RomaFF10 – Freeheld: incontro con Ellen Page e Peter Sollett

Terzo giorno di festa al Festival del Cinema di Roma! Ed è con ben due star internazionali che viene presentato il dramma basato su fatti realmente accaduti, Freeheld: stiamo parlando del regista Peter Sollett e di Ellen Page, la minuta stella di Juno, film che l’ha resa famosa, ora al fianco del premio Oscar Julianne Moore in una dolorosa storia d’amore.

Freeheld: incontro con Ellen Page e Peter Sollett al RomaFF10

Essendo tratto da una storia vera, quale è stato l’approccio che avete usato per rapportarvi con il film? Avete avuto contatti con la vera Stacie, interpretata nel film da Ellen Page?

Peter: Abbiamo lavorato a stretto contatto con le persone che hanno passato quei momenti. Stacie, che nel film è interpretata da Ellen, è apparsa anche in un cameo. Non è una storia facile, è sofferta e segnata da un dolore profondo, ma abbiamo cercato di raccontare ed esplorare la prima parte di un rapporto dove c’era la felicità.

Ellen: Stacie è stata una persona straordinaria. Vulnerabile sì, ma insieme generosa e molto disponibile. Averla avuta accanto è stato fondamentale, vedere il documentario sulla storia sua e di Laurel sarebbe stato inutile se poi non ci fossimo confrontati con lei.

Ellen, conoscere questa storia è stato un modo per uscire allo scoperto e fare coming out?

L’effetto che ha mi ha suscitato questa storia è stato molto importante per me, sono due donne fonte di grande ispirazione che ciò mi ha spinto a fare la cosa giusta, per me stessa in particolar modo. Nascondermi è stata una scelta negativa che si rifletteva poi anche sul mio lavoro, ora che sono uscita allo scoperto va molto meglio. In qualche modo mi danneggiavo quando credevo invece di proteggermi.

Il rapporto che Ellen e Julianne creano sullo schermo è molto intenso, questo grazie anche alla portata delle scene che devono sostenere. Ce ne è stata qualcuna che è stata particolarmente difficile da girare?

Peter: Non c’è stato nulla di particolarmente difficile da girare. La parte più ostica era riprendere i primi momenti di felicità quando già sai che non dureranno a lungo.

Ellen: Tutte le scene possono essere potenzialmente difficili, parliamo di un’esperienza emotiva forte. Si oscilla tra il dolore di Julianne e il mio. Fortunatamente ci siamo avvicinate molto, anche al di fuori del set. È un’attrice e una persona fantastica, generosa, tutto riusciva a venire molto naturale. Siamo riuscite ad instaurare un’amicizia.

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Ellen saprai che qui in Italia le coppie omosessuali ancora non hanno pari diritti rispetto alle coppie eterosessuali e si dà la colpa ad una mentalità purtroppo molto arretrata. Tu cosa ne pensi e cosa vorresti suggerire?

Il mutamento è inevitabile. Molti omosessuali ormai più che grandicelli non pensavano che si potessero mai affiancare parole quali “matrimonio gay”, pensa ora che invece questi sono sulla via della legalizzazione. Ripeto, è un cambiamento inevitabile, vorrei che se ne accorgessero prima.

Peter pensi che Freeheld possa aiutare la gente a capire i problemi che le coppie omosessuali devono affrontare?

Non penso che un singolo film possa cambiare il mondo, ma di certo rientra in una comunità che fa crescere una certa sensibilità. Si prova a creare della solidarietà. Questo è l’impatto che spero avvenga con il pubblico.

Ellen, in futuro pensi di interpretare nuovamente ruoli omosessuali che si battono per i loro diritti?

Sì, lo spero. Ma non solo personaggi omosessuali che si battono per i diritti civili, ma personaggi omosessuali che magari vivono semplicemente una storia d’amore o anche altro.