C’è tempo: Walter Veltroni e il cast sulla “meraviglia dell’incontro col diverso”
Il cast di C'è tempo racconta l'origine della storia e dei personaggi del film, diretto da Walter Veltroni.
Si è svolta a Roma lunedì 4 marzo la conferenza stampa di presentazione di C’è tempo il nuovo film di Walter Veltroni con protagonista Stefano Fresi, Simona Molinari e i piccoli Giovanni Fuoco e Francesca Zezza, in uscita il 7 marzo.
C’è tempo: la meraviglia dell’incontro con ciò che è diverso da sé
“L’idea del film era quella di due persone assolutamente diverse l’una dell’altra – ha spiegato Veltroni – Giovanni, tredicenne, solo, costretto dalla solitudine a essere più grande della sua età e il meraviglioso caos rappresentato da Stefano. Persone costrette a convivere che cominciano questo viaggio che a un certo punto rallenta, perché man mano che si scoprono decidono di fare delle pause. Piano piano Stefano capisce che sta bene con Giovanni e che può essere più di un fratello e allora rallenta il viaggio. Il tema del film è lo scambio, . È un incontro di diversità. Il titolo del film, oltre a essere un omaggio all’omonima canzone di Ivano Fossati, è corrispondente alla filosofia del film: il recupero del tempo, la sottrazione alla bulimia, la riconquista della bellezza del viaggio sottratta all’incubo dell’arrivo”.
Un omaggio ai Maestri della commedia italiana
C’è tempo è un film ricco anche di citazioni cinematografiche, di film di Maestri che hanno segnato la vita di Veltroni:
“Quando con Doriana Leondeff abbiamo scritto il film – ha continuato il regista – l’idea era di fare una commedia all’italiana nel senso tradizionale del termine. Perché sono tanto grato a Scola, Risi, Monicelli, e tutti glia altri? Perché era tutta gente coltissima che però si rivolgeva al pubblico più grande possibile. La mia intenzione era di fare qualcosa che avesse un linguaggio popolare. Ci sono più di cinquanta riferimenti cinematografici nel film: la padella de La grande guerra, l’elmo di Brancaleone alle crociate, l’albergo a Parma dove è stato girato Prima della rivoluzione, la pistola di Dillinger è morto di Marco Ferreri … Questo è il mio primo film di finzione e ho messo dei ringraziamenti alle persone che per me sono state importanti e credo che quel cinema italiano è stato importante per tutti noi.”
“Stefano Fresi è simile a un arcobaleno: ha un arco di trasformazione incredibile”
“Stefano è simile a un arcobaleno – ha raccontato Stefano Fresi del suo personaggio – lui è una serie di colori insieme, ha molte sfaccettature: è burbero ma allo stesso tempo ha la sua dolcezza, è uno scienziato ma è anche un romantico. È un arco l’arcobaleno, e lui ha un arco di trasformazione incredibile durante il film: alla fine dell’arcobaleno si racconta ci sia un tesoro e lui lo trova nella sua trasformazione, trovando una famiglia, trovando un amore che non si realizza ma che rappresenta una spinta enorme per avere il coraggio di prendersi cura del piccolo Giovanni”.
Tra i personaggi principali anche la cantante e autrice jazz Simona Molinari, qui alla sua prima prova di attrice nei panni di una cantante che le somiglia molto:
“Devo ringraziare Walter per la fiducia che mi ha dato – ha spiegato Molinari – ci ha creduto prima di me. Quando mi ha proposto questa parte non ho potuto dire di no. È stata una cosa bella e assolutamente nuova e ho dovuto togliere anche un po’ di pudore nel mostrare parti di me alle quali sono più legata, come la maternità e anche la solitudine che questa cantante vive perché ha un uomo lontano, non presente. Poi incontra Stefano e anche lei si concede questo tempo di pausa.”
C’è tempo è in sala dal 7 marzo con Vision Distribution.