Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto: 5 curiosità sul film
Siamo nell’estate nel ’74 quando Lina Wermuller dirige Mariangela Melato e Giancarlo Giannini. La storia d'amore tra una borghese e un proletario su un'isola deserta.
Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto è un cult destinato a durare nella storia del cinema mondiale. Siamo nell’estate nel ’74 quando Lina Wermuller dirige Mariangela Melato e Giancarlo Giannini. Il film rappresenta la spaccatura sociale degli anni ’70 in Italia, dove il dibattito politico era accesso sui diritti non concessi a tutti.
Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto: l’Italia degli anni ’70
Lina Wermuller affronta le tematiche femministe, il razzismo la disuguaglianza tra nord e sud, il pensiero comunista e social-democratico. Non salva nessuno, anzi evidenzia la falsità e la contraddizione di ogni partito e classe sociale. Infatti mentre Raffaella Pavone Lanzetti (Mariangela Melato) porta avanti discorsi sulla tutela dell’ambiente e sulla parità dei sessi, dall’altra parte maltratta e offende i marinai meridionali. In contrapposizione Gennarino Carunchio (Giancarlo Giannini) tira calci e pugni a Raffaella, considerando la donna buona solo a lavare le mutande e obbedire.
Le tematiche di Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto sono senza dubbio di alto interesse. Ancora oggi, quando non abbiamo raggiunto un’effettiva uguaglianza sociale e dei sessi. Sono tanti i pregiudizi e le etichette sociali e vige inoltre una forte incoerenza tra le parole e i fatti.
Lo stile del film grottesco, divertente nelle sue scene violente e romantiche, comunque non avrebbe ottenuto tale fama senza i suoi protagonisti.
Mariangela Melato e Giancarlo Giannini si sono menati davvero sul set
L’alchimia tra il burbero siciliano e la borghese milanese è una coppia destinata a diventare un modello. Certamente va dato merito alla regista Wermuller che ha cercato di aderire con precisione alla realtà. Infatti per tirar fuori il meglio dai suoi attori Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto mostra un contatto fisico davvero sofferto.
Raffaella Pavone Lanzetti è una benestante in vacanza con il marito e gli amici in barca. Non si preoccupa di dire la sua, trattando i suoi dipendenti come schiavi. La situazione si capovolge quando naufraga con il marinaio Gennarino su un’isola deserta. Lì i ruoli si capovolgono e chi ha subito ora vuole comandare. Per buona parte del film i due si insultano e si maltrattano fino a innamorarsi.
Schiaffi e spintoni veri ma anche baci e scene di nudo sul set! Per realizzare queste scene gli attori non hanno usato effetti speciali. La chiave realistica li ha portati a ruzzolare sulle colline di sabbia della Sardegna, a rincorrersi e azzuffarsi nell’acqua. Mariangela Melato ha dichiarato di essere tornata a Roma con lividi e slogature.
Un modo di lavorare desueto, ma che sicuramente ha aiutato gli attori a dare il meglio: i loro occhi sono infiammati di rabbia e desiderio. Infatti se hanno iniziato con soffrire poi la storia ha preso un’altra direzione. Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto è anche un’avventura d’amore. Gennarino tenta di violentare la donna strappandole i vestiti e saltandole addosso. Poi però decide di volerla rendere schiava d’amore e le dice:
Ti devi innamorare. Ti deve prendere un amore nero che ti torce le budella, passione disperata peggio d’una malattia. Io t’ho a entrare dentro la testa, dentro lu core, dentro la pancia. Passione o nente. Passione o nente!
Così seguono baci appassionati, scene di nudo e perfino una richiesta di sodomizzazione (che ovviamente non viene mostrata). Gli attori quindi hanno dato prova di una grande recitazione, ma ancora di più di resistenza. Si sono affidati a Lina Wermuller, che li ha messi a dura prova cercando realismo.
La famosa sequenze di insulti che fa ricordare il film per quella bottana industriale
Brutta bottana industriale socialdemocratica
Memorabili sono gli insulti di Gennarino, tra cui bottana è il più usato accompagnato sempre da un nuovo appellativo. Raffella raffigura la classe perbene che fa sentire Gennarino sopraffatto e schiavo. Così su di lei sfoga tutto il suo malessere offendendola come donna, come persona e come cittadina. La chiama sciacquetta porca e social democratica che nella sua struttura di pensiero raffigurano il male peggiore. Non si limita solo a questo, ma per ottenere rispetto adopera la violenza. Dai pugni, agli schiaffi, calci e spintoni. Raffella, se prima cerca di ribellarsi, poi si assoggetta sedotta dall’uomo primitivo e bestiale.
Le location di Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto
Nel film i due naufraghi arrivano su un’isola deserta ma le location sono ben 25. Infatti l’Art Director Enrico Job ha cercato per tutta l’Italia il posto immaginato dalla regista. Infine ha scelto Cala di Luna in Sardegna. La spiaggia caratterizzata da una forma a mezza luna all’epoca non era così conosciuta. Proprio grazie al film è diventata una meta turistica ambita. Non solo, è stata ispirazione per altri film come quello di Corbucci con Villaggio e di Araya. Inoltre è stata scelta anche per il remake di questo film con Madonna e il figlio di Giannini.
Il film però è girato in 25 set diversi, come Capo Comino, Cala Fuili e Arbatax in Ogliastra dove si vede il porto.
Il remake con Adriano Giannini e Madonna, Travolti – Swept away
Il film diretto da Guy Ritchie è uscito nel 2002. Il regista ha scelto per il remake la sua ex moglie Madonna e Adriano Giannini, il figlio di Giancarlo Giannini, protagonista dell’originale.
La trama del film di Lina Wertmuller è stata stravolta. I riferimenti politici sono assenti per dare più spazio all’amore dei protagonisti. Il film non ha avuto molto successo al botteghino tanto che la regista dell’originale si pente di aver ceduto i diritti.