Carosello Carosone. Eduardo Scarpetta sul film Rai: “Un onore interpretare il Maradona della musica”
Il nostro incontro col cast di Carosello Carosone, il film Rai con Eduardo Scarpetta nei panni di Renato Carosone.
Il 18 Marzo l’appuntamento della fiction di Rai Uno sarà tutto musicale: Eduardo Scarpetta interpreta la storia, il mito ed il genio di Renato Carosone, per la regia di Lucio Pellegrino. Carosello Carosone racconta ed omaggia la grandezza di un musicista che ha portato la tradizione musicale italiana e non solo nel mondo.
“Carosone può darci una lezione assolutamente non convenzionale ed oggi più che mai importante: la voglia e la capacità di essere molto altruisti nel percorso artistico che si intraprende. Un onore per me interpretare quello che ritengo essere il Maradona della musica”, così si è espresso Eduardo Scarpetta, giovane interprete di Carosello Carosone, che già abbiamo visto ne L’amica geniale. L’attore si confronta con l’uomo, il musicista, con le molteplici sfumature di Renato Carosone, valorizzandone con solo l’aspetto artistico ma anche quello umano. Un ruolo che gli ha richiesto un grande studio musicale nell’imparare ad approcciarsi al pianoforte e al canto seguito dal maestro Ciro Caravano, un lavoro musicale che ha interessato anche Vincenzo Nemolato nel ruolo di Gegè, spalla e batterista della band di Carosone.
Carosello Carosone: “La fiction ci mostra il lato chiaro e limpido di Carosone”
“Quello che ho amato profondamente di questo biopic è come viene presentato Carosone: vediamo il suo lato chiaro, limpido. Si racconta il percorso di un musicista con semplicità e senza oscurità, di un uomo che comprende il suo talento e la sua missione, sostenuto da persone che lo aiutano. Ci mostra come si possa seguire il proprio talento avendo il sostegno del mondo”, ha affermato Stefano Bollani che si è occupato dell’intero comparto sonoro della fiction.
La colonna sonora infatti è stata interamente composta da Bollani, come anche i brani eseguiti da Carosone, di cui il musicista non ha voluto assolutamente toccare le partiture. I brani eseguiti dal giovane Carosone invece sono stati liberamente interpretati da Bollani, pensando alle influenze musicali che avrebbero attratto Carosone in quel periodo e come le avrebbe rese musicalmente.
Le scene prettamente musicali sono il fiore all’occhiello di un film che desidera raccontare con eleganza la storia di un musicista unico nel suo genere, che ha saputo fondere jazz, swing, musica partenopea e tradizione musicale italiana. Fabrizio Zappi, vicedirettore Rai Fiction ha sottolineato l’importanza di questo omaggio, che si aggiunge alla galleria di biopic di autori nostrani che Rai porta avanti da diverso tempo: “Questa è la storia di un fenomeno musicale tutto italiano. Quello al genio di Carosone è un duplice omaggio: ad un italiano che ha fatto grande l’Italia e la sua tradizione musicale all’estero, ma è anche un omaggio alla prima trasmissione delle Rai, L’ Orchestra delle quindici, inaugurata proprio da Carosone e la sua band”.
Renato Carosone: una storia fortemente attuale di un musicista e della sua ossessione
Il film è prodotti da Groelandia insieme a Rai Fiction e lo sguardo fresco e giovane nella narrazione non passa inosservato: c’è infatti il tocco di Sydney Sibilia e Matteo Rovere, che hanno sottolineato quanto questo progetto li abbia entusiasmati trattandosi del loro primo biopic, ma in linea con il loro obiettivo di continuare a raccontare storie italiane, spesso sconosciute, che possano avere un carattere universale.
“Ci siamo chiesti come mai non fosse stato ancora fatto un film su Renato Carosone, un’artista e musicista che ce l’ha messa tutta per stare dietro le sue canzoni. Il suo è un caso particolare perché per lui era importante intrattenere il pubblico: condivideva il suo successo con tutti, un approccio che da artisti ci ha immediatamente emozionato”, ha spiegato Sibilia.
Ad avere richiesto grande attenzione e lavoro è stata la ricostruzione di luoghi intorno al mondo irraggiungibili a causa dell’emergenza sanitaria, un aspetto che ha sottolineato il regista Lucio Pellegrini, è stato molto complesso: “ll film si muove in tre continenti, e molti scenari li abbiamo dovuti inventare lavorando molto con gli effetti digitali. E’ stato complesso immaginarsi questi mondi lontani da noi ma con un lavoro estremamente preciso, con uno sguardo sul passato tra realistico ed astratto perché era l’unico modo per ricreare un mondo a noi lontano, ma senza cadere in errore.”
Carosello Carosone va in onda mercoledì alle 21.15 in prima serata su Rai Uno.