Ficarra e Picone parlano di Incastrati: “Noi come Ciccio e Franco?”
La nostra intervista a Ficarra e Picone e al cas di Incastrati, la serie v Netflix tra corruzione, mafia e immancabile ironia
Disponibile dal 1° gennaio 2022 su Netflix la serie Incastrati di Ficarra e Picone che rappresenta la loro prima prova non solo nell’ambito dello streaming on demand ma anche nel mondo delle serie TV. Incastrati, sei episodi da circa 30 minuti ciascuno, è stata scritta, diretta ed interpretata da Salvatore Ficarra e Valentino Picone e si tratta di un genere che mescola il crime con la commedia.
Il duo comico ne ha parlato nella conferenza stampa indetta lunedì 20 dicembre 2021. Sono presenti le co-protagoniste Anna Favella e Marianna di Martino, con Ilaria Castiglioni, manager per le serie originali italiane di Netflix e il produttore Attilio De Razza.
Come è nata l’ideazione di Incastrati?
Salvo Ficarra: “La responsabilità è di Ilaria Castiglioni (manager per le serie originali Netflix), che ci ha chiesto se avevamo voglia di cimentarci con questo genere e da li è nato tutto”.
Valentino Picone: “La cosa che ci ha stimolato è stato il fatto di misurarci con una prova assolutamente nuova per noi: una commedia crime e la serialità”.
Ilaria Castiglioni: “È stato un incontro bellissimo, anche con Attilio De Razza (il produttore), che ci ha messo davanti a una sfida, loro sanno fare benissimo commedia al cinema ma la nostra sfida era quella di portare il linguaggio della commedia all’interno di una serie televisiva, che ha bisogno di più tempo e colpi di scena. Nonostante il lavoro si sia svolto durante la pandemia, sono stati velocissimi sia a girare che poi a montare. Sono molto contenta del risultato, spero che lo sia anche il pubblico.”
Attilio De Razza: “Ci siamo un po’ documentati e poi ci siamo buttati. Non ho particolari paure quando lavoro con loro due. Credo che ci siamo riusciti bene, ma non sta a me dirlo”.
L’importanza dei personaggi femminili nella serie Incastrati. Parlano le due coprotagoniste Marianna De Martino e Anna Favella
Marianna Di Martino: “Le donne di carattere molto forte sono sempre presenti in tutta la filmografia di Ficarra e Picone. Oggi le donne hanno più intraprendenza rispetto al passato. Io con Agata ho tantissimo in comune: la corazza nata anche dalle delusioni in amore e il desiderio di eccellere professionalmente ma lei più chiusa, io più romantica. Agata è una donna molto forte che ha sviluppato una corazza nei confronti degli uomini, sarà messa molto alla prova da Valentino”.
Anna Favella: “Il mio personaggio è Ester: sorella di Valentino e moglie di Salvo. È una donna moderna, con interessi molto diffusi oggigiorno come lo yoga, il salutismo, la corretta alimentazione, ma queste passioni non sono condivise da suo marito, che invece ha la passione solo per le serie tv. E da qui scaturisce la comicità. Faccio yoga anche io come il personaggio di Ester e quindi riesco a capire questo prototipo di donna moderna che tiene al proprio equilibrio psicofisico”.
Come ha influito la pandemia durante la lavorazione sul set e nella vostra vita in generale?
Ficarra: “La pandemia ha influito in una maniera non significativa. Quando Netflix ci ha contattato, non eravamo ancora in pandemia. Dopo, costretti a casa, abbiamo dovuto sperimentare la scrittura a distanza che in qualche modo ci ha aiutato a superare il lockdown. Durante le riprese, ovviamente, ci sono state tutte le accortezze dovute come i tamponi e successivamente i vaccini. Posso dire che fortunatamente la serie ci ha quasi distratto dalla pandemia e dal lockdown”.
Nella serie che si svolge in un paesino siciliano si affronta il tema di mafia e corruzione.
Picone: “Quello della corruzione è un tema che abbiamo affrontato anche nell’Ora legale: la corruzione che si muove dal basso va verso l’alto. Ci siamo basati sul fatto che non bisogna dimenticare: al tempo delle stragi c’eravamo ed abbiamo interiorizzato quella vergogna. La Sicilia è andata avanti: l’errore che si può fare oggi è dimenticare”.
Ficarra: “Nella realtà abbiamo visto effettivamente persone comuni, impensabili, che sono arrivate ai vertici della cosche mafiose e abbiamo deciso di portare questa esperienza nella serie. È una mafia sotterranea ma che si muove molto bene. A noi piace far ridere, usare l’ironia per denunciare e non essere consolatori!”
La differenza di scrittura fra serie e film
Ficarra e Picone: “Siamo entrambi grandi fruitori di serie tv e attraverso il personaggio di Salvo che è uno spettatore compulsivo di serie, ossessionato da una serie crime, ne abbiamo approfittato per ironizzarci un po’ su. Ovviamente la scrittura di una serie non è come quella di un film e abbiamo dovuto confrontarci moltissimo a livello creativo con sceneggiatori che sono molto esperti nel linguaggio della serie come Fabrizio Testini, Leonardo Fasoli e Maddalena Ravagli. La serialità ovviamente ci offre molte più possibilità rispetto a un film come per esempio il maggior tempo a disposizione per raccontare un personaggio”.
Incastrati di Ficara e Picone – La vis comica siciliana da Ciccio e Franco a Pietro Germi
Ficarra: “Paragone con Ciccio e Franco? Li abbiamo amati da piccoli, abbiamo visto tutti i loro film, erano un nostro punto di orgoglio. Da un punto di vista comico e di stile ci sentiamo però più vicini a Pino Caruso…”.
Picone: “Non abbiamo cambiato nulla nel nostro linguaggio comico per questa serie. Alla fine il ritmo comico nasce dal fatto ci incastriamo nei guai e cerchiamo di uscirne in modo buffo. La commedia all’italiana è presente e soprattutto quella di Pietro Germi. Siamo grandi fan di Germi: nel palazzo in cui avviene l’omicidio, c’è una signora che si chiama Ascalone, come la famiglia protagonista di Sedotta e abbandonata. Ci sono insomma moltissime citazioni dei film di Germi come il paese stesso di Sciacca che è proprio quello della serie e il Palazzo Gambino del film Sedotta e abbandonata. Come allora anche oggi il genere della commedia usa il grottesco per raccontare la realtà in modo ironico”.
Netflix Italia e il genere comedy
Ilaria Castiglioni: “La commedia ha un ruolo importantissimo ovviamente e per la prima volta l’abbiamo portata quest’anno: è una bella sfida. Continueremo a farla, insieme al crime, al drama per adulti ed altri generi perché a noi piace offrire ampia varietà di contenuti.”
Se doveste scegliere una parola per descrivere Incastrati?
Picone: “Liquido, è un aggettivo molto in voga, Ma anche divertimento.”
Di Martino: “Sorpresa”.
Favella: “Frizzante”.