Jamie Alexander: intervista alla protagonista di Blindspot
Jamie Alexander è l’attrice protagonista della serie tv Blindspot, acclamatissima negli Usa, che arriverà finalmente anche sulle reti italiane ed esattamente su Italia 1. La particolarità fisica della protagonista sono i suoi tatuaggi, che sembra siano almeno 200. Una serie che sembra far leva, almeno nella parte iniziale, a una delle paure più frequenti dei newyorkesi: il terrorismo. In attesa di vedere la prima puntata su Italia Uno leggiamo quanto ha rivelato l’attrice nel corso di un’intervista.
Chi è Jane Doe e cosa ti accomuna a lei?
Jane Doe è una donna incredibile, con una serie di capacità straordinarie, che ha perso la memoria. Nel corso dello show comincerà a ricordare qualcosa e a costruirsi una nuova personalità. Il primo istinto di Jane è l’altruismo, cerca sempre di salvare le persone. Le sue intenzioni sono sempre oneste e questa è una cosa che condivido con lei. Penso sia per me una fonte di ispirazione per quanto riguarda questo aspetto.
La nostra serie segue tipicamente uno o due tatuaggi per episodio. Siamo un genere atipico. Se parti dall’inizio, comincerai a raccogliere indizi dalla seconda o terza puntata che poi ti serviranno per capire l’episodio 15 o 16. Tutto è integrato. Ogni tatuaggio ha un doppio o un triplo significato e alcuni tatuaggi risolveranno il mistero di altri. Invece di essere una serie con un caso a settimana, tutto si collega. E tutto quello che Jane ha passato viene realmente scoperto nell’episodio finale.
Se perdessi al memoria quale periodo storico o evento sociale ti piacerebbe ricordare?
Mi sarebbe piaciuto esserci quando la Sfinge e le Piramidi sono state costruite in Egitto. È un evento storico, giusto? Quindi vorrei ricordarmelo, perché nessuno sembra saperne molto.
Hai qualche tatuaggio? Quale e dove?
Ho 9 tatuaggi miei per adesso, anche se c’è sempre spazio per farne altri. Ho quattro fratelli e le loro iniziali tatuate sul mio braccio destro: Brady, David, Chance e Matt. Loro non hanno tatuaggi che mi riguardano però sono dei fratelli fantastici! Ho anche un bellissimo tatuaggio “ES”, che significa “Elephant Shoe” (Scarpa d’Elefante). Se mimi queste parole con la bocca, sembra che tu stia dicendo “I love you” (Ti amo); è una cosa che facevo sempre quando ero piccola. Quando lo vedo mi fa tornare un po’ bambina, mi rammenta di divertirmi e di non prendere la vita troppo seriamente.
Quanto tempo ci è voluto per applicarti i tatuaggi?
Dall’inizio alla fine, adesso come adesso, ci mettiamo circa 6/6 ore e mezza, abbiamo accorciato di un bel po’ i tempi, ma lo facciamo molto raramente. Sono raramente con il corpo pieno di tatuaggi. Di solito ci si mette circa 10 minuti al giorno.
Qual è il rapporto con il tuo successo?
Non mi dispiace, ma mi capita spesso di incontrare persone che vengono da me e vogliono abbracciarmi perché sono dispiaciute per Jane e quello che le accade! Oppure incontro persone che sono totalmente terrorizzate da me… e questo è triste. A volte mi dicono: “Non colpirmi!” e io gli rispondo: “Non lo farò!”. C’è anche chi mi abbraccia: è curioso e può essere piacevole…a seconda di chi lo fa.
In quale città italiana ti piacerebbe uscire dal borsone come nella prima scena di Blindspot?
Penso che se dovessi girare la scena d’apertura di Blindspot in un’altra città, in particolare in Italia, probabilmente sceglierei Roma.
È vero che hai fatto wrestiling anni fa? Come è stata quell’esperienza?
Ero una wrestler durante le scuole superiori. È stata un’esperienza che mi ha sicuramente preparato per questo ruolo e per altri personaggi che ho interpretato. Ho imparato la disciplina, la perseveranza e cosa significa essere parte di una squadra. La fisicità del wrestling è estenuante ma sviluppi forza e resistenza e queste sono cose importanti…specialmente per Jane Doe.