Vertical Limit: il film con Chris O’Donnell è tratto da una storia vera?

Vertical Limit un film coinvolgente, ma che alla fine delude non solo perché scontato, ma anche perché la storia raccontata è esageratamente romanzata.

Vertical Limit è un film del 2000 diretto da Martin Campbell (Casino Royale, La maschera di Zorro), scritto da Robert King, con protagonisti Chris O’Donnell, il compianto Bill Paxton, Robin Tunney e Scott Glenn. Il film è stato distribuito l’8 dicembre 2000 negli Stati Uniti dalla Columbia Pictures, ricevendo recensioni contrastanti dalla critica e incassando, in tutto il mondo, 215 milioni di dollari.

Vertical Limit: la trama del film

Vertical Limit - Cinematographe.it

Mentre salgono nella Monument Valley, i fratelli Peter (O’Donnell) e Annie Garrett (Tunney) perdono tragicamente il padre, Royce (Stuart Wilson) che costringe lo stesso Peter a liberarsi di lui per salvare entrambi i figli. In seguito alla tragedia, Peter abbandona le scalate per diventare fotografo, mentre Annie diventa un’affermata alpinista: i due fratelli sono sempre ai ferri corti perché Annie incolpa ancora Peter per la morte del padre. Peter si ricongiunge alla sorella al K2 Base Camp, dove Annie sta pianificando di scalare la famosa cima. La spedizione è finanziata dal facoltoso industriale Elliot Vaughn (Bill Paxton). Durante la scalata sopraggiunge una tempesta che causa una valanga: Annie insieme ad altri due compagni, resta intrappolata in un crepaccio, mentre gli altri membri della spedizione non sopravvivono. Corroso dai sensi di colpa, Peter capisce che l’unico modo che ha per superare la morte del padre, è quello di aiutare la sorella: il ragazzo quindi raduna una missione di salvataggio con alcuni degli alpinisti al campo base…

Vertical Limit: il film è ispirato a una storia vera?

Vertical Limit - Cinematographe.it

Sulla falsa riga di Cliffhanger, Vertical Limit è una pellicola che, come affermato precedentemente, non ha ricevuto le recensioni sperate. Il film, infatti, è stato duramente criticato, in quanto la trama di Vertical Limit è stata ritenuta ridicola. Contrariamente a quanto si pensa, la pellicola non si ispira a fatti realmente accaduti e proprio per le numerose discrepanze rispetto alla realtà, è stato considerato un autentico flop. Il pensiero comune, di chi ha recensito negativamente la pellicola, è che le sequenze d’azione sono estremamente esagerate e impilate una sull’altra, riducendo l’impatto sullo spettatore e finendo per annoiarlo.

A cominciare dal finto K2 – in realtà il film è stato girato in Nuova Zelanda –  Vertical Limit dunque non è una storia vera. Si tratta, piuttosto, di un classico esempio di come spesso e volentieri, la voglia di spettacolarizzare troppo un evento, diventi un boomerang che si ritorce contro tutto e tutti – regista in primis – per aver scommesso su una trama che non contiene nemmeno un minimo di veridicità, ma anzi al contrario risulta fin troppo esagerato nel “mostrare” cose non vere. Dai protagonisti che inverosimilmente chiacchierano a oltre ottomila metri di altezza senza bombole d’ossigeno per l’aria rarefatta, ma come se fossero comodamente seduti in spiaggia, ai fenomeni catastrofici che normalmente capitano una tantum, mentre nel film si scatenano tutti e tutti insieme come la tempesta e la valanga. Diciamo che Vertical Limit è quel genere di film che si potrebbe guardare se proprio non ci sono alternative, ma soprattutto sapendo che l’80% di ciò che viene raccontato non corrisponde assolutamente al vero.