In occasione della 74ª Mostra Internazionale del Cinema di Venezia abbiamo intervistato il protagonista e i registi del film Il contagio (di cui potete leggere qui la nostra recensione), Matteo Botrugno e Daniele Coluccini e l’attore Maurizio Tesei. L’opera è tratta dal libro omonimo di Walter Siti e ci porta in una Roma fatta di borgate imborghesite, una Roma che molti conoscono ma che tutti si rifiutano di conoscere e vedere.

Maurizio Tesei in Il contagio interpreta Mauro, un ragazzo che punta in alto, cercando di sgomitare nei corridoi della criminalità organizzata e di raggiungere l’ambita vetta della Roma bene, quella parte della città riservata ai benestanti che rappresenta per lui la svolta, il cambiamento assoluto. Per farlo Mauro volterà le spalle a molte persone, facendo tutto sommato fede alla travisata massima “il fine giustifica i mezzi”. Ma cosa ne pensa l’attore di questo? Cosa pensa dei registi e del loro lavoro?

Maurizio Tesei parlando de Il contagio: “C’è un motivo se siamo qua e facciamo ciò che facciamo”

Dal canto loro, i registi hanno parlato del modus operandi che li ha condotti a trasporre l’opera dalla carta al grande schermo, del loro stile registico (prematuro parlarne?), della dualità insita nel racconto e della storia d’amore segreta che si sviluppa tra il personaggio di Vincenzo Salemme e quello di Vinicio Marchioni.

Matteo Botrugno e Daniele Coluccini parlano del loro secondo film, Il contagio

Nel cast del film, al cinema dal 5 ottobre con Notorious Pictures, anche Anna Foglietta, Giulia Bevilacqua, Vinicio Marchioni, Vincenzo Salemme.