Darren Aronofsky: “Madre! è un mistero, non si sa mai dove va a parare”
Darren Aronofsky parla di Madre! insieme a Jennifer Lawrence, Javier Bardem e Michelle Pfeiffer.
Dopo le discusse proiezioni stampa di Madre! (qui la nostra recensione), nel corso della settima giornata della 74ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia si è svolta la conferenza stampa del film, alla presenza del regista Darren Aronofsky, dei produttori Ari Handel e Scott Franklin e degli interpreti Jennifer Lawrence, Javier Bardem e Michelle Pfeiffer.
Darren Aronofsky ha preso la parola, salutando la platea e manifestando la propria felicità per essere al Lido. Il regista ha così sintetizzato la genesi del progetto di Madre!:
Molti dei miei film richiedono anni per venire alla luce, per questo invece ho incredibilmente impiegato solo 5 giorni. È venuto fuori dal fatto di vivere su questo pianeta, vedere che cosa gli sta succedendo e non essere in grado di fare niente. Madre! è un mistero, non si sa mai dove va a parare. Ho lavorato molto insieme al compositore Jóhann Jóhannsson. Abbiamo sperimentato per mesi le musiche, perché quando si crea la colonna sonora di un film si indica in qualche modo al pubblico come sentirsi, gli si dà una certezza di sentimenti. Io volevo portare il pubblico a vedere il film dal punto di vista della madre.
A seguire è stato il turno della protagonista Jennifer Lawrence, a proposito del suo personaggio molto più fragile e accondiscendente rispetto ad altri da lei interpretati nel corso della sua carriera:
È stato un personaggio diverso dal solito, ho affrontato un lato che non conoscevo di me stessa. Abbiamo fatto 2 mesi di prove molto intense, e Darren mi ha aiutato a fare emergere una parte nascosta di me.
Aronofsky ha poi ripreso la parola a proposito della natura della casa abitata dai protagonisti, vero e proprio personaggio aggiuntivo del film:
Noi conosciamo l’idea della casa. Sappiamo qual è la nostra abitazione e tutti possiamo identificarla e stabilirvi delle regole. Io ho voluto utilizzare la casa in maniera simile a quanto fatto da Bunuel ne L’angelo sterminatore, in cui l’umanità finisce in qualche modo racchiusa all’interno di una singola stanza finendo per autodistruggersi. A proposito dell’interpretazione del film, vi dico che il suo nome in codice durante la produzione era Sesto giorno. Se pensate alla Bibbia, potete capire che cos’è questo giorno numero 6.
In seguito, è stata Michelle Pfeiffer a parlare del suo personaggio in Madre!:
Il mio personaggio è una guglia, che guarda e spia tutti; è un essere che invade. Potrebbe però anche essere l’angelo custode del personaggio di Jennifer: lei arriva e subito capisce che ci sono problemi nel suo Paradiso. Il mio personaggio cerca di aiutare Jennifer.
Aronofsky ha poi preso nuovamente la parola per parlare di cosa cerca in un progetto e come decide di mandare avanti la sua carriera:
Quando avevo 20 anni non sapevo come si faceva un film, ma l’insistenza è la persistenza sono le nostre più grandi risorse. Non parto mai con il preconcetto di essere controverso o diverso, in me c’è solo la voglia che viene da dentro di portare avanti la mia storia. È la passione che mi spinge e mi porta avanti.
Anche Javier Bardem ha detto la sua sulle molteplici interpretazioni di Madre!:
La storia va agli estremi, e ci sono molte letture possibili. Secondo me è un rapporto fra il creatore e la sua creazione, che sia la scrittura, la casa o la Terra stessa. È un film con vari strati, è questa la ricchezza della storia.
A proposito delle sue ispirazioni per Madre!, il regista si è cosi espresso:
Oltre al già citato L’angelo sterminatore, sono stato sicuramente influenzato dalle fiabe per bambini L’albero e Barbablù, il libro di Susan Griffin Women and Nature, ma anche Edgar Allan Poe. Ci sono state molte influenze, non un’unica cosa, ma è tutto successo in modo febbrile, come nell’inconscio.
Il regista ha poi proseguito sulla sua visione della vita:
Nella mia vita, al di fuori della regia sono decisamente un ambientalista. Sono certamente anche un ottimista e lavoro per cercare di migliorare le cose. L’America attuale è schizofrenica: per esempio andiamo nell’accordo di Parigi e poi ci ritiriamo. Ma abbiamo visto chi è il nemico, e adesso possiamo attaccarlo.
A seguire, ha ripreso la parola Michelle Pfeiffer, a proposito di che cosa l’ha attratta del suo personaggio spingendola ad accettare la parte:
È difficile rispondere a questa domanda, ma sono contenta di farlo. Io tendo ad andare verso un materiale oscuro e sinistro. Non so perché, probabilmente ha qualcosa a che fare con la mia infanzia. Sono sempre interessata a quello che non vedi della gente. Noi pensiamo di essere un certo tipo di persona, ma in realtà spesso siamo ben diversi.
Darren Aronofsky ha poi commentato le critiche piovute addosso a Madre! dopo le anteprime stampa:
L’entertainment ha tanti aspetti e diverse sfaccettature. Certamente ci saranno persone che non vorranno avere un’esperienza di questo tipo. Io ho detto chiaramente che è un percorso di montagne russe, ma bisogna essere disposti a farle queste montagne russe.
Jennifer Lawrence ha chiuso la conferenza parlando del suo rapporto con i fan, ironicamente proprio poco prima di essere assalita dalle richieste di autografi di alcuni di loto particolarmente esagitati:
Se non fosse per i miei fan, non potrei fare quello che amo e non sarei di nessuna utilità per la società. Non posso che esprimere la mia gratitudine per i fan. Sono lieta di fare autografi, ma quando prendo la macchina e vado al ristorante nessuno può farmi cambiare come mi sento. Voglio essere libera di mettermi il pigiama senza che mi critichino perché non sono alla moda.