Belcanto: il cast parla della serie TV Rai e del loro rapporto “‘ambivalente” con la musica [VIDEO]
Belcanto, serie tv diretta da Carmine Elia, sta per fare il suo debutto su Rai 1. Uno dei titoli più attesi del 2025 e che ha già fatto molto parlare di sé prima ancora che si avessero date ufficiali sull’uscita. Belcanto arriva il 24 febbraio in prima serata, alle 21.15 con i primi due episodi che saranno disponibili poi ogni lunedì per quattro serate. Il cast, ricco di volti e nomi che da sempre costituiscono il panorama italiano, ma anche di esordi, comprende Vittoria Puccini, Carmine Recano, Caterina Ferioli, Adriana Savarese, Giacomo Giorgio, Andrea Bosca, Vincenzo Ferrera, Serena De Ferrari, insieme a molti altri. Il regista Carmine Elia tornerà quindi a lavorare con numerosi membri del cast di Mare fuori, altra serie tv Rai, della quale ha diretto alcuni episodi. La serie tv, coproduzione Rai Fiction e Lucky Red con Umedia, in collaborazione con Ufundus e Newen Connect, è un melodramma che segue la storia di tre donne: Maria, volto di Vittoria Puccini e le sue due figlie, Antonia e Carolina, rispettivamente interpretate da Caterina Ferioli e Adriana Savarese, figure accomunate dalla passione e dal sogno del canto, in particolare dal mondo dell’Opera di metà ‘800 che le porterà appunto a Milano.
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La storia di Belcanto parte però da Napoli, da una vita di abusi e violenze che Maria, e le sue figlie, subiscono da parte del marito Iginio. Una fuga, a seguito di un sogno infranto e di un evento tragico e pericoloso, porta Maria, Antonia e Carolina a Milano, aiutate da Domenico, che vende armi ai ribelli e gestisce una taverna frequentata abitualmente dai soldati austriaci. Inizialmente controvoglia, ospiterà Maria e le sue figlie, in particolare dopo aver sperimentato le doti canore delle due ragazze, capaci di intrattenere, divertire e far cantare i clienti della taverna, come Domenico mai era riuscito a fare prima. Questo non distrarrà però Maria dal motivo primario che le ha spinte lì e cioè quello permettere ad Antonia di realizzare il proprio sogno, un obiettivo al quale però l’altra figlia Carolina non è estranea, essendo anche lei dotata di una voce capace di commuovere il suo pubblico. Un qualcosa che Maria non sembra accettare con piacere, convinta che solo Antonia debba intraprendere la strada per il successo. Ma come la l’Opera di Milano sarà un mondo spietato dove intrighi, segreti e tradimenti condizioneranno le vita delle tre donne, così anche il passato di Maria busserà nuovamente alla porta, spiegando forse il differente affetto e atteggiamento che Maria ha nei confronti delle due figlie.
Belcanto: intervista agli attori Adriana Savarese, Giacomo Giorgio e Caterina Ferioli
Caterina Ferioli, la Nica di Il fabbricante di lacrime e l’esordiente Adriana Savarese, alla sua prima esperienza televisiva, in Belcanto esprimono una forte connessione con la musica che come è fondamentale per la figura di Antonia e Carolina, gioca anche nella loro vita privata un ruolo importante. “Per me la musica è sempre stata un modo per entrare in contatto con le mie emozioni“, ha dichiarato Caterina Ferioli, “e con Belcanto ho scoperto una parte meravigliosa della musica. Il mio personaggio vive la musica con un’ambivalenza incredibile, nell’accontentare la madre e quindi come un dovere, ma anche come un qualcosa che ha sempre affrontato con dedizione ed impegno, essendo la sua primaria passione“. Adriana Savarese ha definito il mondo dell’Opera come una scoperta, affermando di avere “un rapporto bellissimo con la musica fin da piccola” e che come lei stessa è entrata per la prima volta in stretto contatto con l’Opera anche la figura di Carolina si approccia al canto scoprendo non solo un’abilità, ma anche un sogno inespresso. Belcanto dà infatti alla musica e al canto un valore che possiede ancora oggi, essendo, in maniera differente, essenziale nella vita di giovani e adulti, un’universalità e attualità che riguarda anche i personaggi. Come espresso da Giacomo Giorgio, che ha definito il suo Enrico profondamente legato a ciò che si vive oggi: “Enrico vive una contrapposizione interiore tra ciò che è giusto per lui e ciò che l’etica o gli obblighi familiari gli impongono” ha dichiarato Giacomo Giorgio, “c’è qualcosa che lo porta a voler sostenere la sua famiglia, ma poi c’è anche qualcosa che lo spinge a prediligere e quindi a voler fare altro, e questo è estremamente attuale“.
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