Il Primo Re: intervista video a Matteo Rovere, Alessandro Borghi e Alessio Lapice
Il regista Matteo Rovere parla del suo ultimo film, Il Primo Re, insieme agli attori protagonisti Alessandro Borghi e Alessio Lapice.
Sugli schermi italiani è già arrivato Il Primo Re di Matteo Rovere e già sta facendo parlare di sé come uno dei film italiani più coraggiosi e originali degli ultimi anni.
Noi di Cinematographe.it, oltre a recensire quello che è a tutti gli effetti un viaggio nell’ottavo secolo prima di Cristo, abbiamo anche intervistato il regista Matteo Rovere e i due attori protagonisti: Alessandro Borghi e Alessio Lapice.
Matteo Rovere, classe 1982, è il più giovane cineasta ad aver mai vinto un Nastro d’Argento, essendo stato produttore di Smetto Quando Voglio del 2014. Tuttavia Matteo già nel 2011 si era fatto notare con l’intenso Gli Sfiorati, film a tematica familiare tratto dal romanzo di Alessandro Veronesi.
Del 2016 invece il grande successo di pubblico con l’intenso Veloce come il Vento, che aveva vinto altri tre Nastri D’Argento.
Ora con Il Primo Re ecco arrivare un film che, a detta del regista, può rappresentare una vera svolta nel panorama produttivo e semantico italiano, grazie ad un film storico ma che, secondo Rovere, ha sempre nella famiglia il perno, il motore dell’azione e del ragionamento.
La nostra intervista video a Matteo Rovere, regista de Il Primo Re, Matteo Rovere, e agli attori Alessandro Borghi e Alessio Lapice
I due mitici fratelli, Romolo e Remo, in Il Primo Re sono interpretati rispettivamente da Alessio Lapice e Alessandro Borghi.
Napoletano, 27 anni, Alessio Lapice si è formato presso le più prestigiose accademie romane di teatro e recitazione, per poi venire lanciato grazie a diverse fiction televisive, per quanto sia stato grazie a Gomorra e a Tafanos (presentato a Venezia nel 2017) a porlo all’attenzione di critica e pubblico.
Alessandro Borghi invece è sicuramente l’attore del momento grazie al bellissimo e terribile Sulla Mia Pelle, che ne ha confermato le straordinarie doti già viste in Non Essere Cattivo, Suburra e Dalida.
Entrambi gli attori hanno voluto sottolineare quanto Il Primo Re sia stato un film faticoso e difficile da girare sia fisicamente che tecnicamente, e quanto esso rappresenti un’occasione unica ed irripetibile per un cinema italiano che è stato definito da molti in ripresa ma che deve avere il coraggio di osare e andare oltre i cliché.