Filippo Timi su Favola: in corpetto e tacchi a spillo ho capito le donne
Filippo Timi ha parlato del film da lui scritto e interpretato, Favola, spiegando come è nata l'idea e come ha capito, in corpetto e tacchi a spillo, la condizione delle donne.
Si è tenuta giovedì 15 Giugno al cinema Arcobaleno di Milano l’anteprima di Favola, il film scritto e interpretato da Filippo Timi e diretto da Sebastiano Mauri con Lucia Mascino, Luca Santagostino, Piera Degli Esposti e la partecipazione di Sergio Albelli. Una trasposizione cinematografica fortemente voluta dallo stesso Timi che ha riscosso molto successo e approvazioni in teatro, trasformando la sua Mrs. Fairytale in realtà. La conferenza stampa ha visto la (s)moderazione di La Pina che ha coinvolto cast e pubblico in un confronto da favola per questa pellicola in uscita nelle sale solo il 25, 26 e 27 Giugno.
Favola: ladies, amore, ufo e tanto colore nell’America anni ’50, tutta elettrodomestici e whisky pomeridiani
America, anni ’50: Mrs. Fairytale (Filippo Timi) vive in una casa da sogno, tutta carta da parati fantasia, moquette multicolore e mobili chic, in compagnia della sua Lady, un barboncino bianco, impagliato ma più attivo che mai. Trascorrendo una vita di tediosa routine Mrs. Fairytale si confida con l’unica amica, Mrs. Emerald (Lucia Mascino) poiché entrambe nascondo una matrimonio infelice per colpa di mariti infedeli e autoritari. Tra un whisky pomeridiano e un cambio d’abito, Mrs. Fairytale riceve la visita di tre gemelli Ted, Tim e Glenn (tutti interpretati dal bravo Luca Santagostino) e talvolta della Mother (Piera Degli Esposti) che appare come una fantasma nei momenti più tragici per sua figlia. Tra minacce ufo e colpi di scena la protagonista prenderà coscienza della propria natura e dei propri sentimenti, verso una rinascita coronata dal lieto fine.
Favola è stato un progetto fortemente voluto da Filippo Timi che, dopo il successo in teatro, voleva farne una trasposizione cinematografica per permettere a un pubblico più vasto la visione della sua creatura. Grazie alla collaborazione con Sebastiano Mauro e a un’importante lavoro di scrittura dello stesso Timi, il film ha visto la luce, prodotto da Palomar. Uno degli argomenti più discussi in conferenza stampa è stata proprio la difficoltà dell’adattamento su pellicola: “abbiamo dovuto lavorare per sottrazione rispetto al teatro” ha dichiarato Timi, sottolineando la necessità di tagliare e modificare alcune parti di testo per conformarle al linguaggio cinematografico, così come si è vista necessaria l’aggiunta di alcuni elementi come il colpo di scena finale o l’introduzione dei personaggi di Mother e del marito di Mrs. Fairytale in carne ed ossa.
Favola: l’emozione del cast nel vedere la favola diventare realtà sul grande schermo
Per Lucia Mascino veder realizzato il progetto di Favola sul grande schermo è stata “una grande emozione“, così come per Santagostino che si è cimentato con una recitazione completamente diversa rispetto al teatro, in cui il ciak segna l’inizio di una scena che trova una sua fine al comando del regista, diversamente dalla fluidità continuativa dell’interpretazione teatrale in cui non c’è sosta. Timi ha sottolineato divertito di come, rispetto al teatro, quando si gira una scena in un film non ci sia l’immediato riscontro del pubblico e che, di conseguenza, lui e gli altri protagonisti si siano ritrovati a ridere fra loro alla conclusione di un ciak divertente, appena dopo un attimo di assoluto silenzio (e i momenti di umorismo in Favola non mancano di certo!).
Per il regista Sebastiano Mauro, Favola è stato un progetto che porta con sé un grande carico di responsabilità, soprattutto per il messaggio morale che racchiude e la decisione di offrire a questa storia un lieto fine rappresenta una novità nel genere. Timi ha voluto evidenziare di come questo film “parli di donne” e di quanto sia riuscito a capire la condizione femminile costretto in corpetto e tacchi a spillo per tutto il periodo delle riprese. Favola vuole essere quindi una presa di coscienza non solo della donna rispetto alla sua condizione di femmina ma anche dell’uomo rispetto a questa figura che da sempre ha dovuto adattarsi e subire, indipendentemente dal luogo o dal tempo.
Favola: il meraviglioso contributo del cast tecnico
Se c’è un elemento che non può non piacere in Favola è lo straordinario lavoro del cast tecnico che, grazie a un lavoro di cesello con scenografia, costumi, trucco, musica e montaggio vale da solo il prezzo del biglietto. Già dalla prima scena si viene calati in un’atmosfera USA anni ’50 che non può non far innamorare, in una dimora surreale in cui ogni stanza è un gioiello, una casa di bambola in cui i protagonisti si muovono in costumi indimenticabili, sulle note di una musica che cambia a seconda del momento e della scena, rafforzando il concetto di sogno vissuto da Mrs. Fairytale che ha costruito nella sua mente una vita tutta sua per sfuggire alla triste realtà. Ma che cos’è in fondo il Cinema, se non una meraviglioso mezzo per sognare e vivere vite diverse e realizzare i propri desideri, come nella migliore delle Favole.