David Harbour a Milano a ruota libera su Stranger Things 2 e Hellboy
Abbiamo incontrato David Harbour a Milano in occasione della premiere di Stranger Things 2. L'attore si è fatto scappare qualcosa sulla serie e su Hellboy.
In occasione della presentazione stampa della prima puntata di Stranger Things 2, tenutasi in quel di Milano, l’attore David Harbour, noto ai fan per l’interpretazione dello sceriffo Hopper, ha parlato con i presenti in sala del grande successo della serie e della sua carriera cinematografica.
La prima stagione di Stranger Things è divenuta in breve tempo un prodotto di culto per via dei sagaci riferimenti alla cultura pop degli anni ’80, un cast eccezionale ed una trama ben scritta, portandola a vincere numerosi premi. Ecco cosa ne pensò David, subito dopo aver ricevuto il copione:
“Ammetto che sono stato esitante nel leggero, ma dopo aver iniziato le prime righe non riuscivo a smettere di andare avanti. Si trattava di uno dei migliori copioni che avessi mai ricevuto in vita mia e ho finito di leggerlo in una sola serata. Da amante di film come I Goonies, E.T. e Indiana Jones, per citarne alcuni, avevo subito intuito che i fratelli Duffer erano riusciti a captare la magia degli anni ’80”.
“Se dovessi immedesimarmi in uno dei ragazzi della serie, prenderei come esempio Will. A nove anni ero uguale a lui, nerd, un pò spaesato ed amante sfegatato di Dungeons and Dragons. Lavorare a questa serie mi ha permesso di rivivere con nostalgia quell’epoca che ormai può considerarsi preistorica per alcuni”.
David Harbour ha poi parlato del brillante cast di giovani bambini e di come il suo ruolo sia quello di uno zio attento e severo:
“I ragazzi sono tutti bravissimi, ma Millie (Undici) ha un qualcosa in più rispetto agli altri che la rende speciale e unica. Purtroppo la giovinezza è un’arma a doppio taglio ed il mio ruolo è stata quello di guidarla, consigliandole di continuare a lavorare duramente per sviluppare il suo talento e la sua mente, e di non adagiarsi sugli allori”.
Il mitico sceriffo ha poi parlato della sua carriera cinematografica e di come grazie a Stranger Things abbia potuto avere una certa libertà creativa: “Ad Hollywood mi hanno qusi sempre scritturato per ruoli violenti e cupi, diciamo monodimensionali. Quello che hanno fatto i fratelli Duffer con ST ed il personaggio di Hopper, invece, è davvero fantastico perchè mi ha permesso di lavorare in territori inesplorati. In questa stagione assisterete ad una sua netta evoluzione, soprattutto dal punto di vista morale”.
In realtà l’attore ha svelato anche qualche dettaglio su Stranger Things 3, ma purtroppo non possiamo ancora rivelarlo.
Cosa ci ha detto David Harbour su Hellboy?
L’intervento dell’attore non poteva non concludersi con alcuni commenti sull’attesissimo reboot di Hellboy e che lo vedrà raccogliere la pesante eredità lasciata da Ron Perlman: “Ho amato i primi due film, ma questo sarà un prodotto totalmente diverso. Hellboy è un personaggio cupo, introverso e stiamo lavorando proprio a questo suo lato psicologico, mantenendoci fedeli ai fumetti di Magnolia. Se dovessi fare un paragone shakesperiano, tirerei in ballo Amleto. E prima che me lo chiediate no, quello non era il mio corpo nelle foto pubblicate in rete, ma un prostetico che mi fa apparire più muscoloso e in forma di quando non lo sia (ride)”.
Vi ricordiamo che tutti gli episodi sella seconda stagione di Stranger Things sono da oggi disponibili in streaming in esclusiva su Netflix.