Trolls World Tour: il film d’animazione è adatto all’età dei vostri figli?
Per quale fascia di età è più adatto Trolls World Tour? Scopritelo nella nostra guida!
Disponibile on-demand dal 10 aprile, è finalmente arrivato Trolls World Tour, il sequel firmato DreamWorks del fortunato Trolls del 2016 (QUI la nostra recensione), il film d’animazione con protagonisti le simpatiche creature, basato sulle Troll dolls ideate da Thomas Dam.
Nella prima pellicola siamo stati introdotti al mondo colorato dei piccoli Trolls, un popolo gioioso e spensierato, la cui serenità viene interrotta dagli enormi Bergen, incapaci di provare felicità e convinti di poterla ottenere solo nutrendosi di un Troll. Alla fine di quel film, i piccoli protagonisti hanno ovviamente la meglio, insegnando un’importante lezione ai loro antagonisti: la felicità non è qualcosa che bisogna attingere dall’esterno ma è già presente attorno e dentro di sé, basta saperla cogliere.
In Trolls World Tour, la principessa Poppy e il suo ombroso e fedele compagno di viaggio Branch scoprono che il loro popolo non è l’unica specie di Trolls presente al mondo: loro sono infatti Pop Trolls, votati ai ritmi spensierati della musica popolare, ma esistono altri 5 gruppi, ognuno dedito a un genere musicale differente: Funk, Musica classica, Techno, Country e Rock. A capo di quest’ultimo gruppo, la malvagia regina Barb, intenzionata a uniformare il mondo dei Trolls sotto il comando della sua musica, l’unica ritenuta degna di esistere.
A Poppy l’arduo compito di partire in missione per unificare l’intero suo popolo, cercando di convincere Barb che la diversità è una risorsa preziosa e che l’armonia è data proprio dalla fusione di caratteristiche e suoni differenti.
Rispetto al primo film, il sequel punta tutto sul ritmo, per raccontare una storia divertente, dinamica e avvincente, alla portata di tutta la famiglia. Ma da che età è più adatto Trolls World Tour? Scopriamolo insieme nella nostra guida!
Trolls World Tour: da che età vederlo?
Il nuovo film DreamWorks espande le tematiche del primo per raccontare una storia dalle radici lontane, immerse nei tempi della nascita dei primi Trolls. Un popolo in origine unito, in cui ogni gruppo amava e godeva del sound della sua musica preferita in armonia ma che, a un certo punto, cominciò a litigare, con ogni fazione che iniziò a pretendere che il proprio genere musicale fosse quello eletto, diventando intollerante verso la diversità.
Da lì la divisione che allontanò i vari gruppi l’uno dall’altro e la finale presa di potere della regina Barb, col suo piano malvagio di annientare tutti i generi musicali (e i relativi gruppi di Trolls) in nome della supremazia del rock.
Trolls World Tour propone così un viaggio attraverso sound accattivanti, accostando le personalità dei vari gruppi di Trolls al loro genere musicale prediletto. Analizziamone ora i contenuti per capire da quale età proporlo con successo ai nostri bambini!
Trolls World Tour: i temi positivi
Trolls World Tour propone il fondamentale tema positivo del valore delle differenze, che non devono rappresentare un ostacolo ma un’importante occasione di arricchimento personale. Per quanto all’apparenza opposti e inconciliabili, i generi musicali che caratterizzano i vari Trolls possono diventare ancora più belli e orecchiabili se fusi tra di loro. Ecco allora che la simbologia delle 6 corde, tutte unite per produrre armonie uniche e infinite, si pone al servizio di un messaggio fondamentale: l’armonia deriva proprio da quella diversità di cui a volte si ha paura, semplicemente perché sconosciuta.
Stesso discorso vale in ambito amoroso: Poppy e Brunch sono davvero due opposti, che tuttavia non solo si attraggono ma si compensano meravigliosamente: solare, ottimista e impulsiva l’una, più ombroso, riflessivo e prudente l’altro, i due Trolls insieme rappresentano una forza unica, accomunati da un valore fondamentale: i sentimenti che nutrono l’una per l’altro, al di là di ogni divergenza caratteriale.
Il finale del film, inoltre (che ovviamente non spoileriamo) offre un ulteriore messaggio profondo, che ruota attorno alla necessità, a volte, di ripartire da zero per sistemare le cose. Messaggio ancora più forte e importante in questo delicato momento storico. Perché alla musica, come all’amore, non è indispensabile nessuna corda per vibrare, basta essere dotati di un cuore pulsante…
Scene di violenza
In Trolls World Tour non assistiamo a scene di violenza. Ancora più che nel primo film, questo sequel punta tutto sull’avventura, la musica e la scenografia glitterata, lasciando da parte importanti scontri fisici diretti col “nemico”, se non a suon di inseguimenti, dialoghi e schitarrate. La forza di questo franchise è tutta nel messaggio che vuole trasmettere, qui arricchito dalle varie performance musicali ispirate ai vari generi. Unico appunto la rappresentazione del rock, che sembra voler suggerire una connotazione prettamente negativa e aggressiva, all’insegna dell’aspetto minaccioso e dei suoni distorti, ma che in effetti si pone al servizio del dover individuare un villain (la regina Barb) per portare avanti la storia.
Sesso e amore
Come previsto, nel nuovo film si assiste a un upgrade del rapporto fra Poppy e Branch. Sono ovviamente assenti le scene di sesso ma l’amore viene esplicitato nella sua essenza fondamentale: essere in grado di guardare al di là delle apparenze e delle diversità, mettendo in luce il lato più profondo di se stessi, che si può nutrire proprio di quelle caratteristiche mancanti presenti nell’altro.
Bellissimo, inoltre, l’accostamento fra cuore pulsante e melodie, un rapporto primordiale, alla base dell’esistenza della musica stessa, strettamente correlata ai sentimenti e agli stati d’animo e in grado di dar loro voce come nessun altro mezzo di espressione.
Linguaggio scurrile e parolacce
Non c’è traccia di linguaggio scurrile o inappropriato, tantomeno di parolacce in Trolls World Tour, un film completamente pulito che – da questo punto di vista – si rende accessibile davvero ad ogni età. Interessante anche la traduzione e l’adattamento dei vari testi musicali, tratti da varie hits, resi alla portata del messaggio e del target di pubblico, i bambini.
Alcol e droga
Nessuna traccia nemmeno di alcol e droga e di cibi e bevande in generale. Trolls World Tour si nutre solo di musica, ritmo e buoni sentimenti, senza il rischio di turbare o di risultare inappropriato per nessuna fascia di età, dai bambini agli adulti, che troveranno spassosa la messa in scena a tratti ironica dei generi musicali passati e presenti, in cui il rock – come già detto – viene rappresentato come il più eccentrico e “maligno” (aspetto in effetti discutibile) ma in cui non viene mostrato nessun eccesso da star.
Trolls World Tour: un film adatto anche ai piccolissimi
In conclusione, Trolls World Tour appare un film davvero adatto a tutte le età, restando meno godibile forse solo per la fascia pre-adolescenziale e adolescenziale, composta da ragazzi troppo grandi per divertirsi con un film di “pupazzetti” e troppo piccoli e inesperti per godersi l’ironia della rappresentazione dei generi musicali.
I piccolissimi, fin dai 3 anni di età, rimarranno intrattenuti e incantati dalla musica, dai colori sgargianti e dalle scene buffe, mentre i più grandicelli potranno apprezzare il lato avventuroso e il messaggio del film.
Tirando le somme, il sequel d’animazione DreamWorks, appare maggiormente adatto per la fascia di età dai 3 ai 10 anni, con il pregio di far sorridere anche mamma e papà. Non perdetelo!