50? Il protagonista si rende conto di quanto fosse famoso grazie ad un giornale dell’epoca su cui si legge una data: 12 gennaio 1957. Sapete chi è nato in quella data? Proprio il grande John Lasseter, l’ex direttore creativo della Pixar e regista del primo film di Toy Story.
Toy Story 2: un vecchietto già visto
Durante l’avventura di Woody in Toy Story 2 il pupazzo si scuce all’altezza della spalla. Il collezionista Al che ha rapito lo sceriffo anni ’50 è in panico per questo strappo, visto che deve rivendere Woody, Jesse e Bullseye al miglior offerente. Per questo motivo Al chiama il sarto dei giocattoli che rimette a nuovo Woody. Il personaggio in questione è lo stesso del cortometraggio Pixar Il gioco di Geri, a sua volta ispirato ad un altro amatissimo personaggio dei classici Disney: l’avvocato George dall’indole ballerina de Gli Aristogatti. Il collegamento con Il gioco di Geri si rafforza quando l’amabile aggiusta-giocattoli apre i cassettini della sua borsa porta oggetti, nei quali scorgiamo dei pezzi di scacchi.
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Toy Story 2 e l’omaggio a A bug’s life
Nella saga Toy story ci sono diversi riferimenti al film A Bug’s life – Megaminimondo (1988). In particolare nel secondo capitolo quando la banda di giocattoli si ritrova nella Fattoria dei giocattoli di Al, Buzz Ligthyear passa davanti alcuni giocattoli che fanno esplicito riferimento al personaggi di A Bug’s life.
Toy Story 2: sulla scatola di Zurg si legge un noto indirizzo
Sulla scatola del giocattolo Zurg si legge l’indirizzo dell’ipotetica casa di giochi che lo ha prodotto: quell’indirizzo di Point Richmond è in realtà faceva riferimento alla prima sede della Pixar Animation Studios.
Toy Story 2: Rex come in Jurassic Park
Jurassic Park: cosa rimane del film di Steven Spielberg dopo 25 anni
Il dolcissimo e goffissimo Rex è protagonista di una piccola parodia di Jurassic Park, il celebre film diretto da Steven Spielberg. Mentre Rex insegue gli amici a bordo della Jeep di Barbie vediamo una bellissima inquadratura che richiama a gran voce l’inseguimento del T-Rex in Jurassic Park.
Toy Story 3 – La grande fuga: una cartolina speciale
In una scena di Toy Story 3, quando Woody si arrampica sulla scrivania di Andy, scorgiamo una cartolina spedita da due personaggi speciali: si tratta di Carl and Ellie Fredricksen, gli innamoratissimi protagonisti del film Up.
Toy Story 3: al Sunnyside tanti personaggi già visti
Nel terzo capitolo di Toy Story sappiamo che Andy parte per il college e in un incidente di scambio sacchetti Woody, Buzz e tutto il resto della banda si ritrova all’asilo Sunnyside. Al loro arrivo i protagonisti del film vengono accolti da tutti gli altri giocattoli presenti nella struttura: tra questi potrete riconoscere alcuni personaggi già visti in altri film Pixar come Mike di Monsters & Co e il Prof. Razza di Alla ricerca di Nemo.
Toy Story 3 incontra Cars
Quando Buzz arriva per la prima volta al Sunnyside si presenta “ai colleghi” come il robot vintage a cui stringe la mano. Alle loro spalle passa un noto personaggio del mondo Pixar: un trattore giocattolo del mondo Cars.
Toy Story 3 e l’omaggio allo studio Ghibli
Hayao Miyazaki dal film al piatto: 5 ricette giapponesi da provare!
Vi ricordate quando Woody e i nuovi amici incontrati nella stanza di Bonnie deve cercare su google maps l’indirizzo del Sunnyside? In quel momento compare un pupazzo grigio a forma di coniglio che sarà familiare a chi è un patito dell’animazione giapponese. Si tratta infatti di Totoro, protagonista del film Il mio vicino Totoro, di Hayao Miyazaki. Miyazaki e John Lasseter sono amici e come quest’ultimo ha dichiarato i lavori dello Studio Ghibli hanno avuto influenza anche sui lavori Pixar. Inoltre sulla schermata del monitor potrete notare la scritta Velocistar 237: questa sigla si riferisce ancora una volta al film Shining e al numero della stanza dell’hotel in sono successi fatti terrorizzanti. Lo stesso numero si leggerà anche sul camion dei rifiuti che si incontra verso il finale del film.
Toy Story 3: ancora una citazione di Shining
Stanley Kubrick: 10 curiosità sul regista di Shining e Arancia Meccanica
Anche in Toy Story 3 – La Grande fuga c’è un omaggio a Shining: in particolare quando osserviamo la scena con protagonista la scimmia dall’aspetto inquietante mentre controlla le telecamere di sorveglianza all’asilo Sunnyside. Sulla scrivania su cui è seduta la scimmietta si può vedere scatola piuttosto piccola che ha però lo stesso schema del tappeto della casa di Sid, personaggio incontrato in Toy Story del 1995, e dell’Overlook Hotel di Shining. Anche il citofono presene sulla scrivania ha un tocco vintage degli anni ’70 ed è stato modellato proprio su quello viene visto anche nel film di Kubrick nell’ufficio del direttore dell’hotel.
Toy Story 3: le pile di Buzz Lightyear e Wall-E
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Ai membri della Pixar piace tantissimo autocitarsi in giro per i loro capolavori, proprio per questo non poteva mancare un riferimento nella saga Toy Story a Wall-e. Come sapete nel terzo capitolo Buzz Ligtyear viene reimpostato sulla versione spagnola dando vita ad un siparietto esilarante. Quando i suoi amici capiscono che bisogna resettarlo scopriamo il retro del giocattolo scorgendo anche il vano batterie con cui Buzz vive: qui notiamo la marca delle pile stilo che è quella delle By’n’Large, la multinazionale che ha creato proprio il robot spazzino dagli occhioni dolcissimi della Pixar.