X-Men: Dark Phoenix – ecco cos’è la Forza della Fenice
Cos’è la Forza della Fenice in X-Men: Dark Pheonix? Ecco tutto quello che c’è da sapere sul cattivo interpretato da Sophie Turner.
La Forza della Fenice sarà al centro della scena in X-Men: Dark Phoenix – ma cos’è quest’entità cosmica? La Forza della Fenice è una parte fondamentale della mitologia degli X-Men nei fumetti ed è legata in particolare al personaggio di Jean Gray. Di conseguenza, non sorprende che la storia della Fenice sia stata trasportata nei film X-Men della Fox. Ciò che è più sorprendente, però, è che ora stia per essere adattata per la seconda volta.
Il problema con la Forza della Fenice è che non è facile capire esattamente di cosa si tratti. La Fenice è stata oggetto d’innumerevoli retrospettive nel corso degli anni, intrecciata nella storia antica dell’universo Marvel Comics. Nella più recente, il run degli Avengers, Jason Aaron, ha rivelato che un ospite della Fenice era un membro dei Vendicatori originali nel lontano 1.000.000 A.C, e per breve tempo è stata anche l’amante di Odino.
Dato che la Fenice sta per tornare sul grande schermo in X-Men: Dark Phoenix, questo è il momento perfetto per gettare lo sguardo sulla storia di questa forza cosmica. Da dove viene la Forza della Fenice, qual è il suo ruolo nell’universo e perché è così fortemente legata a Jean Gray.
X-Men: Dark Phoenix arriverà in Italia il 6 giugno di quest’anno.
X-Men: Dark Phoenix: spiegazione della Forza della Fenice nei fumetti
La Forza della Fenice è una delle entità cosmiche più potenti della Marvel. Si dice che sia “nata dal vuoto che esiste tra gli stati dell’essere” ed è il nesso di tutta l’energia psichica dell’intero Multiverso. Svolge essenzialmente il ruolo di guardiano dell’evoluzione, bruciando il vecchio per dare vita al nuovo. Il potere della Fenice è così grande che può bruciare intere linee temporali, realtà in cui l’evoluzione è rallentata a passo d’uomo. In effetti, secondo The Phoenix Force Handbook, la Fenice ha fatto questo da prima che l’universo stesso esistesse: nei momenti morenti dell’universo precedente, il “Big Crunch”, il Cristallo M’kraan – un nesso ipercubico di realtà – è stato distrutto, portando l’intero multiverso alla fine. Tuttavia, la Forza della Fenice ha salvato tutti gli abitanti dell’universo morente dalla dannazione eterna.
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La Forza della Fenice per selezionare i suoi ospiti sembra essere attratta da individui dotati di uno straordinario potere psichico. Stranamente, gli ospiti umani tendono a essere donne con i capelli rossi, come accade in X-Men: Dark Phoenix. Ha anche una preferenza per la Terra, forse perché percepisce il potenziale unico dell’umanità per il cambiamento e l’evoluzione. Ha investito in modo particolare nei mutanti, che vede come il futuro della razza umana; quando la razza mutante fu portata sull’orlo dell’estinzione, il fuoco della Fenice esplose in tutto il pianeta per riaccendere il gene X. Tuttavia, ogni volta che la Fenice interviene c’è un costo; il suo potere si basa sull’energia psichica proveniente da altre parti del Multiverso, e quella che utilizza impedisce l’esistenza d’intere realtà.
Secondo gli sciiti, la Fenice è destinata a essere “la fine di tutto ciò che è” – la forza cosmica che distruggerà questo universo, annientandolo per accendere il prossimo Big Bang e creare il nostro successore. Molte razze temono la Fenice, comprensibilmente spaventate dal fatto che il suo giudizio cadrà sul loro mondo e le consumerà. Altri ancora ritengono la crescente attività della Fenice come un segnale che la fine dell’universo si sta avvicinando.
X-Men: Dark Phoenix: La Forza della Fenice riprende Jean Grey
La Fenice è stata introdotta per la prima volta in Uncanny X-Men #101, quando era legata a Jean Gray. Gli X-Men erano stati intrappolati a bordo di una stazione spaziale orbitale e, sebbene fossero riusciti a fuggire su uno shuttle, furono costretti a volare attraverso un bagliore solare. Jean Gray scelse di sacrificarsi per i suoi amici, usando i suoi poteri telepatici per rubare dalla mente di un astronauta la conoscenza su come pilotare lo shuttle. Con i suoi amici al sicuro in uno scompartimento schermato, volò dritta attraverso il bagliore, dove sembrò essere consumata da quell’energia. Lo shuttle si schiantò a Jamaica Bay e gli X-Men faticarono a uscire. Con loro sommo stupore, osservarono anche Jean emergere dall’acqua, dichiarandosi un’entità completamente nuova: il fuoco e la vita incarnati, la Fenice.
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In realtà, lo scrittore Chris Claremont non era molto sicuro su cosa fosse successo a Jean in questa fase. Avrebbe voluto dare un potenziamento agli X-Men per portarli in avventure spaziali – un analogo a Thor che gli permettesse di sbizzarrirsi con il caos su scala cosmica. Alcuni dei fumetti lasciavano intendere che la Fenice faccesse parte di una mutazione e che il vero potere di Jean Gray era sempre stato lì, ma era bloccato. Altri hanno sostenuto che un’entità cosmica si era unita a Jean nel fuoco, trasformandola e facendo di lei il suo ospite.
Tutto è finito in tragedia, ovviamente. Jean Gray cadde sotto l’influenza di un mutante chiamato Mastermind, che usò illusioni e allucinazioni per deformare e distorcere la sua psiche. Trasformò involontariamente la Felice in la Fenice Nera, un’entità feroce e vorace che consumò un intero sistema stellare. The Dark Phoenix Saga si è conclusa con Jean Grey che ha deciso di suicidarsi piuttosto che rischiare il ritorno del lato oscuro.
La Forza della Fenice è stata rivista nei fumetti di X-Men
The Dark Phoenix Saga è il prodotto di differenze creative dietro le quinte. Claremont aveva inizialmente previsto che Jean Gray venisse lasciata senza poteri come punizione per i suoi crimini, ma l’editore Jim Shooter non rimase colpito da quest’idea. Quando venne a conoscenza che la Fenice Nera aveva distrutto un intero sistema stellare, commettendo un genocidio spazzando via un pianeta abitato con la conseguente supernova, insistette sul fatto che il depotenziamento non era abbastanza. Alla fine, Marvel ha deciso di uccidere Jean come ultima risorsa per porre fine ai disaccordi. Fondamentalmente, Shooter ha insistito sul fatto che Jean potesse tornare dalla morte solo se uno scrittore avesse trovato un modo per assolverla dai peccati della Fenice Nera.
Naturalmente, questo editto significava semplicemente che i futuri scrittori avrebbero avuto la sfida di riportare indietro Jean Gray. È stato Kurt Busiek che ha avuto l’idea di come venirne fuori. Egli ha suggerito che Jean Gray non fosse mai stata la Fenice; piuttosto, la vera Jean era stata sostituita dall’entità cosmica conosciuta come la Forza della Fenice, che aveva cercato di scoprire che cosa significasse essere umana. Ferita a causa della sua esperienza nel brillamento solare, la vera Jean era stata tenuta al sicuro in un bozzolo ricostitutivo nella parte inferiore di Jamaica Bay.
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Questo in realtà trasforma i temi e i concetti di The Dark Phoenix Saga; nel fumetto originale, è l’umanità di Jean che le permette di suicidarsi e d’impedire il ritorno della parte oscura, mentre questa rivisitazione trasforma l’umanità in un difetto introdotto nella Forza della Fenice che ha portato alla sua temporanea follia. La Marvel ha seguito questo approccio e, di conseguenza, la Fenice può essere considerata un’entità separata da Jean Gray. Tutta quella mitologia cosmica fu stabilita negli anni successivi, e gli scrittori Marvel continuano ad aggiungervi nuovi strati ogni anno.
La Forza della Fenice in X-Men: Conflitto finale
I fan dei fumetti hanno la tendenza a sostenere che i film dei supereroi dovrebbero “attenersi al materiale originale”, ma scrittori e registi lo hanno sempre trovato piuttosto impegnativo. Innanzitutto, un’idea non ha necessariamente la stessa efficacia trasportata su un altro mezzo. Nel caso della Forza della Fenice la situazione è ancora più complicata. I fumetti originali di Claremont erano molto poco chiari riguardo a ciò che sia la Fenice; Jean soffriva di una sorta di disturbo dissociativo dell’identità? O era l’ospite di una forza cosmica? Le rivisitazioni hanno aggiunto ulteriore complessità alla questione dell’adattamento di The Dark Phoenix Saga, asserendo che la ragazza sia stata sostituita dalla Forza della Fenice.
X-Men: Conflitto finale ha del tutto abbandonato il lato cosmico della Forza della Fenice. Infatti, ha trattato Jean come una mutante dal potenziale telepatico e telecinetico quasi illimitato, che ha sviluppato un disturbo di personalità multiple. Percependo il rischio, Charles Xavier ha usato le sue barriere psichiche per bloccare le abilità di Jean e per frenare la sua personalità alternativa. Ma un’esperienza di pre-morte ha sbloccato sia il potere che la personalità, facendo diventare Jean la Fenice. Come ha detto Simon Kinberg a The New York Times, è diventata l’incarnazione del Complesso di Electra, che è l’opposto del complesso di Edipo: una condizione per cui alcune giovani donne diventano innaturalmente attaccate ai loro padri e, al contempo, desiderano segretamente ucciderli e distruggere tutto ciò che rappresentano per assumere il loro potere. La fenice infatti uccide il professor Xavier e si schiera con Magneto, prima di essere uccisa da Wolverine.
Di recente, Kinberg ha riflettuto sul fatto che la più grande debolezza di Conflitto finale sia stata la sua incapacità di diventare cosmico. “Penso che quello fosse un periodo per i film di supereroi in cui non era ancora stato fatto”, ha osservato, “e ora viviamo in un momento in cui ci sono i Guardiani della Galassia, Thor: Ragnarok e tanti altri film tratti dai fumetti che sono interstellari e cosmici”. Non ha torto. Va ricordato che, prima del successo delle saghe di X-Men e di Spider-Man, per breve tempo si era creduto che l’allegria di Batman e Robin avesse ucciso l’intero genere dei supereroi. Questo è il motivo per cui gli X-Men non hanno mai indossato tute spandex e non sono andati nello spazio.
X-Men: Dark Phoenix: la nuova versione della Fenice
X-Men: Dark Phoenix sembra avere un approccio più sfumato, proprio come i fumetti originali. Molti dei punti della trama di base sembrano essere simili; Jean è ancora una giovane potente mutante che ha subito un trauma, in questo caso la morte dei suoi genitori, quando sono stati attivati i suoi poteri. Temendo il potere di Jean, Xavier ha usato le sue abilità per bloccarlo e – com’è stato accennato nei trailer – anche per cancellarle dalla memoria che era responsabile della loro morte. Quelle barriere psichiche iniziarono a cadere nel terzo atto di X-Men: Apocalisse, quando Jean scatena il suo potere per sconfiggere il malvagio del titolo. Questa volta però c’è chiaramente anche la Forza della Fenice. Proprio come nei fumetti, Jean viene intrappolata in un bagliore solare ed emerge indenne, ma trasformata e instabile.
L’attrice Sophie Turner ha trattato questo come una sorta di disturbo dissociativo dell’identità, dedicando molto tempo alla ricerca riguardo alla salute mentale per interpretare il personaggio in X-Men: Dark Phoenix. Come lei stessa ha spiegato: “Appena Simon [Kinberg] mi ha detto di cosa parlava il film, abbiamo iniziato subito a condividere idee e materiali. Simon mi ha dato un grande libro sulla schizofrenia. In effetti, l’ho trovato online, su YouTube. Si trattava di un modo di ripetere, ripetere, ripetere, ecco quello che mi sembrava essere uno schizofrenico. Quindi ero solita girare per la città con tutte queste voci nella mia testa. E le sentivo. E capivo come ci si sentiva. Abbiamo anche analizzato il disturbo delle personalità multiple e quella sensazione che si prova svegliandosi senza sapere cosa hai fatto, cos’è successo; quel senso di panico e come questo ti influenza. Jean è solo… questo film… Lei è così, così stratificata. Lei è molto complessa nel film. Non credo di avere mai fatto più ricerche per un ruolo di quante ne ho fatte per questo e ne ho amato ogni singolo minuto”.
Ciò che non è chiaro, in questa fase, è se quest’altra personalità è stata per lungo tempo parte di Jean, tenuta sotto controllo fino a dopo il bagliore solare, o se effettivamente sia la stessa Fenice. Dato che Kinberg ha sottolineato l’aspetto cosmico di X-Men: Dark Phoenix, quest’ultima teoria sembra probabile; ovvero che Jean sia diventata un ospite per un’entità malvagia che la sta influenzando e sta amplificando i suoi poteri. Infatti, è stato ipotizzato che il cattivo non identificato interpretato da Jessica Chastain potrebbe essere la Forza della Fenice. Potrebbe semplicemente essere la manifestazione psichica del personaggio della Fenice, l’entità da cui Jean viene tentata e, a volte, controllata. In questa fase si tratta solo di una teoria ovviamente, ma si adatta bene ai trailer.
Una cosa è certa: X-Men: Dark Phoenix non si tufferà a capofitto in tutta la mitologia cosmica della Forza della Fenice. Se facesse ciò, probabilmente non si adatterebbe molto bene al tono e allo stile della serie di film X-Men della Fox. Piuttosto, sembra aver preso il concetto di “personalità multipla” e aggiunto a esso uno strato di complessità cosmica. Resta da vedere quanto sarà efficace e come reagiranno i fan.