Christian De Sica su Poveri ma ricchi: “il film non è una sola” – Interviste al cast
Esce nelle sale il 15 dicembre l’ultima commedia del regista Fausto Brizzi Poveri ma ricchi. Il regista e il cast, composto da Christian De Sica, Enrico Brignano, Lucia Ocone, Lodovica Comello, Giulio Bartolomei e Federica Lucaferri, hanno presentato a Roma il film sulla verace famiglia Tucci.
Fausto, nel tuo film Poveri ma ricchi i tuoi protagonisti vincono alla lotteria cento milioni di euro. Tu come ti rapporti con i soldi?
Mi accusano sempre di fare tutti i film nell’ambiente medio borghese, in questo film allora volevo cambiare e c’è infatti una distinzione netta, o poveri o ricchi. I miei personaggi poi possiamo dire che ricalcano un po’ involontariamente il più ricco ignorante del momento ossia Trump. Comunque per me i soldi sono solo un mezzo, non un obiettivo. Quando ci sono è bene usarli.
Christian, anche lontano dai cinepanettoni hai una carriera che continua ad essere molto longeva, qual è il tuo segreto?
Solitamente faccio un film all’anno e cerco sempre di differenziare. Questo è il segreto, non fare sempre le stesse cose. Poi ho scelto il film di Fausto perché non è una sola, spero quindi che la gente vada a vederlo.
Lucia, il tuo personaggio appena vinti i soldi acquista un robot che fa da aspirapolvere, ogni donna comprerebbe quello o si dedicherebbe ad altro? E tu cosa compreresti?
Bhè per il mio personaggio è normale comprare il robot che pulisce, rientra nel suo ruolo di casalinga frenetica. Questo poi per me è il primo ruolo da protagonista come comica e ringrazio per infatti Fausto e la generosità di Christian. Io non so cosa comprerei, sono una donna atipica, non mi piace fare shopping, forse spenderei i soldi in trattorie, ristoranti e S.p.A. E li darei in beneficenza, tutti mi guardano come se fossi un’ipocrisia quando lo dico, ma è così.
Christian De Sica: “Il film non è una sola, spero che la gente vada a vederlo”
A tirare le fila di tutto alla fine è il piccolo della famiglia. Oltre alla morale “I soldi non fanno la felicità” volevi mandare un messaggio di speranza sulle nuove generazioni?
Mi piaceva molto l’idea di mettere in evidenza il punto di vista di un bambino ed ho mantenuto la trovata del film francese da cui è tratto. Il piccolo del film è colui che riflette ed è divertente il fatto che un bambino di otto anni può giudicare i propri parenti.
C’è la possibilità di rivedere la famiglia Tucci in un sequel?
Si ci stiamo pensando perché in Francia è uscito anche il sequel, ma su queste questioni è il pubblico che comanda. Comunque se i risultati fossero positivi rivedremo i Tucci on the road per l’America probabilmente.
I problemi sono sempre tanti ed anche la povertà in Italia è in crescita, pensate che questo smetta di far ridere la gente?
Brignano: Non credo. Personalmente penso che la comicità migliore sia uscita durante il periodo della guerra, non è una banalità dire che la risata è la miglior medicina.