Edoardo Leo su Lasciarsi un giorno a Roma: “solo il 3% delle coppie è sincera” [VIDEO]
La nostra intervista a Edoardo Leo e Marta Nieto, protagonisti di Lasciarsi un giorno a Roma, nuova pellicola Sky Original, dall'1 gennaio su Sky Cinema e NOW.
Ancora lo stiamo attendendo e già la coppia di protagonisti Edoardo Leo e Marta Nieto promettono il sequel: “Lasciarsi un giorno a Madrid”. Scherzano, o forse no. D’altronde Lasciarsi un Giorno a Roma – dall’1 gennaio su Sky Cinema e NOW TV – è un “film sentimentale” dall’animo europeo, inserito tanto nella città eterna quanto esportabile nelle grandi città chiamate a sostenere emozioni e turbamenti di coppie moderne. L’importante, avvisa il suo sceneggiatore e regista Edoardo Leo, è non chiamarla commedia romantica. Niente etichette, dunque. Anche se un paio, magari vicine al cinema anglosassone, corrono nella mente dello spettatore.
Questa è una storia di coppie, al plurale. Perché tante – due protagoniste, con Stefano Fresi e Claudia Gerini a chiudere il cast di spicco, ma molte a contorno, come quelle affacciate ai convivi di amici che fungono da specchio per i nostri protagonisti – e perché varie. Un gioco di lettura facile direbbe contemporanee, addirittura liquide. Ma più che un incensarsi in quella fluidità oggi così proclamata, e forse qui discussa, Lasciarsi un giorno a Roma è anche un’occasione per guardarsi indietro: quando stare insieme era resistere, addirttura censurarsi, per andare avanti. Meglio? Peggio? Lasciarsi un giorno a Roma non sa, esplora. Prospettive, possibilità, percorse attraverso le vicende nonpiùromantiche di due coppie.
La nostra intervista video a Edoardo Leo e Marta Nieto, protagonisti di Lasciarsi un giorno a Roma
“È successo anche a me”. Edoardo Leo spera che sia questa la reazione del pubblico Sky a Lasciarsi un giorno a Roma. Ritrovarsi nelle peripezie delle due coppie, o magari nei dubbi dei suoi singoli protagonisti. In un film che gioca coi cliché e le parole “chieste in prestito” ai grandi autori – da Marquez a Montale – Edoardo Leo spera di “diventare un meme”, una citazione affissa nelle grandi bacheche online e ricondivisa a suon di “è proprio così”. Un sogno possibile, anche grazie agli aspetti più commoventi e conciliatori del film.
C’è però spazio anche per del ponderato cinismo: “Solo il 3% delle coppie è sincera”, la stessa percentuale di persone che a fine anni ’70 giungeva all’ultimo livello del difficile videogame Space Invaders. La coppia, dunque, come gioco a livelli: ma il boss finale? Stare insieme, forse. O accettare quel che si è diventati e prendere le scelte più dure. Marta Nieto ci racconta che “nessuno sa quello che pensa, nessuno sa quello che sente”. E centra così il punto del film: sentirsi. Perché la coppia è un gioco di percezioni in seno ai suoi due protagonisti. Infatti, in Lasciarsi un Giorno a Roma Marta Nieto dialoga con uno scrittore per cuori infranti dietro cui, a sua insaputa, si cela proprio il compagno. Un dialogo interiore che diventa terapia di coppia.