Shawn Levy su Free Guy: il film con Ryan Reynolds è “un antidoto a tutto quello che succede”
Ryan Reynolds, Jodie Comer e Shawn Levy parlano di Free Guy - Eroe per gioco:
“Il viaggio è stato più lungo del previsto“. Shawn Levy, regista e produttore americano dall’incedere fluido, una visione che abbraccia cinema commerciale (Una Notte al Museo) e nuova serialità (Stranger Things), non usa giri di parole quando si tratta di descrivere l’odissea distributiva del suo nuovo film. Il titolo è Free Guy – Eroe per gioco, nelle sale italiane dall’11 agosto 2021 distribuito da The Walt Disney Company Italia, con un cast di tutto rispetto che comprende Ryan Reynolds, Jodie Comer, Taika Waititi, Joe Keery e tanti altri. Era previsto uscisse un anno fa, nel luglio del 2020, l’anno di ritardo è il tributo pagato agli stop a ripetizione della pandemia, anomalia temporale costellata da una serie di posizionamenti andati a vuoto. Questa, però, è la volta buona.
L’occasione giusta per festeggiare il traguardo dell’uscita in sala, per niente scontato di questi tempi, è la conferenza stampa mondiale di presentazione del film, alla quale noi di Cinematographe.it eravamo presenti. Free Guy è nato sotto una buona stella, spiega Levy “girare questo film è stata un’esperienza splendida. La lavorazione è stata gioiosa, speriamo che anche il pubblico riesca a condividere questo sentimento“.
La nostra intervista a Shawn Levy, Ryan Reynolds e Jodie Comer in vista dell’uscita di su Free Guy
Ryan Reynolds è un protagonista ingenuo e innocente in Free Guy – Eroe per gioco, un film per tutti
Relatività di spazio e tempo, il confronto tra verità e illusione è una delle chiavi di volta di Free Guy – Eroe per gioco. Il film racconta della realtà fittizia (!) di un videogioco e dei personaggi veri o falsi che lo attraversano, ognuno con la sua personale lista di obiettivi e desideri. Ryan Reynolds domina la scena con il consueto mix di fisicità e umorismo, magari depurato dalla scorrettezza graditissima del suo Deadpool. Guy è un cassiere di banca dall’animo nobile che mette in discussione l’autenticità della sua vita.
“Questo personaggio è una cosa leggermente nuova, per me. Il mio punto d’appoggio nel tratteggiare l’innocenza di Guy è stato Oltre Il Giardino (film del 1979 con Peter Sellers, ndr). Divertente, esplorare tutto con nuovi occhi. Ho parlato molto con Shawn su come fare per rendere il film rilevante, dopo aver letto lo script“, prosegue Reyndols, “parliamo di una storia originale e quando si gira un film così devi essere perfetto e poi migliorare ulteriormente, perché non hai una fanbase o un appoggio qualsiasi. La cosa rende nervosi, ma avevamo tutti lo stesso obiettivo“.
Film per gamers, ma anche per profani. D’altronde, non tutti nel cast partivano con un bagaglio di competenze adeguato. Se Taika Waititi (di cui esiste un cut di improvvisazioni formidabili, spiega il regista) ha dimestichezza ma, precisa, “appartengo a un’epoca in cui bisognava andare in città e pagare 16 cents per divertirsi in sala giochi“, il collega Joe Keery (Stranger Things) ammette una certa ignoranza di partenza. “Non sono un appassionato ma ho imparato parecchio per questo film e apprezzo quello che ho scoperto. Molto bello accogliere cose nuove“.
Sulla trasversalità dell’operazione ha qualcosa da dire Shawn Levy. “Volevo che il film fosse il più rigoroso possibile nel tratteggiare il mondo dei giochi. Per questo prima di girare mi sono dato da fare“. In che modo? “Ho parlato con molte persone, ho fatto moltissima pratica. L’idea è questa, un film rispettoso della realtà descritta ma anche caldo e godibile per chi non è pratico del mestiere“.
Jodie Comer ama cambiare pelle in un film che nasce per la sala
Per Jodie Comer la sfida di vestire due personaggi, Millie e Molotov Girl, combacia per istinto con il gusto per la trasformazione e il camuffamento che tanto successo le ha regalato con Killing Eve. Ma c’era anche dell’altro a spingerla. “Mi ha colpito l’immaginazione, l’ambizione del progetto. Una miscela di azione e commedia ma c’è anche più di questo“. Affinità tra l’universo del film e il mondo di fuori. “Il tipo di maschilismo che permea il film c’è anche nel mio settore professionale. La posta in gioco per me recitando qui era alta. C’è stato modo di sperimentare, dalla prima stesura al set. E Ryan e Shawn hanno sempre voluto sentire le mie opinioni“.
Girato prima della pandemia da Covid-19, Free Guy – Eroe per gioco esce in sala in un mondo diverso. C’è mai stata la possibilità di puntare su palcoscenici, diciamo così, alternativi? Per Shawn Levy, la risposta è un no secco. “So che viviamo nel mondo nuovo dello streaming, ma il mio obiettivo con questo film è la soddisfazione collettiva. Cosa diversa vederlo sul divano. Ho partecipato a proiezioni con il pubblico, la storia assume forme diverse a seconda delle reazioni. Considero il film un antidoto a tutto quello che succede. Un messaggio di speranza e ottimismo per il mondo“.
Shawn Levy sta già pensando al sequel di Free Guy?
Parlando del sequel Shawn Levy va dritto al sodo: “Ci ho pensato“, dice, “tuttavia quando hai a che fare con un franchise non puoi mai dire veramente quello che succederà. Se il film si farà, il titolo sarà Free Guy 2: Albuquerque Boiled Turkey!“. La gag si ricollega al film, accompagnata da risate convinte del cast. Registrata e non spiegata, per risolvere l’enigma non resta che la sala. Buona visione!