Bif&st 2020 – Benedetta Porcaroli su 18 regali: “Il nostro dono alla piccola Anna”

L’attrice ci ha parlato dell’esperienza sul set di 18 regali, dei suoi ruoli più importanti e dei sogni per il suo futuro.

Abbiamo incontrato Benedetta Porcaroli ospite del Bif&st – Bari International Film Festival che le ha consegnato il Premio Nuovo IMAIE per l’attrice rivelazione. L’attrice, infatti, a soli 22 anni ha già dimostrato il suo talento partecipando a importanti produzioni televisive e cinematografiche italiane: dalla fiction Rai Tutto può succedere, al film di successo Perfetti Sconosciuti, fino al ruolo di Chiara nella serie originale Netflix Baby. Quest’anno l’abbiamo vista nel ruolo di Anna in 18 regali di Francesco Amato al fianco di Vittoria Puccini ed Edoardo Leo. Un film forte e commovente ispirato alla storia vera di Elisa Girotto la quale, gravemente malata e con una figlia neonata, consapevole che non sarebbe riuscita a vederla crescere, prima di morire le preparò 18 regali, uno per ogni anno, per farle sentire la sua presenza e il suo amore fino al compimento della maggiore età.

 Benedetta Porcaroli , cinematographe.it

Ti sei sentita addosso un po’ di responsabilità per 18 regali?

“La responsabilità è stata forse la cosa che abbiamo condiviso un po’ tutti fin dall’inizio perché abbiamo sentito il compito, più che la responsabilità, di rendere giustizia alla vita di questa donna che ha fatto quest’impresa così coraggiosa di lasciare delle testimonianze di sé, degli oggetti che magari possono sembrare semplicemente degli oggetti ma che in realtà erano l’unico strumento attraverso il quale lei poteva conoscere sua figlia e farsi conoscere nel percorso di questa bambina. Quindi la responsabilità che ho sentito era quella di calarmi nei panni di una ragazzina, Anna, che oggi ha tre anni, e cercare di immaginare cosa si prova a dover affrontare una vita senza la presenza di tua mamma e quindi crescere con una rabbia, con un senso di frustrazione che poi il film fortunatamente in qualche maniera risolve. Penso che la responsabilità più grande in questo senso l’abbia avuta Vittoria nel dover raccontare, invece, la vita di una persona che è realmente esistita e renderle giustizia sotto tanti aspetti, anche solo rendere merito a un carattere che ci ha raccontato il marito. Abbiamo condiviso questa esperienza molto importante anche con Alessio, il marito di Elisa, che ci ha aperto le porte più intime della loro vita e si è messo veramente a disposizione, non era scontato, non era dovuto e invece abbiamo sentito molto calore da parte loro quindi siamo molto felici”.

Benedetta Porcaroli , cinematographe.it

Benedetta Porcaroli: “Non giudico il personaggio di Chiara in Baby”

Ci pensi mai che quando crescerà Anna avrà un diciannovesimo regalo con questo film?

“Speriamo le piacerà! Abbiamo tutti pensato a questa cosa effettivamente durante la lavorazione del film. Io ho potuto solo immaginare la sua vita futura, magari sarà una ragazza completamente diversa però l’intento era anche farle, nel nostro piccolo, un nuovo regalo.”

Leggi la recensione di 18 regali

Sei passata da interpretare nel tuo primo ruolo una ragazza per bene con una solida famiglia alle spalle – Federica in Tutto può succedere – a Chiara di Baby che è sicuramente l’opposto, ribelle e tormentata. Come hai preparato questi ruoli così differenti?

“Devo dire che in questi casi la sceneggiatura è il punto di partenza, poi chiaramente si fa un lavoro con il regista, si entra nel personaggio lentamente e si cerca di capire a quali cose aggrapparsi, c’è tutta una storia dietro chi ti costruisce o si costruisce insieme. Se sei guidata nel modo giusto e hai delle persone vicino che ti aiutano in questo processo, come è stato fortunatamente nel mio caso, le cose sono quasi semplici. In Baby il personaggio di Chiara è complicato, ricco di chiaroscuri, come lo siamo forse un po’ tutti. Raccontare le complessità, i contrasti e le contraddizioni di una ragazza adolescente che cerca di trovare un’identità di per sé non è semplice quindi è stato un lavoro comunque faticoso, travagliato in alcuni momenti, però è stato bellissimo averlo fatto”.

Benedetta Porcaroli , cinematographe.it

Benedetta Porcaroli: “Sogno dei progetti importanti qui in Italia”

Ti capita mai di giudicare Chiara?

“No, non mi capita mai. La prima regola è cercare di non farlo”.

Con quali autori ti piacerebbe lavorare in futuro?

“Penso a Matteo Garrone, a Marco Bellocchio, a Nanni Moretti, sono dei registi meravigliosi con cui mi piacerebbe tantissimo lavorare. All’estero ce ne sono altrettanti come, per esempio, Yorgos Lanthimos, però sono proprio dei sogni. Quello che mi auguro un po’ più concretamente è recitare qui in Italia perché mi piace l’idea di lavorare nel mio Paese e credo che stiamo andando verso un cambiamento importante, iniziano ad aprirsi le porte anche per i ruoli femminili, per la mia generazione. Vedo tanti colleghi che fanno delle cose belle quindi questo mi dà una spinta a voler rimanere qui invece che andare altrove. Però anche se dovesse capitare un film in un’altra lingua sarei felicissima. Voglio inseguire delle cose belle”.