Venezia 76 – 5 è il numero perfetto: l’incontro con il cast
Il cast di 5 è il numero perfetto ha raccontato la propria esperienza sul set del film in concorso alle Giornate degli autori di Venezia 76.
Cinema e fumetti, o meglio graphic novel, si incontrano nuovamente alle Giornate degli Autori 2019, due linguaggi che continuano a fondersi per dar vita a un nuovo film made in Italy. Grande era la curiosità su 5 è il numero perfetto, l’adattamento dell’omonima graphic novel di Igort, fumettista sardo che dopo Bologna ha lavorato anche a Tokyo e Parigi, che qui si ritrova alla sua prima regia cinematografica. Il film, come ha raccontato l’autore, ha impiegato 13 anni e 10 stesure prima di vedere la luce: infatti i diritti di questa storia malavitosa, ambientata in una Napoli uggiosa degli anni ’70, sono stati opzionati più volte ma non se n’è mai fatto nulla. Addirittura per la regia di questo adattamento erano comparsi nomi internazionali di grande rilevanza come i registi Jonnie To (Exiled) e John Woo (Hard Boiled), ma all’ultima scadenza dei diritti Igort ha deciso di dirigere da solo l’adattamento della sua opera.
Toni Servillo sul film di Igort: “5 è il numero perfetto non è un cinecomic”
Opera che a detta di Toni Servillo, protagonista e produttore del film, si distanzia “dalla riduttività del termine fumetto“: l’interprete durante un’intervista a Repubblica.it ha infatti elevato la graphic novel a genere letterario più aulico rispetto alle classiche strisce, dichiarando di non aver mai avuto la necessità di far passare il film da una bidimensionalità a una tridimensionalità (una velata critica ai prodotti come quelli Marvel?), allontanando l’idea di voler fare “Topolino e Paperino al cinema“.
Venezia 76 – 5 è il numero perfetto: recensione del film di Igort
Una dichiarazione quasi a discolpa di aver apprezzato una storia che unisce tavole disegnate e drammaturgia, per affermare che 5 è il numero perfetto è qualcosa di altro. Di certo non un cinecomic, termine che qui suona come bestemmia, ma il film è un’opera stilistica di grande spessore che mette in scena la storia dell’ex sicario Peppino Lo Cicero, ora in pensione, che pensa di essere con la coscienza pulita pronto a godersi la vecchiaia con suo figlio. Presto però il protagonista dovrà riscattarsi quando si ritroverà costretto a tornare in azione per una vendetta personale. Ad aiutare Peppino Lo Cicero in questa impresa fatta di fughe tra i vicoli di una Napoli dark e metafisica, sparatorie come coreografie avvolte dal fumo della polvere da sparo e personaggi dalla forte caratterizzazione, ci saranno anche Totò o’Macellaro (Carlo Buccirosso) e la bella e sognante Rita (Valeria Golino). Tutti antieroi qualsiasi e bastardi che cercano riscatto.
Igort sui protagonisti di 5 è il numero perfetto: “alcuni dei più grandi attori del panorama europeo”
Non solo Toni Servillo come produttore ma anche Valeria Golino, “alcuni dei più grandi attori del panorama europeo” come li ha definiti Igort, raccontando anche come i tre si siano approcciati ai propri personaggi con metodi diversi. “Carlo Buccirosso è un metodico, Toni sapeva tutto il copione del film a memoria, Valeria invece si lanciava nel girare le scene” ha detto il regista, gioioso nel ricordare come il cast abbia lavorato ai suoi personaggi.
Non è un caso che i due protagonisti di 5 è il numero perfetto abbiano i nomi di Totò e Peppino, in un grande “omaggio a due giganti del nostro cinema” come ha dichiarato Servillo. Citare due dei grandissimi comici del ‘900 è d’obbligo in questa storia napoletana in cui si aggirano delle vere e proprie maschere, ma c’è molto di più: “Questo è un film meticcio perché la cultura contemporanea permette di poter prendere da capolavori precedenti e rielaborarli ancora una volta” ha raccontato Igort, confermando che nel film sono tantissimi i riferimenti alla nostra cultura artistica e pittorica, oltre che quelli cinematografici da Michelangelo Antonioni a Sergio Leone, ma anche Brian De Palma e al cinema di Hong Kong.
5 è il numero perfetto: il trailer del film di Igort con Toni Servillo
Nel raccontare un clima armonico sul set, in cui tutti contribuivano alla realizzazione, l’autore ha sottolineato come fin dalla partenza volesse un’atmosfera narrativa che attraversasse il film, che prima di tutto è partito da una triade: direzione della fotografia, scenografia e costumi. I dettagli sono impeccabili infatti e lo stile noir e dei polizieschi anni ’40 avvolge il film di vera magia. Tanti dolly e movimenti di macchina, per una storia che esce dalle tavole del fumetto e si fa prima di tutto film.
Toni Servillo è tra i principali produttori di 5 è il numero perfetto
“La passione e il candore intellettuale di Igort, il rischiare nel provare a fare qualcosa di nuovo, ci ha rapito: abbiamo un autore che ama il mondo e chi lo ha raccontato prima di lui, per questo abbiamo deciso di supportare questo 5 è il numero perfetto” ha raccontato Toni Servillo, produttore con Indigo. Anche il personaggio di Peppino Lo Cicero ha affascinato l’attore napoletano che per interpretarlo ha indossato una protesi al naso e ha dovuto rasare completamente i capelli: “Mi è piaciuto il racconto di un personaggio che sul finire di una carriera, anche se criminale, pensa di avere la coscienza a posto ma capisce che è un’illusione e quando deve riscattarsi si rende conto di avere solo 5 cose per poterlo fare”.
Le 120 copie con cui 5 è il numero perfetto è distribuito da 01 distribution dal 29 agosto, sono il segnale che la casa di Paolo Dal Brocco crede in questo film.