Filippo Timi e Carlotta Gamba su Dostoevskij, tra colpi al cuore e condizioni estreme [VIDEO]

La nostra intervista video agli attori Filippo Timi e Carlotta Gamba, protagonisti di Dostoevskij, la serie TV creata dai f.lli D'Innocenzo

I fratelli D’Innocenzo dopo l’ultimo film, America Latina, tornano con un nuovo gioiello, questa volta sul piccolo schermo: la serie tv Dostoevskij. Definito da molti come un film lungo e infatti uscita anche al cinema, Dostoevskij arriverà su Sky il 28 novembre 2024. Non seguirà la classica programmazione della rete e cioè di uno o due episodi a settimana, ma sarà interamente disponibile con tutti i suoi sei episodi, pronta quindi per gli amanti del binge-watching. Si tratta, in qualsiasi caso, di una serie da vedere tutta d’un fiato, che non manca di coinvolgere nella volontà e curiosità di capire cosa stia accadendo e, che, da un certo momento in poi, si carica di continui cliffhanger, tanto che interromperne la visione diventa quasi impossibile. Ma come ogni degno prodotto dei fratelli D’Innocenzo, lo svolgimento del fatti e, in questo caso, l’indagine e quindi l’identità del colpevole, non sono l’unica forza della serie tv.

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Filippo Timi e Carlotta Gamba Dostoevskij cinematographe.it

Dostoevskij scava nell’animo più profondo dei personaggi, in particolare in quello del protagonista Enzo, volto di Filippo Timi, che seziona nel suo rapporto con la figlia Ambra, interpretata da Carlotta Gamba, in quello con il il serial killer che insegue, in quello con l’amico di sempre, nel contrasto con il suo antagonista sul piano professionale e, più di tutti, nel dialogo con la sua interiorità. Perché è unicamente nella sua solitudine che Enzo può essere se stesso, può dannarsi per i suoi peccati e può cercare di convincersi che esista un modo per espiarli. Nel tentativo di salvare l’umanità da Dostoevskij, nome che viene dato a questo assassino seriale che non si fermerà, Enzo cercherà di trovare la propria strada, oltre l’indagine, per l’illusione di redimersi, senza però credere realmente in un vero riscatto. Cercando il confronto con la figlia che lotta contro il vortice della droga che troppo spesso la ritrova, abbandonata a se stessa e abbandonata dallo stesso padre fin dai suoi sei anni, Enzo ha bisogno di allontanarsi da tutti, di tentare di fare del bene, di aiutare coloro che non crede potranno mai davvero perdonarlo.

Dostoevskij: intervista video agli attori Filippo Timi e Carlotta Gamba

Insieme a una caratterizzazione e costruzione dei personaggi che i fratelli D’Innocenzo non mancano mai di rendere colonna portante di ogni prodotto, non è solo l’indole, la natura e la personalità delle figure della serie a rendere Dostoevskij un altro piccolo capolavoro. Perché anche la parte crime detection e gli elementi del thriller, funzionano alla perfezione. Così come l’ambientazione e la connessione che la figura di Enzo vive con Dostoevskij. Trovare e scoprire l’identità di Dostoevskij non è solo risolvere l’indagine e fermare gli omicidi. Descrivendo il proprio personaggio e il suo rapporto con il serial killer Filippo Timi ha affermato come “spesso è in guerra che i parametri saltano“, sottolineando come, in numerose situazioni di Dostoevskij e di vita le condizioni estreme portano a far uscire fuori il peggio di sé, a vedere connesse dolore e salvezza. Un tema fortemente espresso nella serie tv, che si lega appunto al complesso rapporto che si instaura tra Enzo e il serial killer. Carlotta Gamba, definendo il suo personaggio “dolce e tenero“, nell’universo più nero di Dostoevskij, ha espresso una forte verità, e cioè come tutte le figure dello show raggiungano in qualche modo un punto; ogni storyline potrebbe finire o continuare, ma nel presente della serie tv ha una propria conclusione. La luce che il suo personaggio, Ambra, porta, è tenue e flebile, in un mondo così cupo e amaro come l’universo di Dostoevskij viene presentato all’inizio. I due attori hanno poi anche raccontato dello sconvolgente quarto episodio, un punto di svolta e di non ritorno per entrambi, una puntata che cambia ogni cosa, che svela segreti inconfessabili e che dà anche un’importante e diversa direzione alle indagini. “Sono saltato sulla sedia quanto l’ho letto“, ha dichiarato Filippo Timi, concentrandosi anche sulla carica emotiva che, in scena insieme a Carlotta Gamba, i due attori sono riusciti a trasmettere, tra commozione, risentimento e scioccanti rivelazioni.

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