Bentornato Presidente: intervista al cast e ai registi [VIDEO]
Un resoconto della conferenza stampa con il cast di Bentornato Presidente e la nostra intervista video all'attrice Sarah Felberbaum e ai due registi del film, Giuseppe Stasi e Giancarlo Fontana.
Bentornato Presidente, terzo lungometraggio del duo di registi Giuseppe Stasi e Giancarlo Fontana (Metti la Nonna in Freezer, Amore oggi), è il sequel di quel Benvenuto Presidente! diretto da Riccardo Milani nel 2013. Alla sceneggiatura torna Fabio Bonifacci, che attraverso la satira racconta la realtà socio-politica di un’Italia allo sbando. Claudio Bisio veste ancora i panni del protagonista, Peppino Garibaldi, e completano il cast Sarah Felberbaum, Pietro Sermonti, Paolo Calabresi, Cesare Bocci, Ivano Marescotti, Liliana Fiorelli e Massimo Popolizio.
Bentornato Presidente: Claudio Bisio ritorna nel sequel di Benvenuto Presidente!
Peppino Garibaldi non ha alcuna intenzione di tornare nella Capitale. La sua vita in un villaggio di montagna, insieme all’amata Janis (Sarah Felberbaum) e alla loro figlia Guevara, è molto più affascinante della vita a Roma e la sua attività di pescatore di trote va a gonfie vele. In più, a Peppino il mondo della politica non sembra più interessare minimamente; molto meglio fare il pane in casa. Non si è mai accorto, però, che sua moglie non la pensa come lui. Nel giro di pochi giorni, infatti, Janis fa le valigie e torna a Roma per riprendersi il suo lavoro accanto al Presidente della Repubblica. L’unica soluzione rimasta a Peppino per riconquistare Janis e passare più tempo con lei è quella di… Candidarsi come Presidente del Consiglio.
Bentornato Presidente: la conferenza stampa con i registi e il cast
In occasione della conferenza stampa del 21 marzo a Roma, gli attori e i registi di Bentornato Presidente parlano della realizzazione di questo sequel satirico, del mondo della politica e del cittadino italiano, dei rapporti sul set e degli obiettivi del film. In sala è presente anche il produttore Nicola Giuliano, che spiega:
“Noi volevamo raccontare il momento storico con la satira, soprattutto ora in cui si deve per forza stare da una parte o l’altra della barricata. Guardiamo quello che c’è, ridiamone e poi guardiamoci allo specchio. […] Il grande cinema contemporaneo funziona quando tocca corde che riconosciamo. Volevamo fare un film d’intrattenimento, perché il pubblico vuole ridere in maniera intelligente. Volevamo fare un film che potesse anche raccontare qualcosa in cui riconoscerci, senza necessariamente giudicare qualcuno.”
I registi, Giuseppe Stasi e Giancarlo Fontana, parlano del primo approccio alla sceneggiatura e di cosa rappresenti il loro film:
“Quando Nicola ci ha presentato la sceneggiatura è stata una chiamata alle armi, perché noi avevamo già lavorato su prodotti e opere di tipo satirico, quando la satira non irritava ancora nessuno. Senza dubbio, questa è stata un’occasione per sdrammatizzare il clima molto teso nella politica di adesso, per raccontare con ironia quel che sta accadendo. Il film è un vero e proprio selfie della situazione attuale.”
Infine, Claudio Bisio parla del suo personaggio, delle sue caratteristiche e della sua interessante evoluzione all’interno dei due film di cui è protagonista:
“Il mio personaggio non è mai stato amante della politica, nemmeno nel primo film. Si tratta di un pescatore casualmente buttato lì per via di un gioco sul suo nome, Garibaldi. Sembra quasi un elefante in una cristalleria. Una volta tornato nel suo villaggio di montagna, lui ci sta benissimo. È quasi un qualunquista: lui non a a votare, finge anche di dimenticarsi delle campagne elettorali. Lui non ne può più, quindi è anche egoista. Non è più puro come nel primo film: Peppino fa degli errori, in questo film.“
Continua: “Bentornato Presidente ha un risvolto quasi femminista, di riscatto femminile; lei se ne va con la bambina. Peppino invece è un politico nuovo, perché dice la verità ed è onesto sulle cose che non conosce. Non è comunque un film buonista, io lo definirei un film anti-cattivista.”
Ecco l’intervista video ai registi e all’attrice Sarah Felberbaum: