La Paranza dei Bambini: Claudio Giovannesi, Roberto Saviano e Francesco Di Napoli [VIDEO]
Dalla Berlinale 2019 la nostra intervista allo scrittore Roberto Saviano, al regista Claudio Giovannesi e all'attore Francesco Di Napoli per La Paranza dei Bambini, al cinema dal 13 febbraio 2019.
Durante la Berlinale 2019 abbiamo avuto l’occasione di vedere il nuovo film di Claudio Giovannesi, La paranza dei bambini, tratto dall’omonimo romanzo di Roberto Saviano e di intervista, oltre al regista e all’autore del libro – nonché co sceneggiatore del film – anche il giovane e talentuoso protagonista, Francesco Di Napoli, qui al suo debutto.
Alternando immagini tenere alla violenza fisica e psicologica, il film mette insieme una serie di storie reali, storie di chi non ha scelta, di chi è troppo giovane per capire la strada sbagliata che sta intraprendendo, in una Napoli in cui le istituzioni sono sempre più assenti e la camorra sempre più presente.
Nicola, Tyson, Biscottino, Lollipop, O’Russ e Briato sono i giovani dimenticati di quella Napoli odierna raccontata prima sulle pagine del libro di Saviano e poi dalla macchina da presa di Giovannesi; ragazzi per i quali la felicità sono vestiti firmati, soldi e altre cose materiali. Ma qual è il prezzo per avere tutto ciò?
La Paranza dei Bambini: leggi qui la recensione del film
Nonostante la tenera età, il bisogno di amare ed essere amati, capiti, accettati, pare che amore e amicizia siano dei lussi troppo grandi per chi abbraccia la vita criminale: un uomo dal volto ignoto che con una mano dà e con l’altra toglie.
La Paranza dei Bambini: la nostra intervista video a Claudio Giovannesi, Roberto Saviano e Francesco Di Napoli
Nella nostra intervista video Claudio Giovannesi e Roberto Saviano parlano di ragazzi che il regista si rifiuta di chiamare “problematici”, di storie fatte di tenerezza e violenza estrema, di come la mancanza delle istituzioni porti le mafie ad avere il monopolio sulle vite e i destini dei più giovani, mentre il giovane Francesco Di Napoli non può che raccontare, da partenopeo doc, la sua preparazione fatta innanzitutto di situazioni rubate alla strada.