Ultras: guida al cast e ai personaggi del film Netflix
Alcuni noti, altri emergenti, ma tutti bravissimi e in grado di trasmetterci fino in fondo il senso di Ultras, il film sulla tifoseria napoletana disponibile su Netflix.
Con Ultras, il film Netflix uscito sulla piattaforma streaming il 20 marzo del 2020, Francesco Lettieri segna il suo debutto alla regia di un lungometraggio.
Dopo aver lavorato nel mondo musicale con artisti del calibro di Calcutta, Thegiornalisti e Liberato (presente nella pellicola con tantissimi brani), l’autore partenopeo si cimenta nel nuovo originale Netflix prodotto dal colosso dello streaming insieme a Indigo Film e Mediaset per raccontare da vicino una storia fatta di fede, violenza e sudore, di tradizione e innovazione: la storia degli Apache, il gruppo di ultras più importante di Napoli e, nello specifico, la storia di un uomo innamorato della sua squadra, in preda a una crisi di valori.
Ultras: recensione del film Netflix di Francesco Lettieri
Il regista Francesco Lettieri, classe 1985, ha raccontato che la storia di Ultras ha iniziato a prendere forma anni fa, mentre scriveva il soggetto per un video di Calcutta poi mai realizzato. Con l’intento di stare sempre in equilibrio tra classicismo e realismo, il cineasta ha declinato la sua scelta anche attraverso l’uso di dialoghi improvvisati e di una recitazione naturalistica, facendo in modo di incastonare nella trama del suo racconto personaggi ben definiti.
Il cast è dunque quanto mai determinante al fine della buona riuscita del film. L’autore ha dichiarato a tal proposito che “i casting sono durati più di sei mesi. L’idea era quella di lasciare spazio a tutti i personaggi, anche quelli minori, e dare un’identità e una verità a tutti. Abbiamo incontrato attori professionisti, giovani emergenti e attori non professionisti. Il risultato finale è un mix di tutti questi elementi”.
Non ci resta che vedere chi sono sono gli attori principali presenti nel film Netflix Ultras
Ultras: Aniello Arena è Sandro
Nel film Netflix il protagonista è Sandro, un uomo di cinquant’anni a capo degli Apache, messo a dura prova quando un Despo gli proibisce di avvicinarsi alla curva. È in quel momento che i suoi valori iniziano a vacillare insieme all’improvvisa necessità di avere una vita normale.
A prestare il volto al protagonista è Aniello Arena, nato a Napoli il 4 agosto 1968 e divenuto noto grazie alla testardaggine (possiamo dirlo?) di Matteo Garrone e al suo percorso artistico alquanto particolare. Arena infatti si è avvicinato al mondo della recitazione in carcere (essendo stato condannato all’ergastolo per aver partecipato, l’8 gennaio 1991, alla strage di piazza Crocelle a Barra), frequentando la Compagnia della Fortezza di Armando Punzo. Da ex membro della Camorra di Barra, che l’ha portato nella freddezza reale di certi quartieri e situazioni, Aniello Arena ha scoperto in sé un talento così encomiabile da essere apprezzato anche dalla critica, vista la sua candidatura al David di Donatello per il miglior attore protagonista nel 2012 con Reality di Matteo Garrone.
Tuttavia la sua carriera si è arricchita anche di altre prove recitative di successo che lo vedono partecipare a film apprezzatissimi come Fiore di Claudio Giovannesi, Fiore Gemello, Dogman e La Paranza dei Bambini.
A proposito del suo personaggio e del film l’attore ha detto:
Il mio Sandro è un personaggio combattuto: feroce e autoritario capo degli Apache, ma anche desideroso di vivere una vita normale, soprattutto quando conosce Terry.
Antonia Truppo è Terry
L’attrice Antonia Truppo, vincitrice del David di Donatello per due anni di seguito (nel 2016 per Lo chiamavano Jeeg Robot e nel 2017 per Indivisibili), nel film è la bella Terry senza paura, colei che innesca il dubbio nella mente di Sandro. Durante la conferenza stampa l’attrice ha detto che “Terry nello specifico aveva il compito di mostrare quanto Sandro, il grande e rispettato Mohicano, fosse in realtà una persona in crisi nei confronti della vita”.
La Truppo (nata a Napoli il 14 febbraio 1977) ha esordito a teatro a fianco di Carlo Cecchi, conquistando la fama con le sue interpretazioni negli adattamenti di Sei personaggi in cerca d’autore di Pirandello e de Il Tartuffo di Molière. L’esordio cinematografico avviene nel 2001 con Luna rossa di Antonio Capuano. A darle notorietà è pero la fiction Rai La squadra, anche se la vera consacrazione avviene nel 2016 con l’acclamato Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti, in cui interpreta la camorrista Nunzia. Tra i suoi film anche Indivisibili di Edoardo De Angelis, Omicidio all’italiana di Maccio Capatonda (2017) e Pop Black Posta di Marco Pollini (2019).
Ciro Nacca è Angelo
Ciro Nacca è Angelo, un ragazzo di sedici anni che considera gli Apache la sua famiglia e Sandro (Arena) la sua guida, la persona che ha preso il posto di suo fratello Sasà, morto anni prima durante gli scontri.
Si sa poco dell’attore, anche su Instagram non traspare molto della sua vita privata. In un video divulgato sul canale Netflix in cui parla del suo personaggio il giovare interprete sembra di fatto condividere col suo personaggio la stessa idea di calcio, che rappresenta una famiglia, un gruppo a cui appartenere.
Oltre a far parte del cast di Ultras ha partecipato a Gomorra: La Serie (2014) e a Babbo Natale non viene da Nord (2015).
Simone Borrelli è Pechegno
Tra i diffidati degli Apache che non possono accedere allo stadio troviamo anche Pechegno, interpretato dall’attore napoletano (classe 1991) Simone Borrelli.
Diplomatosi nel 2014 all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, ha la possibilità – durante il periodo formativo – di far parte di spettacoli teatrali diretti da registi come Gabor Zsambeki, Andrea De Rosa, Massimiliano Farau, Massimo Popolizio, Luca Ronconi, Lorenzo Salveti, Nello Mascia, Fausto Russo Alesi.
Il suo esordio in TV avviene nel 2016 nella seconda stagione di Gomorra, in cui interpreta Raffaele. Nel 2017 è Michele nel film tv diretto da Marco Tullio Giordana, I due soldati. Prolifico il suo lavoro in teatro, che gli regala tante soddisfazione anche fuori dai confini italiani, ma è il 2019 l’anno che lo vede al cinema con Famosa di Alessandra Mortelliti. Il 2020, oltre a essere l’anno dell’apprezzato Ultras, è stato per lui anche l’anno del film Nevia, presentato a La Biennale di Venezia, per la regia di Nunzia De Stefano, prodotto dalla Archimede di Matteo Garrone, in cui Simone ricopre il ruolo di Salvatore.
Tra i suoi prossimi lavori Diavoli, la serie Sky con Alessandro Borghi e Patrick Dempsey, e il film L’amore non si sa, diretto da Marcello Di Noto.
Daniele Vicorito è Gabbiano
Dopo All the Invisible Children del 2005 e Due soldati del 2017, l’interprete partenopeo approda su Netflix con Ultras. L’attore è apparso anche in alcuni video-clip di Liberato.
In una vecchia intervista a La Voce di Napoli ha raccontato che il sogno di recitare lo accompagna fin da quando era uno “scugnizzo” a cui venne data per caso l’opportunità di recitare in una serie.
Voglio sottolineare che il direttore della fotografia del mio episodio si chiama Vittorio Storaro. Ecco così ho amato la recitazione e il cinema vero! Ricordo che fu girato in pellicola, la pellicola è stata la prima mia curiosità del set. Amo forse da sempre questo mondo è come se avessi una vocazione.
Salvatore Pelliccia (Barabba) e il resto del cast di Ultras
Non si sa molto dell’attore e artista napoletano Salvatore Pelliccia, che nel film interpreta uno degli ultras della vecchia guardia: Barabba.
Nel cast del film Netflix anche Alessandra D’Elia nei panni di Stefania e Gennaro Basile in quelli di McIntosh.