Bradley Cooper e Lady Gaga su A Star Is Born: “c’è sempre bisogno di qualcuno che creda in te”

Bradley Cooper e Lady Gaga si raccontano a Venezia 75 parlando di A Star Is Born, di come è stato confrontarsi e dei dettagli su personalità, look e non solo!

È tra i film più attesi della stagione cinematografica e tra le punte di questo Festival di Venezia, anche se presentato Fuori Concorso. A Star Is Born è il film scritto e diretto da Bradley Cooper che riprende la storia dei classici per riportarla alla contemporaneità. La protagonista, insieme a Cooper che è anche interprete, è la superstar canora Lady Gaga, che offre un’ottima prova e che, insieme al regista, racconta la sua esperienza sul set.

Leggi la recensione di A Star Is Born

Lady Gaga, sei alla tua prima esperienza cinematografica, cosa pensi del lavoro svolto e della storia?

“Credo di poter dire che essendoci state tante versioni della storia si vede che è qualcosa che resiste al tempo. È un racconto molto bello, che tocca le persone di tutto il mondo perché parla di umanità. È stata un’esperienza fantastica e non vedo l’ora che la vedano tutti. La cosa più difficile per me è che come Ally anche io da quando avevo diciannove anni ho fatto di tutto per entrare in questo mondo Ed io credevo nelle mie capacità, mentre lei no.”

Bradley, non solo dirigi e reciti nel film, ma sei anche produttore e sceneggiatore. Verso quale direzione sta andando la tua carriera?

“Ho quarantatré anni e ho capito che il tempo è la cosa più importante, quindi spero di poterlo utilizzare nel miglior modo possibile e questo significa poter trascorrere ogni minuto e secondo in progetti come questo per cui vale la pena. Spero di poter continuare così, se me lo consentiranno. Per imparare qualcosa bisogna che questa sia una sfida. Si tratta quindi di gente che crede in te e che ti dà l’opportunità di crescere perché ti fa affrontare le tue paure.”

Bradley Cooper: il tempo è la cosa più importante e voglio usarlo per progetti come A Star Is Born 

a star in born cinematographe.it

Ph. Marco Paiano

Lady, anche tu hai subito pressioni all’inizio della tua carriera per quanto riguarda il look?

“All’inizio già mi piaceva cambiare, fa parte della mia arte. Ma con Bradley ho vissuto un’esperienza incredibile. Lui mi voleva vedere senza nessun trucco. Quando ci siamo incontrati a casa mia, mentre scendevo le scale, lo vedevo già con lo struccante in mano. Quando poi arrivo da lui mi dice che vuole il volto scoperto, assolutamente senza trucco. Questo ha esposto la mia vulnerabilità, ma mi ha resa anche libero. Lui è un visionario e sa cosa vuole e grazie a lui ho realizzato il mio sogno di fare l’attrice. È proprio vero che c’è sempre bisogno di qualcuno che creda in te.”

Come è stato girare la scena in cui cantate per la prima volta insieme su un palco?

L.G.: Io e Bradley eravamo talmente dentro quel momento ci siamo sentiti vivi, era un live con il pubblico e poiché non avevo mai girato un film come attrice protagonista per me è stato tutto una prima volta. Bradley poi dà tutto se stesso in quella scena e prima dell’ultimo ciak si è avvicinato e mi ha detto “Divertiti e basta”. Non dimenticherò mai quella sensazione, sembrava davvero la prima esibizione della mia canzone.”

B.C.: “È stato bello girarla perché avevamo anche la possibilità di vedere cantare Lady Gaga dal vivo e quando lo faceva non sembravano più che stavamo lavorando. È fantastico vederla cantare, cambia la temperatura dell’ambiente.”

E c’è stato timore nel cantare dal vivo?

B.C.: “Lei mi ha fatto sentire a mio agio fin da subito e dopo venti minuti che ci conoscevamo avevamo già cominciato a cantare insieme. È una persona calorosa, premurosa e mi ha insegnato le cose come se fossi un suo pari. Mi sono sentito sempre al sicuro con lei. Avere una superstar che ha cantato anche al Superbowl nel cast e vederla anche come attrice in un film è davvero bello, ho sempre creduto in lei. Ogni volta che iniziavamo a girare mi è sembrava di fare sempre qualcosa di nuovo. È stata una cosa bella sia come attore, ma anche come essere umano.”

L.G.: “Lui è un bravissimo cantante. Veramente bravo. Io mi sono messa al piano e lui ha iniziato a cantare, mi sono fermata e gli ho detto che ha una voce fantastica. Canta con il cuore e si percepisce con il suo personaggio. C’è stato un grande scambio tra noi, io ho accettato lui come cantante e lui ha accettato me come attrice. Ciò che è successo dietro le quinte è stato bellissimo. Sono state tutte persone gentili e hanno reso questa esperienza sensazionale.”

Il film fa vedere anche come l’industria dello spettacolo si imponga sull’artista. Avete mai problemi a dire qualche no?

L.D.: “Molte volte all’inizio mi hanno detto di no, ma così anche io. Scrivevo già delle mie canzoni, ma i produttori non volevano farmi cantare perché non ero certo la più bella della stanza. Anzi, volevo dare le mie canzoni a ragazze più belle, ma che cantavano solo. Comunque sono anche una pianista, sono una ballerina, ho fatto un percorso, ma ero già forte all’inizio e ho sempre insistito nel fare le cose come volevo, non volevo essere sexy come le altre donne, non volevo essere come le altre donne. Come Allu, che anche se si è trasformata è comunque sempre rimasta fedele a se stessa.”

Bradley, quali sono state le scelte stilistiche applicate al film?

“Sei anni fa sono stato al concerto dei Metallica ed ho dopo aver detto di essere un grande fan mi hanno invitato dietro il palco, quindi ho potuto assistere ad uno spettacolo da una diversa prospettiva è questo mi ha fatto comprendere bene cosa significa una performance per una rockstar, e volevo ci fosse quel punto di vista nel film. Poi ho giocato con il rosso e il blu e molto con i primi piani. Lady Gaga ne ha tanti perché il suo personaggio è una star. Ne ha già dall’inizio, perché anche se lei non so la ha un talento che la porterà lontano. Mentre il mio personaggio non ne ha, questo perché è sempre sfuggente e ormai alla fine.”

Cosa ci puoi dire della partecipazione al film di Sam Elliott?

“Se lui avesse detto di no alla parte avrei avuto un grande problema perché ho scritto il ruolo per lui. Sono sempre stato un suo grande fan ed è stato gentile a condividere con me questa mia pazza idea di una famiglia dove c’era questo personaggio rancoroso che pensava gli avessero rubato la voce. La scena sul divano poi l’abbiamo girata l’ultimo giorno ed è stato emozionante. Mi piace tantissimo.”