Zodiac: la storia vera alla base del film di David Fincher
Le vicende reali che hanno ispirato Zodiac, il thriller di David Fincher uscito nel 2007.
Zodiac è in larga parte una ricostruzione fedele degli eventi che sconvolsero la California tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio dei Settanta
A quasi mezzo secolo di distanza dagli eventi reali, l’identità del Zodiac Killer che ha infestato la California settentrionale tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio dei Settanta rimane uno dei maggiori misteri della criminalità americana. In totale, egli ha ucciso cinque persone, ferito altre due e rivendicato di essere il responsabile di 37 vittime. A rendere le vicende inquietanti è stato, inoltre, il fatto che l’assassino ha inviato lettere e biglietti di scherno alla stampa locale, spesso attraverso crittogrammi, rimasti irrisolti fino ai giorni nostri.
Il thriller Zodiac del 2007 di David Fincher è una delle opere meglio riuscite in merito. Conta su un’incredibile regia, un cast fantastico e un superbo materiale di partenza. L’opera ha preso spunto dal lavoro di Robert Graysmith come base per raccontare una storia familiare da una prospettiva inedita. Graysmith, interpretato da Jake Gyllenhall nel lungometraggio, era un vignettista politico per il San Francisco Chronicle nel periodo in cui il serial killer salì alle cronache.
Ben presto, per sua stessa ammissione, divenne ossessionato dal caso e dedicò anni della propria esistenza a tentare di risolverlo. Oggi è uno scrittore a tempo pieno e proprio nel suo libro si avanza la teoria secondo cui dietro alle spregevoli azioni c’era Arthur Leigh Allen. Alla conclusione l’autore è arrivato mediante prove circostanziali. Zodiac di Fincher lo dipinge come un probabile sospetto (e una persona profondamente spaventosa), ma quanto c’è di vero nella rappresentazione sul grande schermo?
Il regista ha profuso enormi sforzi per caratterizzare nella maniera più dettagliata e corretta possibile i personaggi protagonisti delle vicende. Sebbene Jake Gyllenhall non richiami granché Robert Graysmith, ne viene comunque catturata l’ossessione nella ricerca del colpevole e su come abbia condotto a distruggere il suo matrimonio e il rapporto coi figli. La pellicola termina anche con un poscritto, dove si afferma che i rapporti padre-figli sono oggi di gran lunga migliori.
Meno accurata è la descrizione di Paul Avery, impersonato da Robert Downey Jr. Avery era un quotato giornalista che, in seguito all’insorgere di Zodiac, avrebbe continuato a seguire il rapimento di Patty Hearst. Nel film viene mostrato un uomo ubriaco, intrappolato nella spirale di alcool e droghe, con la carriera apparentemente rovinata l’ultima volta che lo vede Graysmith, suo stretto collaboratore. Tutto ciò è stato categoricamente smentito dagli ex amici e colleghi. Il percorso professionale di Avery si è concluso con il pensionamento nel 1990 ed egli ha persino pubblicato un libro sul caso Hearst.
Dave Toschi, il detective della polizia di San Francisco alle prese con la caccia a Zodiac, viene fedelmente descritto solo in parte. Malgrado abbia perso l’incarico dopo essere stato accusato di aver inviato lettere false con la firma del criminale, un aspetto qui tralasciato è il peso avuto sul provvedimento dei messaggi anonimi spediti allo scrittore Armistead Maupin.
A ogni modo, il film ricrea con attenzione il susseguirsi degli eventi, grazie pure ai vecchi fascicoli della polizia dei quali sono entrati in possesso. Al netto dell’estetica, dagli abiti agli uffici del San Francisco Chronicle, Zodiac prova a descrivere con precisione cosa è successo alle vittime. Lo ha riconosciuto pure Bryan Hartnell, uno dei sopravvissuti, pur muovendo un appunto: in realtà, il suo rapporto con Cecilia Shepard (che non ha, invece, avuto via di scampo) non era d’amore, bensì amicale.
Il principale sospettato è Arthure Leigh Allen, effettivamente riconosciuto da Mike Mageau, uno dei sopravvissuti. Si trattava di un pedofilo condannato per i propri crimini, morto nel 1992 a causa di alcune complicazioni sorte con il diabete. Eppure, non è mai stato definitivamente inchiodato, date le numerose contraddizioni venute a galla. E la storia resta un enigma…