Incontro con Annie Ernaux. Dalle critiche al nuovo governo italiano all’ecologismo
Il premio Nobel Annie Ernaux a Bologna, per presentare il film co-diretto con il figlio, David Ernaux-Briot
Annie Ernaux, premio Nobel per la letteratura 2022, ha presentato all’interno della XV edizione del Bring The Archive Into The World, a cura di Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia Bologna, la sua prima opera filmica, Gli anni Super 8.
Il film è un lavoro di montaggio, che mette insieme i filmini di famiglia della Ernaux, girati in Super 8, dall’ex coniuge Philippe , tra il 1972 e il 1981. Il figlio della scrittrice David Ernaux-Briot ha coadiuvato la madre nell’impresa e il risultato è un’opera interessante, che cerca di stabilire un nesso tra memoria individuale e memoria collettiva. La vita privata della Ernaux diventa traccia di un percorso soggettivo, che spesso perde il proprio valore individuale, attraverso un processo di spersonalizzazione – la scrittrice, che fa da voce narrante per tutto il film, si riferisce in più occasioni alla propria immagine, in terza persona. Così che il fantasma di una vita lontana immersa in stralci di un mondo ormai finito – gli anni settanta delle contestazioni e dei socialismi reali – diventa la testimonianza fantasmatica di un’assenza collettiva del nostro presente, ovvero la capacità di immaginare (e sperare in) una organizzazione socio-economica differente da quella del neoliberismo dominante.
Per questo motivo, durante l’incontro tenutosi a Bologna, Annie Ernaux ha ribadito la necessità di esercitare, da un lato, una critica al presente, per esempio al nuovo governo italiano di destra, che sembra intenzionato a mettere in discussione diritti acquisiti come quello all’aborto. Dall’altro lato invece ha posto l’accento sull’importanza della memoria e del ricordo diventano invece per la scrittrice la radice da cui partire per costruire una nuova visione di mondo che tenga insieme ecologismo e femminismo, la ricerca di una propria realizzazione individuale e la necessità di cambiare le dinamiche economiche che spingono interi popoli alla fame.