Volo 7500: il film di Takashi Shimizu è ispirato a una storia vera?

La domanda che molti spettatori si sono posti riguarda l’ispirazione del film: Flight 7500 è basato su una storia vera?

Volo 7500, diretto da Takashi Shimizu e uscito nel 2016, è un film che mescola horror e mistero, ambientato interamente a bordo di un aereo durante un volo notturno da Los Angeles a Tokyo. La trama segue un gruppo di passeggeri che, nel corso del viaggio, si trovano a fronteggiare eventi soprannaturali e angoscianti, tra cui l’apparizione di una misteriosa forza che semina caos e terrore. Ma il film è basato su una storia vera?

Volo 75001 - cinematographe.it

L’ispirazione dietro il film: il volo Helios Airways 522

Sebbene il film Volo 7500 non tragga direttamente spunto da eventi reali, alcuni dettagli richiamano alla mente episodi realmente accaduti, come il tragico incidente del volo Helios Airways 522. Questo disastro, avvenuto nel 2005, fu causato da un guasto al sistema di pressurizzazione dell’aereo, che portò alla morte per ipossia di tutti i 121 passeggeri e membri dell’equipaggio prima che l’aereo si schiantasse vicino a Grammatiko, in Grecia.

Mentre l’incidente Helios Airways fu una tragedia legata a problemi tecnici, Volo 7500 si addentra in territori completamente immaginari, introducendo una presenza soprannaturale a bordo dell’aereo che sconvolge le vite dei protagonisti.

Lo Shinigami in Volo 7500

Una delle caratteristiche distintive del film è l’inserimento del folklore giapponese, in particolare il concetto dello Shinigami, lo spirito della morte. Questo elemento soprannaturale, radicato nella cultura nipponica, viene reinterpretato in Volo 7500 per costruire una trama più articolata. Lo Shinigami diventa una presenza inquietante che rappresenta la morte e il rimorso, temi che si intrecciano con le vicende personali dei protagonisti.

L’uso di una figura tradizionale come lo Shinigami aggiunge una dimensione psicologica, spingendo i personaggi a confrontarsi con le loro paure più profonde. Questo legame con il folklore giapponese è una firma del regista Takashi Shimizu, noto per film horror come The Grudge, che spesso mescolano orrore e mitologia.

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La paura di volare

Uno degli aspetti più riusciti del film Volo 7500 è il modo in cui sfrutta la paura del volo, una fobia diffusa in tutto il mondo. L’aereo, con i suoi spazi ristretti e l’impossibilità di fuga, diventa il luogo perfetto per creare tensione e angoscia. Takashi Shimizu ha dichiarato di essersi ispirato al modo in cui Steven Spielberg trasformò le spiagge in luoghi di terrore con Lo squalo. Allo stesso modo, Flight 7500 utilizza ogni elemento dell’aereo – dai compartimenti sopraelevati ai bagni angusti – per costruire un’atmosfera claustrofobica e disturbante.

Personaggi e introspezione

Un altro punto di forza del film è l’attenzione ai personaggi. Ogni passeggero ha una propria storia e un proprio bagaglio emotivo, che emergono man mano che il terrore si sviluppa. I protagonisti non sono semplici vittime di una forza oscura, ma individui con rimpianti e problemi irrisolti che si riflettono nelle loro azioni e nelle loro paure. Temi come la morte improvvisa, il rimpianto e la difficoltà di lasciarsi il passato alle spalle aggiungono profondità alla trama, rendendo il film più di un semplice horror soprannaturale.

Inoltre, Volo 7500 si inserisce in una tradizione di film horror ambientati sugli aerei, come The Horror at 37,000 Feet e l’episodio “Nightmare at 20,000 Feet” di Ai confini della realtà. Tuttavia, il film di Shimizu riesce a distinguersi grazie all’uso del folklore giapponese e a un’attenzione particolare ai dettagli emotivi e psicologici. Nonostante alcune critiche sulla lentezza della narrazione, il film riesce a mantenere alta la tensione grazie all’ambientazione claustrofobica e agli eventi inquietanti che si susseguono.