Truth – Il prezzo della verità: la storia vera del film con Cate Blanchette
La storia vera a cui è ispirato Truth-il prezzo della verità ha avuto luogo nel 2004, ed ha avuto come indesiderato protagonista l'allora quasi presidente degli Stati Uniti d'America George W Bush.
Truth – il prezzo della verità non è solo un film, ma uno spaccato reale di cosa significhi oggi essere un giornalista. Un film che sembra inventato di sana pianta per quanto la sua trama sia avvincente e quasi assurda, ma che purtroppo cela una storia reale. Truth, che vede come attori protagonisti Robert Redford e Cate Blanchette decisamente prima della sua interpretazione della sorella di Thor, portati sapientemente sulla scena dalla prima prova di regia di Vanderbilt è infatti ispirato ad una storia vera, che non è accaduta neanche troppo tempo fa.
Truth – Il prezzo della verità: la storia vera che ha ispirato il film
La storia vera a cui è ispirato Truth-il prezzo della verità infatti ha avuto luogo nel 2004, nella civilissima America, ed ha avuto come indesiderato protagonista l’allora quasi presidente degli Stati Uniti d’America George W Bush.
Conoscendo la storia vera di quei giorni non è difficile capire come possa essere stato tratto un film da lì: gli ingredienti ci sono tutti. Un clima da elezioni politiche snervante, il figlio di un presidente che deve tenere alto il nome della famiglia contro un candidato come John Kerry, visto come simbolo del militare americano perfetto, ed una troupe televisiva che viene a sapere che il passato del rampollo Bush forse non è così limpido come sembra.
A indagare sulla vicenda è la troupe della nota emittente televisiva CBS, ed il servizio che viene mandato in onda sul programma statunitense 60 Minutes rivela un quadro spaventoso. Secondo alcune indiscrezioni, George W Bush sarebbe stato raccomandato per entrare nell’aviazione texana, la Texas Air Nationa Guard, in modo tale da non dover andare in missione in Vietnam, visto che il periodo di addestramento prevedeva anni. Inoltre avrebbe usufruito di una serie di permessi ed agevolazioni proprio grazie al suo cognome, che non gli avrebbe fatto servire gli Stati Uniti d’America come invece avrebbe dovuto. A peggiorare la cosa, la persona che sarebbe stata dietro la sua raccomandazione: l’ex presidente Bush.
Tutto quello che ne consegue è un polverone senza pari. I giornalisti che hanno collaborato all’inchiesta, compreso il giornalista e conduttore del programma Ran Rather, vengono messi sotto accusa e licenziati, mentre l’opinione pubblica inizia a mettere in dubbio la veridicità delle prove: tra le tante i documenti Killian, scritti a macchina dal comandante dell’aviazione texana.
A credere fermamente nella verità del lavoro fatto è ed è stata Mary Mapes, produttrice di 60 Minutes, interpretata da Cate Blanchette. La Mapes ha voluto raccogliere il suo punto di vista sulla vicenda in un libro uscito l’anno dopo l’accadere dei fatti, dal titolo Truth and Duty: The Press, the President and the Privilege of Power. E’ lei la vera protagonista del film, che ancora oggi crede fermamente nel suo operato.
Quella di Truth – il prezzo della verità è una storia che deve essere salvaguardata, a dimostrazione di come l’informazione sia un’arma a doppio taglio. Se da un lato le informazioni contro George W. Bush potevano essere vere, dall’altro c’è da dire che questa vicenda ancora non va giù agli americani. La prova è che neanche il trailer del film, prima di uscire nelle sale cinematografiche, è stato pubblicizzato, nonostante la presenza di due attori hollywoodiani di prima classe. Che l’America non riesca a digerire il potere del giornalismo non è un mistero, e questo è sicuramente un altro motivo per conoscere i fatti ed andare nel cuore delle notizie, proprio come Mary Mapes ha dimostrato con il suo lavoro.