Abel Ferrara: “Il mio film su Padre Pio racconta la storia dell’uomo dietro l’icona”
Il progetto di Abel Ferrara su Padre Pio è ancora in fase di realizzazione.
Nella mattinata di venerdì 10 dicembre si è svolta presso Monte Sant’Angelo la conferenza stampa di presentazione del nuovo progetto del regista Abel Ferrara, incentrato sulla figura di Padre Pio. Pellicola girata proprio nella città pugliese situata sul Gargano, la quale è stata anche la principale fonte d’ispirazione per l’ideazione della pellicola: “Il progetto è iniziato cinque anni fa, quando ho visto l’Abbazia di Santa Maria di Pulsano, qui a Monte Sant’Angelo. Dall’inizio ho percepito un’atmosfera particolare ed avvertito l’amore della gente per questo progetto. L’intenzione era quella di realizzare un film mistico, mitico, ma anche vero e reale. Ho cercato di capire il cuore, il vero spirito di Padre Pio, chi era realmente e la sua storia. Abbiamo capito che l’unico modo era cercare nel luogo in cui veramente la storia si è svolta.”
Ferrara ha poi continuato raccontando i motivi che l’hanno spinto ad appassionarsi alla storia di Padre Pio, storia che si intreccia anche alla sua vicenda biografica personale, in quanto la sua famiglia è originaria di Pietrelcina e suo nonno è nato lo stesso anno del frate: ”Quando abbiamo scoperto che la sua storia coincideva con la rivolta socialista di San Giovanni Rotondo, l’inizio di una nuova era, ho sentito che c’erano tutti gli elementi per raccontare una storia forte. Non è solo la storia spirituale di Padre Pio, ma quello che mi ha attirato è la sua relazione con le persone vere. La sua potenza e la sua eccellenza come confessore, il suo collegamento spirituale. Tutto questo è un elemento di grande fascino. Una rivelazione sono state le lettere di Padre Pio, il carteggio tra San Marco La Catola e San Giovanni Rotondo”. Una fascinazione nata prima di tutto per la persona, e poi per quello che ha significato. Il regista, infatti, alla domanda sul suo rapporto con la fede, ci ha tenuto a precisare di essere buddista ma di aver ricevuto un’educazione cattolica.
Abel Ferrara ha scelto Shia LaBeouf come protagonista del suo film su Padre Pio
La conversazione si è poi allargata ad altre tematiche care al regista, fra cui la sua passione per personaggi complessi, come ad esempio Pasolini, al quale ha dedicato un film nel 2014 – con Willem Dafoe – e che ha paragonato proprio a Padre Pio: “Sono entrambi dei leoni, hanno vissuto la loro vita per dare ad altre persone. Faccio questi film perché vorrei essere parte di quello che loro avevano e che loro raccontavano”.
Sul suo rapporto con l’attore principale scelto come protagonista – Shia LaBeouf – ha speso poi parole di grande gratitudine: “È stata una scelta casuale ma in fondo necessaria. Shia si è immedesimato totalmente nel personaggio, compiendo un percorso spirituale dal buio alla luce. Quando cerco il protagonista di un mio film devo essere certo che capisca il personaggio e che abbia una certa affinità con lui. Shia ha passato quattro mesi in un convento della California ed ha intrapreso un viaggio che sta ancora compiendo, entrando nel ruolo non solo dal punto di vista attoriale ma anche spirituale. È un’esperienza che lo sta trasformando e lui aveva bisogno di questa trasformazione.”
L’incontro si è poi concluso con un omaggio a Lina Wertmüller: “Un gigante. Ero uno studente di cinema quando vidi Pasqualino Settebellezze, era stupefacente. I suoi film sono speciali e belli perché lei era una persona bella, speciale e ricca”.
Il progetto è ancora in fase di realizzazione e non è prevista una data d’uscita. La sceneggiatura è firmata dallo stesso Abel Ferrara insieme a Maurizio Braucci (Martin Eden, Gomorra) e la pellicola vanta un cast italiano di giovani promesse: Ignazio Oliva (The Young Pope), Brando Pacitto (Baby, Braccialetti Rossi), Marco Leonardi, Luca Lionello, Martina Gatti (SKAM), Carla De Girolamo (Braccialetti Rossi), Alessandro Cremona (007 – Spectre), Michelangelo Dalisi (Freaks Out) e Roberta Mattei (Anna, Zero).