Intervista a Jessica Piccolo Valerani: l’attrice “equilibrista” di The New Pope
Abbiamo intervistato la giovane Jessica Piccolo Valerani, l'attrice che inaugura la scena nel primo episodio di The New Pope. Ecco cosa ci ha svelato tra emozioni sul set e progetti futuri.
Apparsa nella scena d’apertura della serie TV The New Pope, diretta da Paolo Sorrentino e ancora disponibile su Sky On Demand, l’attrice Jessica Piccolo Valerani si definisce, fuori dal set, “Un’equilibrista, in senso metaforico ovviamente”. A detta sua è infatti “attualmente impegnata a cercare di attraversare il dirupo, camminando su un filo. Equilibrio e adrenalina sono due elementi predominanti nella mia vita oggi”.
E a detta nostra è stata molto brava a mantenere l’equilibrio davanti alla macchina da presa del regista premio Oscar, distesa a fianco al giovane papa interpretato da Jude Law, in una sequenza che ha descritto come intensa ed emozionante., in cui interpreta una giovane suora che, nonostante la forza della fede, non riesce a porre resistenza alle sue pulsioni sessuali.
Jessica Piccolo Valerani su The New Pope: “Jude Law sa stupire ad ogni ciak”
Nella nostra intervista la giovane Jessica Piccolo Valerani, che vanta nel suo curriculum lavori teatrali (il ruolo di Dorothy ne Il Mago di Oz, quando aveva solo 9 anni), televisivi (Una grande famiglia e Il Commisario Rex) e cinematografici (Loro) ci ha raccontato il magico e fortunato incontro con Paolo Sorrentino e il lavoro portato a termine con Jude Law.
“Ho incontrato Paolo Sorrentino per la prima volta pochi giorni dopo la sua vittoria agli Oscar, stava lavorando a Youth. Un primo incontro, poi un altro, ma alla fine non sono stata presa. Mi ha richiamata per Loro e così è finalmente arrivato il primo piccolo ruolo e poi la mia partecipazione in The New Pope.
Lavorare con Jude Law è stato bellissimo e sorprendentemente facile. È un attore straordinario, intenso e disponibile, capace di stupire ad ogni ciak. Ci siamo incrociati per la prima volta a Venezia al trucco, mi avevano appena messo il velo ed esattamente in quel momento è entrato lui. Nonostante il batticuore, mi è uscito un ‘Ciao Jude!’, ci siamo presentati e con la sua simpatia e il suo sorriso è riuscito subito a mettermi a mio agio.”
Restando nella comfort zone di The New Pope, ci ha svelato che il suo personaggio preferito nella serie Sky è proprio quello di Pio XIII. La Valerani ha apprezzato “Lenny Belardo e il viaggio che Sorrentino gli ha fatto compiere. Da uomo a papa e poi di nuovo uomo e di nuovo papa a intermittenza. Alla ricerca di qualcosa che dovesse riempirlo, riappacificarlo, liberarlo. Così come il Cardinale Voiello. Avrei potuto guardarli all’infinito muovere le pedine del mondo nel tentativo di conoscere loro stessi”.
Jessica Piccolo Valerani: una carriera partita da lontano
Staccandoci dalla fortuna serie TV, abbiamo fatto un tuffo nel passato dell’attrice bresciana, curiosi di capire chi l’ha indirizzata al mondo verso il mondo dello spettacolo e cosa l’ha spinta a continuare ancora oggi questa professione.
“Il mio maestro delle elementari era anche un regista teatrale” – ha detto – “e spesso durante le lezioni in classe mi prendeva da parte e mi faceva studiare il copione dello spettacolo. Mi sono ritrovata sul palcoscenico prima ancora di capire che cosa fosse veramente. Ma la cosa certa è che da quel giorno ho capito che volevo fare solo quello. Ho iniziato a spostarmi dal mio paese di origine alla ricerca di possibilità, di studio prima e di lavoro poi. Non conoscevo assolutamente niente del mondo dello spettacolo e di come funzionasse. La cosa che ancora mi spinge a continuare è senza dubbio l’amore incondizionato per l’atto in sé della creazione e della ricerca per poter interpretare un personaggio.“
Jessica Piccolo Valerani e i suoi studi tra Los Angeles, Roma e Milano
Leggendo il tuo curriculum si evince che hai studiato molto. Soprattutto, sei stata seguita da due coach: l’americano Ron Gilbert e l’italiana Gisella Burinato. Cosa cambia a livello formativo tra USA e Italia?
“Ogni coach ha la sua personalità e il suo metodo. Non ho trovato differenze sostanziali, molto spesso si parla della stessa cosa ma con nomi diversi. L’obiettivo è sempre lo stesso e credo che la bravura di un coach sia nel lavoro personale che riesce a fare con ogni attore. Lavoriamo con noi stessi, il nostro strumento è il nostro corpo, la nostra voce e le nostre emozioni”.
Sicuramente recitare dà modo di attraversare le più disparate personalità, qual è il personaggio che ti è rimasto più appiccicato addosso in questi anni?
“Amalia, la protagonista di Costellazioni d’autunno, un cortometraggio di Marco Iermanò. Avevamo molte cose in comune e interpretarlo mi ha fatto capire alcune cose che stavo vivendo anche io nella mia vita privata.”
Fantasticando sul suo futuro Jessica Piccolo Valerani non nasconde che le piacerebbe lavorare con diversi registi. “C’è una nuova generazione di italiani, uomini e donne che stanno riportando il cinema italiano ad un altissimo livello”, spiega. E se dovesse scegliere un ruolo le piacerebbe cimentarsi in un film (o serie TV) in costume, “una specie di Signorina Julie”.
Per il momento si prepara a calcare nuovamente le scene teatrali per un progetto tutto al femminile e, ovviamente, sta “a dita incrociate per i prossimi progetti”.
E se potesse agganciare la sua passione per la recitazione a un sapore? Sarebbe certamente “umami = buono”!