ESCLUSIVA: Intervista a Giulia Elettra Gorietti, tra sogni nel cassetto e nudità
Giulia Elettra Gorietti, classe ’88 e alle spalle film come Caterina va in città (Paolo Virzì), Suburra (Stefano Sollima), Ti amo in tutte le lingue del mondo (Leonardo Pieraccioni), entra a far parte di un cast già consolidato in La cena di Natale, seguito del precedente Io che amo solo te. Il film, in sala dal 24 novembre diretto da Marco Ponti e tratto dal romanzo di Luca Bianchini vede infatti il ritorno di attori come Riccardo Scamarcio e Laura Chiatti.
Dopo aver intervistato parte del cast abbiamo intrapreso una piacevole conversazione con la bellissima Giulia Elettra Gorietti che, partendo da La cena di Natale, ci ha raccontato del rapporto col suo corpo e dei suoi sogni nel cassetto. Curiosi? Allora leggete la nostra l’intervista!
La cena di Natale arriva un anno dopo Io che amo solo te. Come è stato entrare a far parte di un cast già così omologato?
Sono stata una fan del primo film, mi colpì molto perché è una commedia ben fatta, recitata da grandissimi attori e diretta da un bravo regista. Quindi per me è stato molto interessante far parte di un progetto così riuscito e fin dall’inizio mi sono sentita a casa. Tutte le mie scene includono la presenza di Riccardo Scamarcio e questo lavoro è stato motivo di una personale crescita lavorativa, è veramente un attore eccezionale.
Sia in Suburra che ne La cena di Natale ci sono scene che richiedono che si mostri completamente o quasi del tutto il tuo corpo. Che rapporto hai con la nudità e quanto pensi possa essere di impatto in una società che ha ormai quasi del tutto abbattuto molti tabù riguardo il sesso e il corpo?
Un’attrice deve essere il personaggio quindi non ho blocchi, non si va a rappresentare la propria vita privata, ma quella della parte che si interpreta. Trovo che a volte sia più volgare una minigonna o un balletto marcatamente sexy che la nudità in sé. Ma soprattutto trovo veramente volgare una mentalità chiusa, troppo presente in una società che, ad esempio, ha ancora problemi con l’omosessualità, muro che fortunatamente si sta cercando di abbattere.
Quindi non ho grandi difficoltà al riguardo, magari nei miei film futuri sarò più vestita! Comunque ho anche partecipato alla nuova campagna sociale con Michelle Hunziker contro la violenza sulle donne, perché troppo spesso se si pensa ad un nudo provocante, ma non solo, viene subito in mente quello della donna e il fatto di dargli così peso credo sia dovuto a una società decisamente maschilista. Ogni donna ha il diritto di sentirsi libera con il proprio corpo.
Giulia Elettra Gorietti: “Il mio sogno sarebbe lavorare con Cristina Comencini, una regista che racconta con sensibilità le donne”
Tornando a Suburra e al nuovo film La cena di Natale. Si tratta di due generi totalmente differenti tra loro, in quale ti trovi più a tuo agio? E, per ogni genere, con quale regista italiano ti piacerebbe lavorare?
I miei personaggi, anche nelle commedie, non sono mai sereni! Non ho una vera tendenza a prediligere il dramma, però sento che nei film d’autore riesco ad esprimere meglio me stessa, perché tramite la recitazione posso tramutare le cose negative del mio passato in emozioni.
Al pubblico bisogna sempre dare qualcosa o qualcuno in cui identificarsi, bisogna fargli pensare “Allora non bisogna per forza essere perfetti”.
La cena di Natale comunque è una commedia incredibile con degli attori fantastici che nella loro carriera hanno recitato di tutto e riescono a portare avanti veri sentimenti, sono in grado tra l’altro di portare speranza. Per quanto riguarda i registi italiani trovo che il panorama cinematografico sia molto ricco, lo dimostra soprattutto un giovane come Gabriele Mainetti con il suo Lo chiamavano Jeeg Robot, un vero talento. Anche lavorare con Sergio Castellitto sarebbe molto interessante perché sa andare veramente in fondo con i suoi attori. Ma il mio sogno sarebbe partecipare ad un film di Cristina Comencini, una regista che sa raccontare con verità e sensibilità le donne, riesce sempre a dare cuore ai suoi personaggi.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Per ora non posso rivelare niente, ma sento la voglia di fare teatro, trovo sia un tassello importante per ogni attore.