Il Divin Codino. Roberto Baggio e il cast parlano del film Netflix: “Non è la storia di un fuoriclasse”
In uscita il 26 Maggio tra i film più attesi su Netflix, Il Divin Codino è la storia del mito ma soprattutto dell'uomo Roberto Baggio, nella sua fotografia più inedita, emozionante e umana.
Il Divin Codino, il film targato Netflix e Mediaset e prodotto da Fabula Pictures, ripercorre la carriera ma soprattutto il percorso umano di Roberto Baggio, uno dei calciatori italiani più amati di tutti i tempi, che nel film in uscita sulla piattaforma streaming a partire dal 26 maggio 2021 è interpretato dall’attore Andrea Arcangeli. Oltre a quest’ultimo troviamo nel cast anche Valentina Bellè nei panni della moglie del calciatore e Andrea Pennacchi nel ruolo del padre di Baggio: due figure chiave all’interno del biopic, che racconta una storia fatta di sport, coraggio e determinazione.
Come ha raccontato Vittorio Petrone (il manager di Roberto Baggio) in conferenza stampa: “Senza sacrificio, senza determinazione, è difficile raggiungere un obiettivo, questo è il messaggio che Roberto vuole dare ai ragazzi, questo può insegnare la sua storia. Pensate che questo futuro lo costruite voi, focalizzandovi sui vostri obiettivi attraverso azioni quotidiane nel presente, senza mollare, perché non si sa mai cosa può riservarvi la vita. Questo è ciò che la storia di Roberto può insegnare: così l’ho convinto a credere nella produzione di questo film“.
Insomma, è chiaro che il film diretto da Letizia Lamartire sia innanzitutto pieno di valori fondamentali, capaci di convincere persino un personaggio schivo come Roberto Baggio, che in merito a Il Divin Codino ha dichiarato, non senza un filo di emozione: “Quando mi hanno parlato del film ho pensato a chi potesse interessare la mia storia, che a grandi linee tutti già conoscono. Poi, quando ho letto la sceneggiatura, mi sono emozionato e mi sono sentito fortemente coinvolto”.
Andrea Arcangeli, l’attore che interpreta Roberto Baggio: “Roberto mi ha sollevato da ogni responsabilità”
Un entusiasmo, quello di Roberto Baggio per Il Divin Codino, che lo ha portato ad essere presente diverse volte sul set, in occasione delle riprese, e a sostenere e convincere anche l’attore che lo interpreta, Andrea Arcangeli.
Quello del protagonista è un ruolo di grande responsabilità, di cui Arcangeli ha sentito immediatamente il peso, ma per il quale si è preparato lasciandosi trasportare “dal forte coinvolgimento emotivo che c’era intorno al progetto e dal vivere pienamente l’esperienza”. Come ha dichiarato in conferenza stampa: “Interpretare Roberto Baggio ti ricopre di responsabilità. Ti senti le spalle più pesanti al solo pensiero e la mia prima reazione è stata quella di dire no. Poi mi sono fidato di loro (Ludovica Rambaldi, Letizia Lamartire, Stefano Sardo, ndr) che erano così decisi. C’era un grande coinvolgimento emotivo intorno al progetto, ma a convincermi è stato Roberto: mi ha scaricato lui stesso da ogni responsabilità, mi ha detto di vivere l’esperienza, così come lui ha fatto nella vita. Roberto è stato fondamentale per farmi capire la strada da seguire per interpretarlo”.
Il Divin Codino racconta il Baggio inedito: gli sceneggiatori e la regista sul film prodotto da Netflix
Gli appassionati di calcio forse sono quelli che potrebbero restare scontenti dopo la visione de Il Divin Codino, perché della carriera calcistica di Baggio sono stati scelti dei momenti salienti, umani e di svolta nella crescita dell’uomo più che del calciatore. Una scelta voluta, che lo sceneggiatore Stefano Sardo, alla scrittura del film insieme a Ludovica Rampoldi, ha ben spiegato in conferenza stampa: “La sfida era raccontare qualcuno che non si è concesso ai media, non ha fatto un brand di se stesso, ma ha conquistato il pubblico prima di tutto per la sua umanità. Abbiamo toccato una materia amatissima ed il pericolo era dietro l’angolo. La vita di Baggio sembrava già scritta e nota, ma volevamo cercare oltre, entrare dentro, scavare le ragioni che sussistono nelle ossessioni di un atleta. Un ragazzo che viene presentato come una promessa del calcio e che di lì a poco ha un incidente: la vita di Roberto è una continua rincorsa di un obiettivo, un continuo sacrificio. Non è la storia di un fuoriclasse, ma di un uomo che paga un prezzo altissimo, che si rialza e cade continuamente”.
Con una sceneggiatura alla ricerca dell’emozione, della sfumatura e del ritratto umano di Roberto Baggio, anche la regista Letizia Lamartire ha compiuto scelte cinematografiche che esprimessero al massimo la materia umana ed emotiva, partendo da un’attenta visione dei materiali d’archivio da rigirare e dilatare cinematograficamente, quasi entrando nel cuore e nello stato d’animo di quel Baggio che sbagliò il rigore ai mondiali del ’94, per “restituire l’emozione di quelle immagini di repertorio che tutti conosciamo bene”, come ha sottolineato la regista.
Il film è su Netflix dal 26 maggio 2021.