10 giorni con i suoi: Fabio De Luigi, Valentina Lodovini e Alessandro Genovesi: “anche i genitori sono esseri umani” [VIDEO]
10 giorni con i suoi è il terzo film di Alessandro Genovesi che vede la famiglia Rovelli adattarsi e scendere a patti con nuovi importanti e turbolenti cambiamenti. Con situazioni sempre intrise di comicità e realismo e con sfide che rendono l’intero asset narrativo universale, capace di arrivare un pubblico di tutte le età. Dopo 10 giorni senza mamma e 10 giorni con Babbo Natale, a Fabio De Luigi, Valentina Lodovini, Angelica Elli, Matteo Castellucci e Bianca Usai, si aggiungono al cast, per 10 giorni con i suoi, anche Giulia Bevilacqua e Dino Abbrescia. Nel ruolo di Mara e Lucio Paradiso, Giulia Bevilacqua e Dino Abbrescia interpretato i genitori di Antonio, fidanzato di Camilla, volto di Angelica Elli, la figlia più grande dei Rovelli che compie diciotto anni. Camilla è inoltre decisa ad andare a vivere insieme ad Antonio, trasferendosi in Puglia e iscrivendosi lì all’università. Questa sua scelta mette particolarmente in crisi Carlo, da sempre geloso della figlia, considerando che, dal suo punto di vista, a diciotto anni è ancora presto per la convivenza e che lei e Antonio non si conoscono da abbastanza tempo.
Nonostante questo, anche aiutato dalla flessibilità di Giulia, parte, insieme ai tre figli, alla volta del Salento, per conoscere i genitori di Antonio e vedere dove abiterà la figlia. La permanenza nella tenuta dei Paradiso si rivela però inizialmente peggio del previsto, tra profonde differenze e idee diverse sulla decisione presa dai figli. Per non parlare del gioco di equivoci che vedrà coinvolte entrambe le famiglie e che farà venire a galla vecchi fraintendimenti, problemi e divergenze. Al cinema dal 23 gennaio 2025, 10 giorni con i suoi è il terzo film della saga e forse uno spartiacque in quella che potrebbe diventare un franchise. Né il secondo né il terzo capitolo erano in programma quando è uscito 10 giorni senza mamma, rivelandosi un successo, seguito dall’apprezzato 10 giorni con Babbo Natale, con un simpaticissimo Diego Abatantuono e un magico mondo come ambientazione. 10 giorni con i suoi sposta la location in Puglia, nel Salento, in una maestosa tenuta gestita dalla famiglia Paradiso, un nucleo in connessione con la natura, amante del buon cibo e del buon vino, felice delle nuove esperienze che il figlio maggiore si appresta a vivere.
10 giorni con i suoi: intervista video agli attori Fabio De Luigi e Valentina Lodovini e al regista Alessandro Genovesi
Fabio De Luigi e Valentina Lodovini descrivono i loro Carlo e Giulia “in continuo movimento“, due figure che non arrivano a un punto, a un equilibrio stabile, ma sono sempre pronti a modificare le proprie abitudini e i propri stili di vita per amore dei figli. L’armonia, altalenante e stravagante, dei Rovelli, sta per essere messa a dura prova dalla doppia scelta di Camilla: convivere con il fidanzato, quindi andare via di casa, e frequentare l’università in un’altra regione, a chilometri di distanza dai suoi genitori. Un qualcosa che, conoscendo Carlo e Giulia, è capace di mandarli in confusione. In particolare è Carlo a trovarsi in seria difficoltà sia con i Paradiso che con Antonio stesso e quindi con la decisione e il percorso intrapreso da Camilla. Fabio De Luigi ha affermato come Carlo e Giulia in 10 giorni con i suoi siano “definiti dal momento di cambiamento che stanno attraversando“, e riferendosi al percorso di Camilla la Rovelli è “una famiglia che si sta per sfaldare perché uno di loro, la figlia, si sta allontanando“. Il regista Alessandro Genovesi è intervenuto su uno dei concetti maggiormente innovativi e importanti espressi nel film, come quello dell’immagine che spesso i figli e i bambini hanno dei propri genitori durante l’infanzia. “Da bambini è normale che si è convinti, fino a un certo punto, che tutto ruoti intorno a sé”, ha dichiarato Alessandro Genovesi, esternando quindi la concezione secondo cui, come dice un attore bambino nel film “anche i genitori sono esseri umani, e, come tutti, hanno i loro problemi“, una frase carica di significati nascosti e che può arrivare tanto al pubblico dei più piccoli quanto a quello più adulto.
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