Diabolik – Ginko all’attacco! – intervista ai Manetti Bros. e a Giacomo Gianniotti [VIDEO]
La nostra intervista video ai Manetti Bros. e a Giacomo Gianniotti per Diabolik - Ginko all'attacco!, al cinema dal 17 novembre 2022 con 01 Distribution.
I Manetti Bros., registi di Diabolik – Ginko all’attacco!, ci parlano del film tratto dal fumetto edito da Astorina (creato dalle sorelle Giussani negli anni ’60) insieme a Giacomo Gianniotti, il nuovo volto del Re del Terrore.
Con loro abbiamo parlato di maschere e di segreti necessari per apprezzare un film così, di oggetti preziosi (alcuni spariti dal set) e di prospettive per il terzo capitolo.
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Oltre al protagonista e ai registi, in conferenza abbiamo avuto modo di ascoltare le dichiarazioni degli altri membri del cast, tra cui la bellissima Monica Bellucci, che parlando della sua Altea, una contessa che ha rubato il cuore di Ginko, spiega: “i Manetti hanno pensato di darle un accento dell’est per renderla più misteriosa. È una donna che ha tutto e infatti cerca l’eccitazione, la passione”. Parlando ancora del suo personaggio l’attrice non perde l’occasione per far imbarazzare un po’ Valerio Mastandrea, alias l’ispettore Ginko, dicendo di aver passato il primo giorno delle riprese a baciarsi… in un cimitero! Ha poi aggiunto “Ho detto di sì Manetti solo dopo aver visto il trailer. Ho amato il primo film, coraggioso, dava spazio ai personaggi femminili”.
La presenza di Altea, d’altro canto, segna la grande differenza tra il fumetto da cui è tratto il film e questo secondo capitolo della trilogia. Stando a quanto dichiarato dai Manetti Bros. in conferenza, infatti, “non ci sono moltissimi cambiamenti rispetto al fumetto ma c’è una differenza principale, cioè che nel fumetto non c’era Altea, ci serviva per raccontare la parte intima di Ginko. Ovviamente Altea è in Diabolik ma non in questo numero”.
Miriam Leone, che riprende il ruolo di Eva Kant, ha detto: “ringrazio questi due fratelli e queste due sorelle. I Manetti per avermi scelto e le sorelle Giussani per aver creato questa donna che è alla pari del suo uomo. È una donna all’avanguardia. Nel primo film ho potuto sfoggiare un guardaroba più forbito,invece in questo film sono un po’ ninja”. L’attrice ha inoltre paragonato Eva e Diabolik a Sandra e Raimondo (almeno nell’intimità domestica), dicendo che il mondo li costringe a indossare una maschera, mentre dentro casa possono essere chi vogliono. Parlando della sua scena più pericolosa, invece, ha detto che è stata quella in cui è costretta a correre indossando i tacchi!
Gianniotti, dal canto suo, ha fatto le scene senza ausilio di controfigure e in conferenza stampa ha elogiato il lavoro con i due registi e l’intimità sul set, a cui non era abituato, avendo lavorato in produzioni ben più grosse.
A tal proposito Valeria Mastandrea, per far capire che tipo di situazione si respirava sul set, ha svelato alla stampa: “C’era una scena che non riuscivo a fare, non ci riuscivo proprio. Non mi veniva! La facciamo e rido io. La faccio la seconda e ride Marco, terzo ciak impreco io, quarto ciak ci riesco quasi e ride Antonio, quinto ciak ridono tutti. Al che si alza Giacomo e dice ‘basta fatelo lavorare’. È l’insulto più brutto che mi sta stato fatto!” racconta l’attore ridendo.
Giacomo Gianniotti ha inoltre raccontato: “da ragazzo venivo qui in Italia e il volto di Diabolik lo conoscevo. Non ero un appassionato di fumetti ma accettando questo ruolo mi sono messo a leggerli. È iniziata come una ricerca ma sono diventato un fan. È stato molto divertente interpretare un ruolo così letale”.