Di4ri. Il cast racconta la serie teen Netflix: “una figata”

Abbiamo intervistato il cast di Di4ri, tra cui Fortunato Cerlino, il quale ci ha detto di continuare "a credere che le nuove generazioni ci sorprenderanno in meglio".

Arriva su Netflix, dal 18 maggio 2022, Di4ri la prima serie TV italiana per un pubblico di preadolescenti che racconta un gruppo di ragazzini che frequentano la seconda media. Durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo progetto, seduti a parlare della loro serie. ci sono i giovanissimi attori, Andrea Arru (Pietro), Flavia Leone (Livia), Sofia Nicolini (Isabel), Biagio Venditti (Daniele), Liam Nicolosi (Giulio), Federica Franzellitti (Monica), Francesca La Cava (Arianna) e Pietro Sparvoli (Mirko), accanto a loro ci sono il regista della serie, Alessandro Celli, Simona Ercolani, che con la sua Stand By Me produce i quindici episodi, ma che ha lavorato anche al soggetto e alla sceneggiatura di Di4ri, e in rappresentanza di Netflix, Veronica Vitali. Felici di essere pronti al grande debutto hanno parlato di quanto sia stato bello e importante parlare di questi ragazzi, e raccontare proprio a questo target e non solo una delle età più importanti ma anche più complicate della vita, la preadolescenza; è interessante che sia stato sottolineato dai ragazzi quanto a loro sarebbe servita una serie come questa quando loro erano alle medie, per sentirsi meno soli.

Di4ri: il rapporto tra attori e personaggi

Inevitabilmente si chiede quanto sia stato difficile per un cast così giovane interpretare i personaggi – si pensi che questa è stata, quasi per tutti, la prima vera e importante esperienza -, come spesso capita quando si tratta di giovanissimi la risposta è sorprendente, per tutti è stato abbastanza facile, forse anche grazie al lavoro di ricerca del cast.

Andrea Arru: “Io mi ritrovo praticamente totalmente in Pietro. Io sono Pietro, Pietro/Andrea. questo mi ha aiutato tantissimo ad interpretarlo perché essenzialmente sono io e quindi per me è stato anche abbastanza facile sotto questo punto di vista”. Aggiunge che forse è stato più difficile in quelle scene più delicate mentre litiga con i suoi.

Flavia Leone: “All’inizio è stato terrorizzante, è stata la mia prima esperienza importante, e niente ero terrorizzata. Poi conoscendo i ragazzi è diventato tutto più naturale e spontaneo e adesso mi ritrovo alle spalle questa esperienza unica e anche questa famiglia bellissima. Ci siamo divertiti molto sul set”.

Biagio Venditti: Ho usato la mia empatia per entrare nel personaggio di Daniele.

Venditti interpreta Daniele e deve raccontare il suo naturale coming out, con estrema franchezza e naturalezza parla di come sia per lui appunto naturale narrare proprio in questo modo una storia come quella del suo personaggio proprio perché “penso che siamo arrivati ad un momento della nostra società in cui ormai non tutti hanno pregiudizi ma possono esserci ancora situazioni in cui tra i ragazzi ci si creano paranoie. Spero che Daniele possa essere da esempio per tutti quei ragazzi e quelle ragazze che hanno bisogno di tirare fuori quello che vogliono”.

Continua Sofia Nicolini: “Isabel è molto affine a me, è determinata in tutto ciò che fa e soprattutto ci tiene alle persone che le stanno accanto. Affronta un tema fondamentale durante la preadolescenza che è la fretta di crescere, ci si sente troppo grandi per essere bambini ma ancora troppo bambini agli occhi dei grandi. Sarà poi con la riflessione che si renderà conto che le cose che devono succedere succedono, non c’è un’età, bisogna solo sentirsi a proprio agio con se stessi”.

Federica Franzellitti: “Calarmi nel personaggio di Monica è stato abbastanza facile perché io e lei siamo abbastanza simili e quindi per me è stato molto semplice interpretarla in alcune scene”.

Di4ri: l’amicizia nella serie

L’amicizia è uno dei temi più importante di Di4ri, è inevitabile che si pongano delle domande ai ragazzi su questo; ciascuno parla del proprio personaggio in rapporto agli altri.

Federica Franzelitti: “All’inizio viene etichettata come secchiona, quindi non ha un bellissimo rapporto con i suoi compagni, lei ha al suo fianco solamente Isabel che è la sua migliore amica, suo punto di riferimento. Monica ha paura che gli altri possano portarsela via questa amicizia, ma affronterà questa paura diventando poi amica di tutti”.

Liam Nicolosi: “Uno dei momenti importanti secondo me è quando Giulio e Pietro litigano non solo con le parole, non vi preoccupate niente di grave. Questo è importante perché fa vedere che l’amicizia è vera, succedono queste cose. L’amicizia perfetta è finta, non esiste. Questo dimostra l’amicizia tra Giulio e Pietro e tra Liam e Andrea”.

Francesca La Cava: “Arianna è consapevole del suo valore e della sua bellezza. Per questo motivo lei si è sempre posta come una rivale, però ad un certo punto, in un momento di difficoltà e di imbarazzo, sono proprio le persone che snobbava ad aiutarla, lì capisce che ha sottovalutato i suoi compagni. Lei è stupita perché non aveva mai pensato di essere grata a persone con cui lei si è comportata male e che ha giudicato e trattato male”. Parla anche della solitudine che prova Arianna e che proprio grazie ai compagni “capisce di non essere sola, alla fine nei suoi amici trova quello che cercava nella madre, l’ascolto, l’attenzione verso di lei”.

Di4ri: il videomessaggio di Fortunato Cerlino

Ad intervenire con un videomessaggio è Fortunato Cerlino (Paolo nella serie), che racconta con tenerezza l’esperienza.

“Di4ri è una serie a cui tengo in modo particolare, lo so si dice sempre, però in questo caso, credetemi sulla parola, perché è un progetto nuovo per l’Italia in qualche modo, un progetto che racconta una fase della vita completamente cambiata nella storia del nostro paese e non solo. Quando ho letto le sceneggiature ho molto apprezzato il coraggio di parlare senza troppi veli, senza troppi sotterfugi, di questioni che riguardano molto i ragazzi di quell’età, questioni anche importanti spesso nascoste nel nostro paese. Ci sono cose veramente belle che sono state scritte con coraggio e sono state interpretate meravigliosamente dai ragazzi che mi hanno impressionato per la serietà con cui hanno affrontato questo progetto, per il calore che hanno portato sul set, per la professionalità che hanno mostrato, assolutamente sorprendente, meravigliosa. Continuo a credere che le nuove generazioni ci sorprenderanno in meglio, è importante dare spazio, dare voce ai ragazzi di quell’età, ed è importante sapere che c’è uno spot su di loro e che hanno una possibilità di raccontarsi”.

Cerlino sottolinea come sia stato commovente e interessante lavorare con degli esseri umani in formazione con i loro desideri, con sguardi diversi e con un bisogno di dire che ci sono, che esistono.

Alessandro Celli , Simona Ercolani, Veronica Vitali raccontano la serie Netflix

Alessandro Celli ha raccontato come è stato lavorare con un cast di ragazzi così giovani, per lo più esordiente: “Quando ti trovi a lavorare con un gruppo di ragazzi investiti da una responsabilità del genere ti chiedi, quanto posso aspettare che si arrivi ad un tempo di maturazione per avere delle prove attoriali importanti. Loro mi hanno stupito perché sono stati velocissimi, sono stati chiamati ad una responsabilità e da subito erano dentro alla serie. Un aneddoto? [..] In una scena molto emotiva, Biagio Venditti che interpreta Daniele mi ha chiesto di chiamare gli altri ragazzi e portarli al monitor – è vietatissimo per loro vedere le scene – e hanno fatto il tifo a distanza”.

Simona Ercolani ricorda che Di4ri è nato dopo aver chiacchierato con la figlia di amici. Lei le aveva parlato della sua scuola; da quel dialogo ha lavorato su questo, intervistando ragazzini, basandosi su storie vere. Con Di4ri Stand By Me ha potuto spingere un po’ di più (“Netflix ti sprona a rompere le barriere”), sia in termini produttivi, sia in termini di contenuto, perché l’abbonamento consente la scelta da parte del pubblico.

Continua dicendo che ha voluto raccontare l’individualità di questi ragazzini che sono ragazzini ma sono anche ragazzi, in una fase così particolare della vita che normalmente non viene considerata. Sì, perché ci sono le elementari e le superiori ma le medie sono di passaggio, […] è un momento fondamentale nella crescita, si è molto inquieti, si forma la vera individualità. Mi piaceva sottolineare il punto di vista di ciascuno di loro e mi piaceva che ognuno di loro stabilisse con il singolo bambino davanti alla televisione un rapporto diretto; l’idea di base è che ognuno di loro diventi il miglior amico del loro alter ego dall’altra parte e viceversa, che anche lo spettatore si senta trattato da migliore amico. Per stabilire una connessione emotiva, intima con lo spettatore“.

Veronica Vitali di Netflix ha detto: “è una serie che parla ad una fascia di pubblico a cui ancora non ci eravamo rivolti. È una storia che ci ha colpito molto, che con un tono leggero e spensierato riesce ad affrontare tematiche delicate e molto presenti negli adolescenti di oggi […], è una serie che rientra perfettamente nella linea editoriale di Netflix, incentrata sulla varietà di contenuti, sulla qualità produttiva e su una forte autenticità locale che abbiamo ritrovato in Di4ri”.

Di4ri: Tancredi e la musica nella serie

Alla conferenza c’è anche Tancredi, il cantante uscito dal talent Amici, che è presente nella colonna sonora della serie con il suo nuovo singolo Isole, lui è guest star in due episodi in cui è sé stesso. Ha raccontato che sentire la sua canzone in una serie è stata “una figata”. Ricorda che quando gli è arrivato il trailer si è emozionato davvero tanto e dice che è stato bello perché: “la musica quando va a contatto con le immagini è ancora più forte”.

La musica ha un valore molto importante nella serie, parla di questo Pietro Sparvoli, Mirko, che dice: “la musica è fondamentale per Mirko; è un luogo di riparo, di rifugio, dove si sente a suo agio, e inoltre lui è una persona molto musicale, perché ascolta, è in ascolto, è sensibile, e questo lo aiuta nelle pubbliche relazioni. La musica è un veicolo per comunicare. Anche per me è fondamentale”.