Diodato e la canzone per Diabolik: in Se mi vuoi “ci sono tutto io”. Intervista
La nostra intervista a Diodato, autore e interprete di Se mi vuoi, la canzone originale composta per Diabolik - Ginko all'attacco!
“Se non sei pronto a morire, sei destinato a sparire”. La nostra chiacchierata con Diodato, cantautore classe 1981, parte proprio dall’analisi della canzone Se mi vuoi, composta per Diabolik – Ginko all’attacco!, il secondo capitolo della trilogia dedicata al Re del Terrore, firmato dai Manetti Bros. e al cinema dal 17 novembre 2022 con 01 Distribution.
Si veste di semplicità e cordialità, ha la voce amichevole e il timbro temperato di chi con le parole e la musica riesce ad attraversare i corridoi dell’anima. Il vincitore del Festival di Sanremo nel 2020 (grazie al brano Fai rumore) è una delle voci italiane più apprezzate e nella sua discografia espone tutto se stesso, senza riserve, compreso quell’amore per il cantautorato italiano (Fabrizio De André, Luigi Tenco, Domenico Modugno), ma anche per i Pink Floyd e i Radiohead, a cui si ispira. Per lui la musica è “è un modo sano per crescere” – ci spiega – “perché in quei mondi lì puoi giocare anche con i lati più oscuri, senza metterli per forza in pratica. Quindi ti aiuta anche a essere un essere umano migliore.”
Diodato, Diabolik e l’amore per il proibito narrato nella canzone Se mi vuoi
Nel film tratto dai celebri fumetti delle sorelle Giussani converge anche questo. Lo vediamo e lo ascoltiamo nella sigla che inaugura la pellicola: una spaccatura dal retrogusto bondiano ma dalla sensibilità italiana. Antonio Diodato è lì nell’oscurità, mentre la sua canzone esce allo scoperto e conquista la scena.
Nel raccontarci il processo di ideazione di Se mi vuoi il cantautore, nato ad Aosta ma di origini tarantine, ci spiega: “C’è tanto di me, ci sono praticamente tutto io! Questa secondo me è una condizione necessaria, anche per provare a scrivere qualcosa di vero, che arrivi. Negli anni ho capito questo, che devo raccontare una cosa vera, altrimenti io stesso poi non ci credo. È invece fondamentale che io credi in quello che canto e quindi devo esserci necessariamente. O io o il mio sguardo, comunque, quindi anche se non c’è qualcosa che ho vissuto personalmente magari può essere lo sguardo su qualcosa che mi circonda. In questo caso, in realtà, sono andato molto in profondità scrivendo la canzone, perché quando ho parlato con i Manetti mi sono fatto raccontare un po’ il film. Avevo visto solo il trailer del primo capitolo, che non era ancora uscito al cinema, ma loro stavano già lavorando al secondo” – precisa – “La cosa evidente e che ho sempre pensato è che il mondo di Diabolik sia un mondo oscuro, mosso dal desiderio, che sposta i confini di ciò che non si può fare e di ciò che si dovrebbe fare e questa cosa mi ha sempre affascinato fin da bambino, quando lo leggevo rubandolo a mio padre. Sulla copertina c’era scritto che era un fumetto destinato solo agli adulti e questa cosa qui del proibito mi attirava, ovviamente. Ed è ciò che poi muove tutto il mondo di Diabolik, questo riuscire a ottenere ciò che è proibito. Quella frase che ho inserito nella canzone racconta questo: se non sei pronto a rischiare tutto sei destinato a restare nell’oblio. Chiaramente è una frase estrema ma che appartiene, oltre al mondo di Diabolik, anche al nostro lato più profondo, per cui mi sembrava naturale inserirla per raccontare quell’aspetto”.
Quanta politica c’è in Diabolik – Ginko all’attacco?
Considerando l’impegno per il sociale (Antonio Diodato è l’organizzatore del concerto del 1° maggio a Taranto) e attratti da una sua precedente dichiarazione, in cui dice che anche quando si parla d’amore si parla si politica, abbaimo chiesto all’artista quanta politica c’è in Diabolik, considerando anche tutta la storia che si porta dietro e il periodo storico in cui è stato pubblicato il primo fumetto.
“Ogni storia che racconta un determinato periodo non può far altro che raccontare anche il momento politico.” – ci dice – “C’è una figura femminile trainante in Diabolik, che è anche rivoluzionaria in relazione al periodo. La politica, poi, oggi si è allontanata tantissimo dalla vita di tutti i giorni, ma in realtà è ciò di cui è fatta la nostra quotidianità e in fondo ogni esperienza ci aiuta ad avvicinarci a questa sfera, magari in maniera critica; una canzone, un fumetto o un film ti mostrano una visione alternativa che ti permette di metterti nei panni dell’altro e quindi confrontarti con l’altro anche a livello sociale, che è poi la base della politica, a tutti gli effetti.”
Non è la prima volta che ti cimenti con la settima arte, hai addirittura vinto un David di Donatello e un Nastro d’Argento per Che vita meravigliosa. E poi sei laureato al DAMS! Non è che magari potremmo trovarti dietro la macchina da presa un giorno?
“Chi lo sa? Non mi dispiacerebbe! So che è una cosa molto complicata per la quale bisogna prepararsi ma credo che ci siano dei punti di congiunzione tra lo scrivere delle canzoni, avere un certo tipo di sguardo su ciò che ti circonda e il raccontare una storia. Sia i cantautori che i registi provano a raccontare una storia e il cinema e la musica ti permettono di superare i confini imposti dalla realtà”.
La colonna sonora di Diabolik – Ginko all’attacco! è disponibile dal 18 novembre 2022 in versione doppio LP e digitale, edita da Edizioni Curci e Creuza e su etichetta Carosello Records e contiene, oltre all’inedito Se mi vuoi, l’intera soundtrack firmata dai musicisti e compositori Pivio & Aldo De Scalzi.