Perché vedere Unica su Netflix? 3 motivi che rendono irresistibile il film su Ilary Blasi

Il documentario Netflix è uno dei titoli più in auge dell'intera piattaforma: ma come mai ci interessa così tanto conoscere la vita privata di Ilary e Francesco Totti?

Unica è la bomba di Netflix: il docufilm da 80 minuti in cui il giornalista Peppe Nocera intervista la conduttrice romana Ilary Blasi riguardo la sua vita privata, evidenziando in particolare le fasi della rottura con il l’ex marito Francesco Totti, è sulla bocca (e lo schermo) di tutti. L’Italia intera si è messa in pausa e ha deciso di dedicare un’ora o poco più alle vicende personali della celebre showgirl, per poi spenderne molte di più a parlare dell’esito di questa operazione di spettacolo e marketing decisamente riuscita.

Ilary è riuscita nel suo chiaro intento: raccontare la sua versione della storia dopo aver taciuto per circa un anno. Il suo nome è balzato di articolo in articolo, di gossip in gossip senza che la ex letterina facesse una piega, continuando nel suo percorso di mamma indefessa lavoratrice nonostante voci riguardanti furti di Rolex e presunti tradimenti. Ora, che le voci sul suo ex marito nonché Pupone nazionale Francesco Totti parlano della sua amorevole relazione con la nuova compagna Noemi Bocchi, la Blasi ha deciso di levarsi qualche sassolino (o, per meglio dire, macigno) dalla scarpa. E tutta Italia la sta a sentire! Ma come mai Unica ha avuto un successo così dirompente?
Insomma, perché tutta Italia non può fare altro che guardarlo e parlarne? Noi abbiamo individuato alcuni motivi fondamentali che lo rendono un documentario letteralmente virale!

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Unica, perché tutta Italia è ossessionata dal docufilm su Ilary Blasi?

Unica perché tutti lo sguardano - cinematographe.it

Unica è nella top ten Netflix da quando è uscito, ovvero il 24 novembre 2023. Ancora al primo posto, risulta essere uno dei titoli più amati (o odiati, vedendo i commenti al vetriolo provenienti da diversi social) e guardati della piattaforma streaming. Ma cosa attira così tanto il popolo italiano? Almeno 3 ragioni appaiono chiare dietro il successo di questa lunga, melodrammatica – ma talvolta anche ironica – intervista alla showgirl e presentatrice Ilary Blasi che piange e si dispera per le bugie del suo ex marito Francesco Totti.

1. Unica soddisfa la fame di gossip degli italiani

Per tutta Italia, ma soprattutto i romani e i tifosi della Roma, l’amore ventennale del leggendario gladiatore capitolino, re del calcio giallorosso, e la splendida letterina diventata presentatrice più cercata della TV ha rappresentato una vera e propria favola. La fine di un sogno così incredibile, un amore forte e apparentemente duraturo, per motivi futili si aggancia alla ancestrale curiosità delle masse per la vita dei VIP. Vedere stelle così lontane brillare e conoscere le implicazioni nascoste – e sordide come in questo caso – delle loro vite rende i fan parte della storia, facendoli sentire sicuramente più vicini ai loro idoli irraggiungibili.
L'”inciucio”, come tutti sanno, è un piacere che esiste da quando è stato creato il mondo, con tutte le sue implicazioni di scorrettezze, sesso, bugie.

2. Unica interessa il pubblico femminile che si riconosce in Ilary

Unica propone la versione di Ilary di divorzio, tradimento, bugie e un trattamento onestamente poco chiaro – nonché prevaricatore – da parte di uno dei cosiddetti “bravi ragazzi” d’Italia. Nessuno o nessuna avrebbe mai immaginato che proprio Francesco Totti, uno dei più celebri calciatori della storia dello sport, potesse comportarsi proprio come qualsiasi altro maschio medio con problemi di autostima, inferiorità nei confronti della sua compagna di successo, gelosia morbosa, o bisogno patologico di mentire. Ilary appare, ed è esattamente questo il motivo dietro il successo della serie, proprio come ogni altra donna normale. Chiunque di noi è stata, una volta almeno nella vita, nelle sue scarpe nonostante lei sia ricca, bella, famosa.

Ilary piange, ricorda, si dispera e resta incredula davanti alle presunte azioni dell’ex compagno di una vita: guardandola, prodotto trash o no, diventiamo tutte un po’ Ilary.

3. La caduta di un eroe capitolino dal suo piedistallo

In molti, dicono che sia raro trovare una storia più avvincente di quella della nascita di un mito. Altrettanti sostengono che l’unica storia più interessante di quella di un mito nascente è quella di un mito che muore. Francesco Totti, giocatore celebre per la sua abilità, il suo carisma, le barzellette a lui dedicate e per essere diventato – nel tempo – l’icona indiscussa di una città con la sua squadra di calcio, non sembrava esser quel tipo di eroe. Totti sembrava destinato alla gloria eterna non solo per la sua carriera calcistica, ma per il suo ruolo di uomo modello, bravo ragazzo di sani principi che non si era lasciato fuorviare dai bagordi del mondo sfavillante. Nonostante la fama, l’ umiltà lo aveva tenuto con i piedi per terra e vicino alla donna da lui scelta, fedele ed incrollabile accanto alla sua Ilary.
Ora, la favola del ragazzo d’oro, così come del matrimonio d’oro, fallisce miseramente e Ilary sbugiarda un mito relegandolo alla stregua di mero mortale.

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